Lieto di essere giunto da queste parti, senza dubbio. Questa piccola storia non è niente male:  lo sbarco in Normandia è un evento drammatico e intenso (la scena iniziale di Salvate il Soldato Ryan mi ha segnato a vita) e credo tu sia riuscito a renderlo come si deve. Mi ha colpito molto il ragazzo che pregava mentre sparava alla cieca, morto senza che nessuno sapesse il suo nome. Carina anche la singolare storia d'amore tra i due soldati: guardando in faccia la morte tutto è diverso. Domani potresti essere morto, che senso ha perdersi in inutili girotondi? Come Ungaretti, che in trincea ha scritto "lettere piene d'amore", così l'inglese e l'americano hanno scoperto quello che veramente provavano mentre le pallottole fischiavano da tutte le parti.

 

Insomma, bell'esperimento! Un buon esercizio di evasione dal fangirlaggio acuto (la fangirl che è in me mette costantemente a repentaglio la mia giá traballante virilità, quindi so di cosa si tratta) che sono lieto di aver letto.

 

Alla prossima, allora, e tante care cose!