Recensioni per
Un giorno di ordinaria azienda
di Dragana

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/09/20, ore 15:36

Venezia. Splendida città. Io ci sono stato. La canzone da te citata invece l'ho ascoltata ma non mi piace. Bella la frase iniziale di Clint (ho visto Jeremy Renner in un film giusto due giorni fa. Non centra nulla con la storia lo so, ma è una coincidenza simpatica). Mai sentito parlare di Brazorf. È un personaggio dei fumetti, o lo hai inventato tu? Concordo con Clint. Se devi viaggiare per lavoro, tanto vale approfittare per fare un po' di turismo. Laureata e costretta a lavorare come barcaiola... La storia di Matilde mi pare tristemente verosimile. Ho dovuto controllare cosa fosse una bitta, ma il buffo paragone di Matilde mi è piaciuto e sembrato pure azzeccato. Che razza di nome è Ego? Vabbè il nemico di Guardiani della galassia 2 si chiama così, ma era un Celestiale. Neanche io sopporto i dialetti. Chi l'avrebbe mai detto che avessi qualcosa in comune con la Vedova Nera. Che razza di potere il mutante. La tua storia mi ha insegnato termini nautici. Complimenti per come ti sei documentata. Bella mossa Matilde! Tieni alto l'onore dell'Italia! Lo shawarma è diventato una tradizione eh? Prima o poi lo proverò! Complimenti e a presto da Farkas il lupo! 🐺

Recensore Veterano
15/12/14, ore 19:48

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 4.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love]

Ehilà. Ho deciso di leggere questa storia perchè adoro gli Avenger e Nat e Clint sono in assoluto i miei preferiti. Vorrei tanto che dedicassero un film solo a loro. La storia è molto scorrevole e divertente e anche se di solito sono allergica ai personaggi originali devo dire che la tua Matilde mi ha molto divertito. 
La vecchietta che polemizza in dialetto mi ha ricordato da vicino i vecchietti milanesi che insultano in dialetto se ti alzi per lasciargli il posto in metro. "Mi sun miga vecc  podi sta in pe'" o che si arrabbiano se non ti alzi. "Sti giuvin la ghe pu edicacion" :)  
Comunque la storia è molto divertente e mi è piaciuta 

 

Recensore Veterano
16/12/13, ore 20:10

L'iniziativa del Babbo Natale mi sta facendo conoscere nuovi autori.
Non sono il tuo, ma spero non ti spiaccia un pensierino extra.
Perché mi suona male una volta scritto?
Apprezzo la poeticità di Barton, ma mi chiedo (non avrò mai risposta, vero?) cosa diavolo sia successo a Budapest.
Ah, le vecchiette. Tutto l'addestramento del mondo non ti servirà a niente contro la curiosità e l'impertinenza delle comari italiane.
La storia è molto simpatica, le reazioni italiane intorno ai protagonisti mi hanno ucciso (e fatto pensare cosa sarebbe successo ambientando "The Avengers" in Italia. Tremo.).
La battuta finale è un po' stonata: Clint e Natasha non ce li vedo a far saltare esplicitamente la copertura così. Anche se è vero che non potevano esattamente far finta di niente, lo stile Marvel è sempre stato inventarsi comunque scuse improbabili con faccia di bronzo inamovibile.
Comunque, sono opinioni.
Buone feste.

Recensore Junior
11/12/13, ore 10:39

E alla fine, di recensione in recensione, la piccola Jo Lupo arrivò alla storia dell'amica e si rese conto che aveva fatto passare ben 4 mesi senza dirle nient'altro che: "mi è piaciuta un sacco!"
Ok, mi è piaciuta davvero tanto. Ma tanto tanto.
Nat e Clint son perfetti, sia in quanto agenti in missione, sia in veste di turisti. Quindi, togliti dalla testa di essere un disastro con i vendicatori. Non saranno i personaggi su cui preferisci scrivere (che problema c'è?), ma ti assicuro che ti riescono benissimo.
La scena d'azione è descritta benissimo, chi legge si immagina realmente il suo svolgimento, è descritta in maniera fluida ed è divertente. Ok, per me sono sempre divertenti le scene d'azione, ma qui in particolare, mi ha fatto ridere tantissimo il binomio agenti-in-azione/marinaio-che-lavora-imperterrito-nonostante-tutto.
Ma è Matilde la vera star. E non perché il contest richiedeva che fosse importante ai fini della storia. Per come è lei. Per come l'hai descritta. Sarà che sono di parte, ma trovo dolcissimo il paragrafo in cui descrivi la sua vita e i motivi del trasferimento a Venezia. Mi piace, questa Matilde. Chissà per quale motivo, mi ricorda qualcuno e mi viene voglia di abbracciarla.
Bon, per stemperare tutto questo diabete concludo con la vecchina rompi...missioni. Favolosa. La voglio alla guida della rivolta dei vaporetti. Mi ricorda tanto mia nonna, che è rimasta un po' veneta.
Un bacione e... un abbraccio
JoL

Recensore Veterano
04/11/13, ore 11:34

Dato che solo le persone orribili rileggono le proprie storie e quelle delle proprie amykette, stamattina che sono solitaria mi sono riletta un sacco di roba, e ho deciso che dovevo sgranchire i ditini e lasciare anche qualche recensione, che l'inverno sta arrivando, alla Barriera hanno tirato fuori le mutande di lana e aspettiamo di festeggiare la prima acqua alta nella Venezia che è un pesce (visto che sono tornata alla storia?).
Primo, non mi ricordavo che mi avessi dato corda e chiamato il ricercato Brazorf. Così come, e non mi ricordo se è fatto apposta, la sua descrizione come "uomo con i capelli scuri, tatuaggi, orecchino e occhiali a specchio" corrisponda anche all'80% dei marinai dell'Azienda.
Invece ti devo sgridare, perché non capisco la tua idea che la vita vera possa c'entrare qualcosa con lo scrivere storie, perché si sa che gli scrittori autentici vivono esulati dal contesto, dentro la loro mente e chiusi in casa, perché il mondo non capisce la loro arte. E sento anche puzza di self inserction, quanto ti hanno pagato l'Azienda (a proposito, sospettavo che i marinai ricevessero un addestramento speciale, si sa che alle volte spuntano dai canali ratti mutanti, mostri marini e anche Mr Marghera, l'uomo radioattivo. Non me la racconti che Matilde ha solo avuto fortuna, con il lancio della cima...) e l'HRC per fare pubblicità? Per non parlare del ristorante di shawarma! Vergognati, non si svende l'arte alla vita vera.
Sei perdonata solo perché sei più sexy di una bitta.

Recensore Junior
01/09/13, ore 23:49

Ok, lo so che hai pubblicato questa one shot tipo un mese fa e se avessi voluto recensire avrei dovuto farlo prima, ma la verità è che non conosco da poi così tanto il fandom e, anche se ci avevo già scritto, ho cominciato da poco a leggermi per bene le sue fanfiction. Fortuna che ho cominciato a farlo, comunque, altrimenti perle come la tua me le sarei perse. Una delle mie autrici preferite scrive una fanfiction su “The Avengers” e io me la perdo? Ma non se ne parla proprio.
Comunque, soprassedendo ad un antefatto poco necessario ma che temo sia dovuto all’ora tarda, ho adorato questa fanfiction. A Venezia ci sono stata varie volte e l’ho sempre trovata una città un po’ surreale, con un po’ troppa acqua per non lasciare (piacevolmente) sbigottita una come me, che viene dall’entroterra che più entroterra non si può. Una città stupenda e l’ho sentita tutta, in queste tue righe. Sul vaporetto non ci sono mai stata, mi tocca ammetterlo (sigh!), ma l’ambientazione mi è sembrata così reale e tangibile che mi pareva di essere lì, con Clint e Nat, aiutati da una coraggiosissima marinaia trentacinquenne. I dialoghi poi sono il top, mi sono piaciuti tantissimo, nella mia testa suonavano talmente bene che mi sono ritrovata a chiedermi dove diamine mai io avessi imparato il dialetto veneto o.o
Davvero, era tutto perfetto. Del tuo stile, non so se adorare di più quella leggerezza con cui snoccioli le tue conoscenze specifiche che rendono tanto bene l’ambientazione, ho il fatto che inserisci come niente fosse un sacco di episodio-negli-episodi che, invece di farmi pensare a quel mutante che allunga le mani come sarebbe giusto per un amante di un film sui supereroi, mi fanno solo chiedere “quale indiano svenuto”? Sul serio, lo fai con una tale naturalezza che non so se provare invidia o adorarti. Entrambe, probabilmente.
Comunque... ehm, bravissima. Ma si era capito no, che ti trovo bravissima dico?
Ok, ora vado che ho sonno, perdona se ci sono errori nella recensione, ma ho letto la fanfiction adesso e doveva recensirla adesso. Lo so, sono fatta male.
Ok, stop davvero.
Bye-bye,
Aout ;) 

Recensore Veterano
23/08/13, ore 12:12

Ciao!
Mi sono divertita davvero a fare un giro in traghetto per Venezia assieme a quei due matti di Nat e Burton.
Ho trovato la tua OS ben scritta e attinente ai personaggi (almeno per come li conosciamo dai film... non mi esprimo sui fumetti perché non li ho letti).
Le scene sanno essere comiche e piene di ritmo al punto giusto, senza sfociare nelle esagerazioni, e il finale mi è piaciuto. Tipico di Nat, ammettiamolo.
Complimenti davvero!
Mary

Recensore Master
14/08/13, ore 10:24

E' davvero molto carina. Rende lo spaesamento che potrebbe avere una persona comune (e a cui frega poco, alla fine, ha altri problemi) davanti ad una missione degli Avengers. E anche la loro davanti alla variabile impazzita della "vita normale". Divertenti e vividi i personaggi veneziani, da Matilde alla vecchietta polemica (anche a Firenze ne sappiamo qualcosa dei vecchietti polemici!) e credibile la scena d'azione. Hai fatto davvero un buon lavoro, mi è piaciuta molto!
Sara

Recensore Master
14/08/13, ore 09:24

Ora che ho smesso gli abiti da giudiciA, posso fangherlare come si deve e dirti che è stata un'emozione indescrivibile leggere questa fanfiction. Non solo perché è una storia ben scritta, divertente, con personaggi ben caratterizzati, ma anche perché è stato come ritornare a Venezia per me: grazie a questa storia, sono tornata a passeggiare per le calli strette, ad affacciarmi da Rialto, a fare il giro sul vaporetto, a sbuffare per i turisti che intralciano il passaggio. E una storia che è capace di rievocare sensazioni simili non può che essere una storia meravigliosa!
Clint Barton archetipo del turista americano è un'idea così azzeccata che mi arrabbierei se nei film trasparisse un'immagine diversa di lui. Non so perché, ma è una caratterizzazione fatta su misura per lui: ritrovare tutti i clichè dei turisti americani concentrati in una persona è stato divertentissimo.
Natasha, al contrario, è la turista perfetta. Una spia super segreta, forse la migliore spia al mondo, non può permettersi scivoloni, quindi deve essere super-informata. A proposito, nell'ultima scena, quando snocciola le generalità di Matilde ho riso tantissimo.
Matilde. Matilde non è un personaggio. Matilde è una persona vera, tridimensionale. Ha un passato, una famiglia, dei rimpianti, parla in dialetto. Il vaporetto e l'azienda sono il suo mondo e, proprio come farebbe una persona vera, Matilde interpreta e analizza ciò che le capita di nuovo in funzione di quel mondo al quale appartiene (Nat che viene definita da Matide “sexy come una bitta” è l’esempio più lampante).
Questa non è solo una storia di spie e mutanti, è un vero e proprio spaccato di vita quotidiana. Complimenti.

Recensore Veterano
10/08/13, ore 15:23

Troppo carina!! Allora io amo Clint a Nat e vederli nella città più romantica del mondo a conbattere un mutante su un vaporetto aiutati da una marinaia XD e con una vecchiettta che si lamenta è stato troppo divertente, mi piace molto il tuo stile è fluido e molto convincente! :) insomma mi è proprio piaciuta brava!! ;)

Recensore Junior
10/08/13, ore 12:23

Ciao! Comincio col dire che proprio ieri leggevo sul Gazzettino di un povero marinaio travolto dalla gente che aspettava di prendere il vaporetto (con annesse critiche all'Azienda), e che vivo abbastanza vicina a Venezia da avere un cuginetto di nome Alvise e non trovarlo minimamente anacronistico... L'ambientazione quindi non mi è nuova, pur non essendo pratica di mezzi di trasporto acquatici, dato che soffro di mal di barca in tutte le sue forme (in mare, in laguna, in fiume, basta mettermi su qualcosa che dondola).
Mi sono affezionata subito a Matilde e mi ha divertita molto il modo in cui hai mescolato la realtà al Marvelverse, fra crolli di governo e alieni a New York, superspie, mutanti senza biglietto e vecchiette rompiscatole (che sono ovunque, sempre unite nell'odio contro quegli "scansafatiche" dei trasporti pubblici).
Adoro Clint e Nat, la tua caratterizzazione è buona e coerente (immagino perfettamente Barton come lo stereotipo del turista americano, soprattutto dopo aver letto la sua versione cartacea). La storia è divertente e, da quello che ho letto, risponde anche bene ai termini del contest lanciato da Vannagio; sei riuscita a farmi fare qualche risata e questo è sempre positivo.
Grazie di aver pubblicato, e complimenti perché la storiella è proprio carina.
A presto!

Recensore Master
10/08/13, ore 12:00

ciao
ma è deliziosa! mi sono divertita tantissimo a leggerla. non so perchè ma il cattivo mi ricorda l'alieno evaso in MIB 3
matilde è un personaggio stupendo, tanto che alla fine speravo quasi che la reclutassero come nuovo agente, me la immagino un po' come JL Curtis in True Lies in apparenza scialba ma con un grande potenziale, come ogni donna al lavoro secondo me.
occhio di falco è un mito, a me fa ridere solo la sua presenza e i suoi atteggiamenti, quando parla poi...
grazie, è stato bello leggerla, per me ti è riuscita benissimo.
alla prossima
romina