Recensioni per
Tracy.Karma
di AliceVolevaMorire

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
16/01/14, ore 15:50
Cap. 1:

Bellissima. Straziante. Qualcosa di irripetibile, qualcosa che mi piace da morire. Conosco la canzone, si sposa perfettamente con le tue parole. Me ne sono sempre accorta dei collegamenti fra le tue storie, ne ero sicura, e ho capito le risposte alle domande che mi ero posta. Complimenti Eva, sai dire cose che non riesco a fare uscire dalla mano al foglio. L'ho apprezzata molto più di altre, è molto lineare secondo me. "Una settimana dopo camminava da sola sulla spiaggia." da qui in poi, credo di adorarla. Mi fai diventare triste, una tristezza bellissima. E' la mia scena preferita quest'ultima. Mi porterò queste frasi sempre dentro.

Recensore Veterano
13/12/13, ore 19:27
Cap. 1:

Penso che non si può pensare a quello che hai rifiutato, ripensarlo continuamente finchè il rimorso non ti ha divorata... forse è troppo tardi per dirlo.
Non si arriva mai in tempo nella vita,no?
Solo adesso trovo connessioni, fili che si intrecciano spero solo che Alice non voglia più morire, perchè non mi fido tanto di quell'imperfetto.
Penso che Tracy si sia stata una ragazza con la mente troppo aperta ai sogni, ma dopotutto ci dicono sempre di inseguirli: che ingenui.
Forse illudersi l'ha portata a rovinarsi a cadere a pezzi.
E per quanto riguarda la parte del ragazzo schizzofrenico, probabilmente il disagio che aveva lui l'ha trasportato a Tracy come qualcosa di normale, dopotutto lei era sola e l'unica cosa che aveva era il ragazzo schizofrenico aveva tutte le ragioni di crederlo normalità.
Tracy non dovrebbe incolparsi di quel caffè mancato o dei suoi occhi verdi, perchè probabilmente sono gli sbagli nostri o degli altri a portarci a vivere o morire.

Recensore Junior
13/11/13, ore 19:21
Cap. 1:

Se devo essere sincera, ti ho seguita fin dall'inizio, quando stavo male anch'io. Male nel senso non proprio fisico, ma un male un po' come quello di Tracy, fatto di rimpianti per azioni passate.
Mi rispecchia molto questa storia, credo che rispecchi parte di ogni essere umano. Solo che c'è chi sa nasconderlo e scnfiggerlo e chi invece perde e si fa comandare. 
Ottima tecnica quella della linea del tempo "all'indietro", i tuoi testi mi lasciano sempre un certo effetto. Credo che valga per la maggiorparte della gente che legge i tuoi scritti :) ancora complimenti.

Recensore Veterano
05/09/13, ore 18:41
Cap. 1:

Alice che bello rivederti. Storia abbastanza reale, la definisco così perché di solito le tue storie sono molto più incasinate. Bella dall'inizio alla fine e capisco il perché ci tieni, si vede che è molto personale. Hai offerto ai lettori un grosso pezzo di te, è giusto volerlo tutelare. Sai che non avevo capito che le tue storie, in qualche modo, fossero collegate?
Mi è piaciuto molto il pesso in cui parli del ragazzo shizofrenico paranoide, quando Tracy ha paura di essere stata contagiata. Non è una sensazione strana, alcune persone portatrici di disagio ti distruggono così tanto, ti consumano e alla fine sembra che ti ammali... oppure ti ammali davvero. Sono cose che possono succedere.
Mi ha colpito anche la storia del compagno di università. Non credo che lui l'abbia illusa, ma piuttosto che Tracy si sia illusa da sola, aggrappandosi ad un sogno. Anche se è una cosa sbagliata, è un atto masochismo che molte donne fanno (parlo di donne perché è difficile che gli uomini lo facciano, di solito dopo un po' mollano). 
In generale ritengo che la protagonista non sia cattiva come dice il dottore, è solo una persona che ha sbagliato e che, al posto di puntarsi un dito contro, se ne punta dieci.
Alle persone che soffrono di attacchi di panico dico: tranquilli, si guarsce con un buona terapia, parola di persona che lavora in ambito psichiatrico. Anche se ora siete attanagliati dall'ansia, che probabilmente in alcuni casi è diventata invalidante, sappiate che con un buon impegno e un buon terapauta rivedrete la luce. Non è facile, anzi, ma non è nemmeno impossibile. 
Per questa volta ho finito. Alla prossima!

Recensore Junior
04/09/13, ore 22:45
Cap. 1:

Come le altre tue storie non so recensirle, mi lasciano così sospesa tra mille turbini tra cose che ho vissuto nella mia esperienza personale, e cose che mi sembra di aver vissuto leggendo. Io non ho notato questi nessi tra le tue storie, perchè non le ho lette tutte...ma con il tempo ce la farò :) Leggendo ho capito dei suoi attacchi di panico, immaginavo si trattasse di quello, ma su questo argomento non so nient'altro, quindi inutile fingere.
PS= ti piacciono i Nirvana? Perchè non lo so..ma leggendo all'inizio questa shot, prima che venissero citati il testo me li faceva venire in mente, ma forse sono io che sono pazza >.<

Recensore Junior
04/09/13, ore 00:23
Cap. 1:

Io non ho mai letto altre tue storie, anche se di questo non sono del tutto certa e il tuo nick mi pizzica la mente. Ma forse c'è soltanto troppa gente che voleva morire e mi confondo. 
Stanotte sono troppo euforica per una storia del genere. Per Tracy. Per il panico. 
E il nonsense che in realtà qui ha sensissimo. 
Nonostante ciò, non posso fare a meno di apprezzarla un sacco: è come un ballo, un ballo lento in un salone stuccato che cade a pezzi coprendo il rumore dell'orchestra - i ballerini vestiti di raso pesante schivano per qualche miracolo i tocchi di soffitto che vengono giù, e per qualche misteriosa ragione scompaiono tutti, uno dopo l'altro, senza che nessuno se ne accorga davvero. Finchè non rimane l'unico vero personaggio di questa storia. Sembra un sogno che ho fatto di recente - in realtà era più un piacevole incubo, ecco. 

"Dopotutto Tracy non era una facoltà troppo difficile."
Questa frase. Come ti è venuta in mente?, è geniale. Vorrei fare tutta una serie di considerazioni sul personaggio che magari saranno soltanto fuori luogo, perché magari per distrazione non hai scritto "in". Il succo sarebbe: Tracy è una persona così mediocre, che è fin troppo facile trovarsi in ogni parola che le hai dedicato. Penso che tutti viviamo nel terrore di poter commettere una qualsiasi azione insignificante, che poi vada a condizionarci l'esistenza in maniera irreversibile. Perché siamo cattivi dentro, e la cattiveria interna non si può curare. Perché forse ci è marcito il cuore e possiamo solo tirarlo fuori di tanto in tanto e provare a prendere atto, e vedere se guardandolo con malinconia non riprende a battere. 

P.S. ripeto, ma magari non ci ho capito nulla. In ogni caso mi è piaciuta veramente tanto e spero che Alice abbia deciso che non voleva morire più, così potrò leggere qualche altra bella cosa!
P.P.S. mi dispiace per i tuoi attacchi di panico. Non ho la minima idea di quanto tu sia stata male, ma boh, accetta un abbraccio comunque affettuoso, ignorante e euforico. 

Nuovo recensore
03/09/13, ore 23:08
Cap. 1:

Sai scrivere benissimo e, sebbene non volevo farlo, ho continuato a leggere i pensieri "cattivi" di Tracy. E, devo ammetterlo, mi han colpito molto. 
Mi spiace avvisarti che non ho mai letto una delle tue storie, questa è la prima. Ma, dato il fatto che questa mi è piaciuta tanto, cercherò di leggere anche i precedenti di Tracy. 
Mi spiace per ciò che hai passato, anche se non so cosa si prova... credo. 
Ripeto, sei molto brava a scrivere e spero di recensire presto anche le altre tue storie!
Un bacio :)

Recensore Junior
03/09/13, ore 22:43
Cap. 1:

Buonasera!
Come sempre, trovare una tua storia è un'emozione grandissima, e dubito che potrà mai essere attutita dall'abitudine. D'altra parte, nessuno dei tuoi scritti potrà mai essere catalogato come "quotidianità" e, anche se un giorno un folle dovesse farlo, allora sarebbe la routine migliore del mondo.
Leggere queste righe è stato doloroso, se così si può dire. Doloroso perché Tracy può essere chiunque di noi, e le azioni sbagliate chi non le fa?
Sai, è stata un po' una rivelazione questa storia (sai, ci sarebbero mille modi per dirti come per me queste parole abbiano composto un intero libro, volendo, ma dubito che riuscirei ad essere abbastanza chiara oppure abbastanza interessante per sciorinarle tutte, così ho lasciato perdere dal principio e sto racchiudendo le mie briciole deliranti in un paio di parentesi tonde, ma non capita forse a tutti?)
Rivelazione, come dicevo, perché mi ha dato l'impressione che anche Tracy, un po' come me, sia una bambola rotta, che scopre all'improvviso di non essere mai stata integra.
Sono terribilmente egocentrica, lo so, ma la capisco più di quanto io stessa voglia ammettere e ci vedo un po' di me stessa, qui dentro.
E questa sublime storia è bellissima.
Tagliente.
Difficile.
Ma sei riuscita a renderla bella. Questa vita macchiata dalle lacrime, da eventi che abbiamo imparato a considerare poco importanti solo se riguardano noi stessi, è apparsa pittoresca, quasi.
Quel senso di vuoto e di lontana irrealizzazione che pervade ogni singolo vocabolo mi ha scalfito come il migliore dei pugnali. Complimenti.
E, sono assillante, lo so, ho molto apprezzato la nota alla fine. So che sarà poco importante, ma ha reso la tua figura più spessa, più solida.
Ti ammiro molto per aver resistito, Alice. Sei stata davvero brava, non è facile superare cose del genere, e grazie per la tua comprensione, per me è davvero importante. E, tranquilla, sono una di quelle persone che andrà in giro a gridare "Evviva, io e il mio idolo abbiamo sofferto dello stesso disturbo yayyyy!!!". Questo me lo risparmierò.
Del fatto che le tue storie non fossero singole e lasciate sole a sè stesse credevo quasi di averlo intuito. Quasi. Però forse credevo dipendesse dal tuo stile unico, che le rendeva inconfondibili tra loro; all'inizio pensavo che fosse questo a collegarle. Ora che sveli questa realtà è tutto molto più chiaro.
Torno dai miei demoni, adesso. Stanno reclamando a gran voce la loro libbra di carne, ahaha :)
La lettura è stata straordinariamente molto gradita.
E, come al solito, il tuo tocco infallibile mi ha ammaliato.
Grazie per tutto, Alice, e neppure tu sei sola.
Ciao ciao! :)
The Queen :)