Allora.
Punto primo: la storia mi piace. È ben scritta. Anzi, ricorda il mio stile di scrittura.
Mi piace chi scrive in questo modo, molto anche. È uno stile che mi piace.
Punto secondo: il nome Elis. È un bellissimo nome. Insomma. Wow.
Ma.
Ma.
Ma.
Ora veniamo al significato della storia perchè sennò va a finire che questa recensione non finisce più e ti annoio.
Mh... Allora.
Quanto può essere normale Elis, una ragazza triste? Beh... Di fatto normale come tutti gli altri. Eppure... Eppure c'è qualcosa che non va.
Qualcosa che non la fa stare bene, che non la fa sentire completa... Che le fa paura. Beh, tutti hanno paura, penperai tu. Ma la paura di questa ragazza è è totalmente diversa da quella che si può definire "paura", paura allo staro puro. La sua è particolare, molto particolare.
E dimmi, quanto può essere normale Ricky, un ragazzo che ha tutto, ma che perde tempo con Elis? Sì, normale come tutti. Perchè capita a tutti di non trovare il proprio posto. Di non vedere niente. Di sentirsi improvvisamebte sbagiati.
Che cosa accomuna i due protagonisti? Beh... Semplicemente questo. Entrambi si sentono fuori posto. Entrambi sono sbagliati.
Perchè sì, loro due, insieme, possono cogliere quel briciolo di speranza che è rimasta nei loro cuori.
Insieme, loro due, possono farcela.
E... E niente, è bello. È una bella senzazione.
Davvero brava, insomma.
Complimanti.
Kisses.
Kaze.
(Recensione modificata il 22/08/2013 - 08:54 pm) |
