Oh, bella.
Trovo molto interessanti i rapporti Padawan/Maestro. Dopotutto, per un Jedi, è il legame più forte che possa avere... e accidenti se è forte!
Tu hai reso benissimo questa faccenda nella tua one-shot. Soprattutto nel modo in cui il Cavaliere Jedi protagonista pensa al suo Maestro, ricordando vari momenti vissuti insieme, comunica quanto siano affezionati l'uno all'altro. Perché, anche se dal punto di vista del Maestro non vediamo niente, ci basta il punto di vista del Cavaliere per sapere che l'altro gli voleva bene ed era orgoglioso di lui.
Molto interessante anche come il Cavaliere si riconosce in quel particolare Iniziato, che si trova in una situazione simile alla sua.
Ma la decisione di prendere un Padawan è molto impegnativa, e ciò traspare benissimo dai dubbi e dalle incertezze del protagonista, che quasi sino all'ultimo non si ritiene all'altezza di quel compito. E dato il finale, non posso fare a meno di pensare alla dottrina di Qui-Gon di seguire l'attimo, perché il Cavaliere Jedi torna d'impulso verso il ragazzino (e mi ha intenerita e rattristata, il fatto che l'Iniziato si fosse già voltato... non ci sperava proprio...), e immagino che sia vero che ha seguito il volere della Forza.
Bella introspezione; forse in un paio di punti ci sono alcune ripetizioni che la rendono un po' meno scorrevole, ma niente di ché.
Complimenti! |
