Recensioni per
Broken wings (see you soon, see you never)
di SAranel

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
03/09/13, ore 15:44

Dio mio.
Bellissima, mi hai fatto piangere. Cosa che non mi succede mai. Mi sono commossa soprattutto quando Mycroft ha detto a John che Sherlock non si toglieva mai il braccialetto ed era tornato a sorridere.
Stupenda ma devastante, complimenti.

Recensore Junior
26/08/13, ore 19:11

Credo di non aver mai pianto per una fanfiction, come ho fatto con questa. La parte finale mi ha letteralmente strappato il cuore dal petto.
E' scritta magnificamente e la storia è parecchio toccante. I miei più sinceri complimenti.
Baci

Recensore Master
26/08/13, ore 12:02

Ok sto piangendo come una fontana e voglio impiccarmi con la tenda... perché tutto questo dolore???? PERCHE'????!!!!!! cominci a fare come Yoko e devo stare attenta a quello che leggo??? ç_____________ç Adesso mi ci vuole una super iniezione di fluff e happy ending o non mi riprendo più.....

Recensore Veterano
25/08/13, ore 22:16

La storia è di una dolcezza infinita ed è bellissima come quelle che scrivi di solito. Ti uccide lentamente e alla fine ti ritrovi con il viso pieno di lacrime che non riesci a fermare. Sherlock è...non lo so, ma ti spezza il cuore. ""Sei uno sciocco" il biondino dice, ascoltando la propria eco, "sei già morto".
Il sorriso che compare sul volto del ragazzino pallido è malinconico e sarcastico allo stesso tempo. È la prima volta che John ne vede uno simile.
"Lo vorrei" Sherlock dice, a voce bassa, "Tanto"." questo pezzo dà i brividi, ma è bellissimo e straziante, e tu sei li e ti pare di essergli così vicino da capirlo. È una storia così meravigliosamente bella...
Solo una cosa. Dovresti trovare una beta per gli errori sui tempi verbali: Sei una abituata al passato remoto, si vede. Coniughi i congiuntivi come se stessi parlando al passato remoto al posto che al presente, ecco:
"John lo accarezza sulla testolina piumata con la punta del suo piccolo indice, sorridendogli come se la bestiola potesse effettivamente beneficiare di quel gesto" è "possa" non "potesse"
"dice, come se quello fosse" è "sia" non "fosse"
" Appena sistema il nodo, stringendolo ben bene affinché non si slacciasse" è "slacci" non "slacciasse"
"John sorride di nuovo, senza nemmeno concepire la possibilità che quel versetto non significasse niente" è "significhi" non "significasse"
"quella fasciatura d’emergenza non sarebbe durata oltre una notte." è "durerà", non "sarebbe durata". Parli al tempo presente, non al passato remoto.
"quello sconosciuto fosse un ragazzino" è ancora "sia"
"lascia intendere che davvero qualcuno avesse parlato, solo pochi momenti prima.", "abbia" non "avesse"
"John annuisce, non trovando per niente strano il fatto che l'altro conoscesse il suo nome." "conosca" non "conoscesse"
"Sherlock non risponde ma si avvicina e John è intimorito dal fatto che potesse sederglisi accanto" "possa" non "potesse"
" Qualcosa lo mangerà. Fine" aggiunse, con fare drammatico." a confermare la tua abitudine ad altri tempi. È "aggiunge": parli al presente.
"Per un secondo aveva addirittura dimenticato con chi stesse parlando." "Ha" non "aveva", e "stia" non "stesse".
"Sherlock si solleva e piano raggiunge il muretto del pozzo, facendo temere a John che potesse davvero sporgersi fino a tuffarsi" "possa" non "potesse"
"È dallo sguardo di Sherlock che John si accorge di quanto la sua affermazione fosse stata sciocca. " "sia stata" non "fosse stata"
"Improvvisamente, John si ritrova a domandarsi perché Sherlock fosse lì" "sia" non "fosse"
"Nei sogni più simili ad incubi che John avesse mai visto." "abbia" non "avesse"
" e John si chiede se stesse bene" "stia" non "stesse".
"John è convinto non gli avesse staccato" "abbia" non "avesse".
"È probabile che il vecchio Sherlock fosse in dirittura di ritorno" "sia" noN "fosse"
"che il bambino spaurito fosse stato", "sia" non "fosse"
"quasi fosse una delle cose più affascinanti che avesse mai visto." "sia" e "abbia", non "fosse" e "avesse"
"quanto di più intimo possedesse" è "possieda"
"A pensare a cosa avesse sbagliato, " "abbia".
"John invece lo ricorda come il più bello che avesse mai visto." "abbia"
L'altra cosa è the. Non si scrive così: o tè o thè. E l'ultima: da. Quando è preposizione è okay, ma quando è verbo dare manca l'accento; John dà.
Insomma, se sistemi queste cose la lettura diventa più che straordinaria. Hai i miei complimenti, comunque, per la storia del trenino: è una metafora bellissima.
Spero di esserti stata utile e ancora complimenti!!!

Recensore Master
25/08/13, ore 16:01

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Desidero segnalare questa storia per la profondità dei contenuti.
Questa autrice è superba già normalmente nello descrizione dei due protagonisti e in particolare nelle Alternate Universe di tipo kid o teen, ma questa volta si è superata, toccando un argomento delicato come la morte.
Qui abbiamo l'incontro di due ragazzini - di cui uno malato terminale - che personalmente mi ha ricordato un po' i film drammatici degli anni '90 del calibro di Via da Las Vegas.
John non riesce a salvare Sherlock "fisicamente", come avevo tanto sperato son dalle primissime righe, ma riesce a farlo "spiritualmente". Un solo incontro è sufficiente per renderli completi entrambi e il giovane ragazzino riesce a dare un senso ai suoi ultimi giorni di vita: riesce "a viverli".
Toccante il sapere che è morto facendo ciò che più lo terrorizzava, ed è bello pensare che magari abbia provato ben più di un pizzico di adrenalina che negli ultimi istanti della sua vita lo abbia fatto sentire "vivo".
Altrettanto toccante l'incontro tra John e Mycroft, con il maggiore dei due fratelli che restituisce al ragazzino l'oggetto del legame tra lui e il fratello scomparso, sottolineando quanto bene abbia fatto per lui.
Ho pianto perché questa storia mi ha toccato nel profondo. Tutti dovrebbero leggerla e lasciarsi "toccare" allo stesso modo.

Nuovo recensore
25/08/13, ore 14:36

Ho pianto.
Una shot meravigliosa, sul serio.
I personaggi sono perfetti e anche se ho sperato fino alla fine che Sherlock si salvasse, non poteva esserci finali migliore.
Grazie per aver scritto una piccola gemma.
Nin

Recensore Veterano
24/08/13, ore 20:12

Ma io cosa ti devo dire? Che mi hai uccisa? Sì, un po' sono morta dentro a causa di questa storia. Ma nonostante tutto ne è valsa la pena.
Scusa la brevità di questa recensione, ma la tua storia mi è arrivata dritta al cuore e mi ha lasciata semplicemente senza parole. Sono tutta emozione e basta.
Diosanto, va subito tra le preferite.

Recensore Master
24/08/13, ore 18:50

Questa frase: John fa del bene. E la sola consapevolezza del suo gesto gli basta per stare in pace con se stesso." ... Questa frase mi ha fatta sorridere ma, in un certo senso, mi ha messo tanta tristezza quanto l'intera storia.
Forse la cosa che mi ha colpita di più è che abbia deciso di farla finire in questo modo.
Vedere che un bambino è così consapevole di un gesto simile è... devastante. È l'unica parola che mi viene in mente e mi si spezza ancora di più il cuore.
È bellissima, quanto triste.