Recensioni per
Il Giardino Delle Rose
di chocobanana_

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano

Tu hai aggiornato e io non ne sapevo nulla! Pourquoi io non ne sapevo nulla? ç___ç
Per di più mi sono privata di leggere questa meraviglia con un accenno di FrUk, me ne sono privata con le mie mani e con le mie mani mi punirò per questo affronto orribile che ho commesso nei miei, ma soprattutto nei tuoi confronti! Pardon, s’il vous plaît ç__ç
Rimedio però, perché dopo aver letto questo capitolo ho un sacco di domande che mi ronzano nella mente e non so trovare una risposta neanche fantasiosa per nessuna! Ho appurato che vi sono parecchi indizi sulle questioni preminenti, ovvero Feliciano, Arthur e le rose. Anzitutto da quanto ho capito leggendo e rileggendo, Feliciano deve non essere di certo il primo "estraneo" che si introduce in questo mondo parallelo in cui agiscono i protagonisti. Parlo di mondo parallelo perché nel capitolo precedente era stata accennata la comparsa di Romano e adesso è palese che vi sia un modo per raggiungere questa dimensione in cui si trova il giardino ed essa non sia un luogo comune, bensì un qualcosa di misterioso in cui la gente proveniente dal posto in cui continua a sopravvivere Romano viene identificata come straniera e dunque presa di mira. Gli abitanti di questa dimensione sembrano avere più o meno tutti la capacità di percepire un nuovo arrivo e temo che la cosa scateni sempre un certo chiasso, forse perché essi potrebbero essere veicolo di o per qualcosa di non ancora specificato. Inoltre mi sovviene il dubbio che non siano completamente "umani" o che per lo meno ne abbiano solo sembianze, divenendo dunque umanoidi... devo dire che questo punto in particolare mi incuriosisce più degli altri al momento. Non riesco ancora a comprendere se siano stati in qualche modo intrappolati in questa dimensione o se essi stessi stiano cercando di fuggire per altri motivi, ma il vero tarlo mi si è innestato alla fine di questo capitolo con il flash back di Arthur e Francis che vengono identificati con i corrispettivi nazionali e sembrano cercare un modo per ritornare a casa. Di quale casa si tratti poi, non ne ho idea... ma non è da escludere che essa si trovi nello stesso piano di quella del povero Feliciano.
Secondo grande e impellente quesito: che è successo a Chenille? ç__ç
Ora io sono sempre stata parecchio - anche troppo - sensibile ai problemi apocalittici di Arthur Kirkland che sia il chiedersi a che religione appartenga o perché una tazza esploda solo se la fissa per più di due secondi, ma questa volta temo sia persino peggio. Si è capito che ad un certo punto della sua vita lì, della permanenza nel castello, ad Arthur è accaduto qualcosa di incomprensibile e ignoto a tutti, seppur in realtà si conoscano i risvolti finali, ma cosa si accaduto esattamente o cosa abbia fatto scaturire questo muro dietro cui l'inglese si è rintanato non è ancora chiaro. Inizialmente pensavo che a scatenare tanto malumore fosse stata la fuga di Alfred, ma a quanto pare al momento dell'evento lui e Matthew erano ancora insieme e il maggiore non aveva accennato ad andar via. Dunque mi ritrovo a pensare che vi sia qualcun altro coinvolto o dipenda da una delle malsane idee che occasionalmente infestano la mente di Arthur facendogli dare di matto. Detto ciò io un'altra idea me la sarei anche fatta e coinvolge anche Francis, ma è una cosa perversa ti avviso quindi preparati. Alors... ho capito che dal momento in cui è accaduto il fattaccio Arthur e Francis si sono allontanati, perché prima c'era qualcosa - io non escludo ci sia anche adesso, ma è un'altra questione - e dal momento in cui sono cominciati i sorrisi falsi e la gente ha preso a scarseggiare per il palazzo, Francis è andato via, per l'ultimo, ma l'ha fatto. Se questo evento è riuscito a spingere il francese ad allontanarsi, allora deve essere abbastanza grave da coinvolgerlo anche in prima persona o quasi, dunque mi sono chiesta se non c'entri qualcosa Jeanne D'Arc o se non vi sia stata una litigata tra Arthur e Francis a causa delle modalità di fuga da questa dimensione dato che il primo prova un profondo e inspiegabile rancore verso il francese { perché ho capito che tutti i personaggi, Feliciano in primis ovviamente essendo l'ultimo giunto, hanno la speranza di potersi liberare da questo mondo che li tiene prigionieri per tornare a quello in cui si trova Romano. Però continuo a non spiegarmi come si possa uscire da questo luogo grazie agli estranei giunti o in quanti lo si possa fare. Suppongo non vi sia un numero stabilito, ma mi chiedo perché Arthur si sia intestardito nel voler scappare da solo piuttosto che ricercando l'aiuto degli altri }.
Tra l'altro Arthur sta cercando disperatamente un modo per espiare la colpa che lo affligge, la chiave per la redenzione a suo avviso dovrebbero essere le rose, nonostante Francis sia molto diffidente a riguardo o anzi sia completamente certo del fatto che esse non possa aiutarlo in alcun modo. Qui continua a martellarmi nella mente l'idea di Jeanne e un suo possibile rogo che spiegherebbe la colpa, l'eventuale gelosia e rottura nel rapporto con il francese, tra l'altro potrebbe anche darsi che lei stessa fosse una straniera giunta per qualche motivo in quella dimensione. Parlando proprio di questo, mi sorge in questo momento un altro dubbio, ovvero dove siano finiti gli altri stranieri che precedentemente a Feliciano sono giunti in questo posto. Le opzioni a mio avviso sono due: o hanno fatto una pessima fine fungendo da eventuali cavie per raggiungere l'altra dimensione o essi stessi sono diventati parte del mondo cercando continuamente un modo per fuggire e in tal caso sarebbero Eliza, Gilbert, Antonio e via discorrendo.
Tutte o quasi le mie ipotesi però cedono alla domanda che Feliciano legge sulla parete della camera di Eliza.
"Perché sono tutti gelosi delle proprie rose?"
Ora chi abbia scritto questa frase non è affatto ben chiaro, nonostante si possa pensare che a scriverla sia stata l'ungherese, ma ciò che davvero è più enigmatico è proprio la domanda stessa. Il perché Arthur stia ardentemente cercando un giardiniere per curare le rose, perché qualcun altro oltre a lui abbia provato interesse per quei fiori - magari non quelli in particolare - mi fa supporre che esse siano un'entità a se stante che agisce sulle sorti comuni e personali, magari proprio bloccando e legando i proprietari alla dimensione ed evitandogli dunque di fuggire.
Insomma, avrai ben capito che la storia mi appassiona terribilmente e che la mia mente sta fumando a causa delle troppe domande che affiorano ad ogni capitolo. Sappi che ho un po' di timore per il prossimo, perché se andiamo avanti così potrei anche rischiare la salute mentale, cosa che stranamente nei miei anni di vita è sempre stata abbastanza stabile. Attenderò comunque con trepidazione il prossimo aggiornamento, sperando magari di beccarlo appena pubblicato e non dopo così tanti giorni! Starò attenta promesso e non preoccuparti per la risposta alla recensione, i miei sproloqui puoi anche evitarli, ma sappi che ci saranno sempre perché non posso proprio esimermi dal leggere questa meraviglia!
Au revoir, ma chérie!
Un bacio, Belarus.

Ps: Fruk! Fruk! Oh oui, Fruk! *-*