Pirata!!
Eccomi, eccomi, eccomi! *cerca di riprendere fiato dalla corsa*
Ok, puoi fucilarmi. Anzi, mi fucilo da sola.
Odio essere in ritardo. E, in particolar modo, odio doverlo sempre ripetere. Devo trovare il modo di arrivare puntuale. Hai qualche suggerimento da darmi?
Comunque.
Ah, ecco. Alejandro è esploso.
Le prime due parti del capitolo, quelle in cui Alejandro dice di essere arrivato al limite (il primo pezzo) e quello in cui ripensa che avrebbe fatto meglio a chiedere aiuto. (secondo pezzo)
Specialmente due frasi, rispettivamente:
"Forse era stato il sentire il suo nome, pronunciato con tutto quell’odio, con tutto quell’amore."
e
“Dottoressa, ho poca stima di lei, ma ho paura. Mi deve aiutare”
Non so perchè mi piacciamo, mi sembra quasi di essere nella mente di Alejandro. Quando è in bilico tra il trattenersi e l'esplodere (Un secondo esatto in cui non succede niente, prima della catastrofe) nella prima frase.
Nell'altra è racchiuso il "vecchio Alejandro", la parte più normale, con la sua personalità prima della vicenda del vulcano. (infatti conserva il suo sottile sarcasmo, la sua umanità)
Comunque in quelle prime parti sembra che il tempo si sia fermato, che sia rallentato, prima dell'inevitabile. E' un momento di stasi che mi ha tenuta con il fiato sospeso e al tempo stesso mi ha quasi rilassato, vista la sfumatura malinconica.
Il resto del capitolo mostra l'esplosione di Alejandro. Davvero, sembra come se dei fuochi d'artificio ti stiano scoppiando vicino, è qualcosa di accecante e di terrorizzante.
Ale ha perso il controllo. Heather, sei in un mare di guai, oh altrochè.
C'è il punto di vista dell'uno e dell'altra.
Da parte di Ale c'è una furia cieca, selvaggia e spaventosa.
Dalla parte di Heather c'è, invece, il terrore più totale. (e direi, visto che la sta strangolando)
Ora ho paura e, al tempo stesso, muoio dalla voglia di leggere il prossimo capitolo.
Spero di leggerlo presto ^^
See you soon
Kiss
Rae |