Recensioni per
Memorie
di Aule

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano

Ciao Aule :)
Non appena mi sono accorta che avevi aggiornato (finalmente) mi sono precipitata a leggere :D
Posso dire che questo capitolo mi è piaciuto davvero tanto, non ho altro da aggiungere. Mi sorprendo sempre di più di quanto Lucca possa essere forte e determinata a tutto, anche a vendersi come una prostituta, pur di proteggere se stessa e il suo popolo. Mi è dispiaciuto tanto quando ho letto l'ultima parte, e quello che è stata costretta a fare, bell'uomo o no (diciamo che, almeno, non era un rugoso vecchiaccio ._.).
È stato triste leggere della morte di Castruccio e del dolore di Lucca, come invece mi è piaciuto leggere del suo legame con Milano, per quanto possa essere finito male... Effettivamente, per un attimo ho sperato nella nascita di un romantico amore (*^*) ma va bene lo stesso x,D -sbaglio, o ho letto accenni FrUk in questo capitolo? >.> Sì, gli occhi di Inghilterra sono di un colore stupendo (solo una volta ho trovato un ragazzo con un colore del genere, davvero bellissimi), e, anche se non sono una sostenitrice della coppia, mi è piaciuto davvero l'accostamento che hai fatto fra lui e Milano ^^-
Insomma: tanta stima a Lucca, che mi piace sempre di più, e... Oddio, che odiosa Firenze -.- Non la sopporto xD Anyway... Meravigliosa la descrizione di Genova :D All'inizio della sua apparizione mi ha ricordato un po' la mia Venezia xD <3
Spero tanto che aggiornerai presto, anche per sapere se Lucca davvero ha risolto i suoi problemi, o se si presenteranno nuove difficoltà :)
Baci

Recensore Master
25/09/13, ore 13:18
Cap. 1:

Recensione/valutazione valida per il contest "OC! Antichi Stati Italiani" indetto sul forum di EFP:
1° posto: Akai- Memorie
Grammatica e ortografia: 10/10
Nonostante il testo sia molto esteso, non ho trovato nulla che facesse gridare allo scandalo, mi è parso di notare un “lossa” al posto di un “lotta” nel capitolo dedicato all’incontro/scontro con Pisa, ma ho deciso di soprassedere, in un testo così lungo e scritto in un tempo piuttosto breve (e senza possibilità di betareading) credo ci possa stare, ammetto che però non sarei stato così “indulgente” se si fosse trattato di una drabble o di una flashfic, non è una questione di capriccio o di simpatia o di congiunzione astrale o che altro, la si può definire una sorta di “legge dei grandi numeri”: e più facile sbagliare quando si scrive un testo lungo piuttosto che quando si attende a un testo breve, così come anche in fase di revisione (da parte dell’autore, certo, ma anche da parte del lettore) qualcosa può sfuggire.
Stile: 10/10
Credo renda ottimamente lo spirito che hai voluto dare al personaggio e al suo ruolo della storia, la protagonista nutre, a cominciare già dal titolo, un certo distacco dagli eventi che la videro soggetto (o oggetto), ma di certo deve aver dimenticato il concetto di scrivere la storia secondo il principio del sine ira et studio, anzi, in certi casi traspare come ancor l’offenda il modo con cui è stata spesso trattata (letteralmente come merce, ma quelli erano altri tempi, concetti come quelli di autodeterminazione erano decisamente di là da venire) , dalle città vicine come dalle eminenti personalità con cui ha incrociato il suo destino plurisecolare; può essere banale ne convengo parlare di campanilismo (segno distintivo della civiltà comunale che in Toscana si può dire ebbe la sua espressione massima), ma non riuscirei a definire altrimenti l’acrimonia che Elisa continua a provare, del resto non è detto che il campanilismo sia un male, se preso cum grano salis.può essere semplice amore per la propria terra.
Riguardo la forma, ho apprezzato moltissimo la tua scelta di allegare i capitoli in parte separate, mi ha reso decisamente più agevole la lettura di un testo lungo e non poco complesso, decisamente opportuna la scelta di inserire a fine di ogni capitolo un abbastanza corposo apparato critico, utile a capire la ratio della scelta degli episodi da raccontare, un plauso inoltre alla scelta della fonte, la beneamata Treccani, oggi vengono preferite altre enciclopedie…
Originalità: 9/10
Sinceramente, a mio parere ne ho trovata molta, la storiografia (almeno quella scolastica) tende a dimenticare gli stati “minori” in cui era divisa la penisola.
Gradimento personale: 9/10
Mi piace la numismatica, e questo è certamente un punto a favore della protagonista,
Sai, sarà uno scherzo delle sinapsi, ma più di una volta leggendo la tua opera mi sono venute alla mente le miniature alla Cronica di Giovanni Villani.
Non saprei dire qual è il mio capitolo preferito, come supponevo, quello con Uguccione della Faggiola è stato uno dei migliori, ma anche quello della peste nella sua drammaticità (non mi riferisco solo al morbo in sé, ma alle azioni ripugnanti che spinge a fare, mossi dalla disperazione e dall’istinto di sopravvivenza).
Se devo muoverti un appunto, è proprio sulla fine che hai fatto fare a Elisa, è vero che la repubblica “muore” con l’arrivo delle truppe napoleoniche, ma non cessò ancora di essere uno stato, cosa che avverrà solo un mezzo secolo più tardi, quando venne inglobata nel Granducato di Toscana, anche se aveva cambiato ordinamento (da repubblica a ducato) un rapporto con Elisa avrebbe dovuto esserci ancora, o sbaglio?
Ultimo ma non per ultimo: non voglio fare il dantista degli accattoni, e capisco la rabbia della Giusti, ma Dante doveva pur sbarcare il lunario, anche se si trattava del pane salto altrui, e poi invettive non ne risparmiò nemmeno alla natia Firenze.
Caratterizzazione dei personaggi: 4/5
Ovviamente sull’insieme signoreggia Elisa, realizzata sapientemente a tutto tondo con le sue doti e i suoi vizi ma devo dire che anche gli altri sono ben tratteggiati (forse la più simpatica almeno dal punto di vista visivo è stata Parma (ho trovato stupenda la scelta di attribuire alla ragazza colore degli occhi e dei capelli ispirandoti allo stemma civico della città emiliana) ma non solo, anche la sua facondia nel parlare, e che dire poi di Pisa, amico/nemico (più quest’ultimo invero, non credo che si sia particolarmente addolorata alla notizia di quanto gli è capitato alla Meloria)
Attinenza al tema: 5/5
C’è, il contest doveva parlare secondo lo stile di Hetalia di un personaggio che doveva interpretare uno stato preunitario, la tua Elisa ha svolto appieno ed egregiamente il ruolo della Repubblica di Lucca e delle sue (dis)avventure, il voto massimo mi sembra il minimo in questo caso (e scusa il facile quanto becero gioco di parole).
Totale: 47/50

Recensore Veterano
24/09/13, ore 07:18

Ciao :D
Come promesso, eccomi a recensire, oh compagna di podio u.u
Dal momento che ho la memoria corta (o più semplicemente una testa bacata, dipende dai punti di vista) ho dovuto rileggere la storia, prima di lasciarti un mio parere, e quindi è per questo che arrivo così in ritardo ^^"
Posso dire di adorare Lucca? XD Ha un che di forte, il tuo OC!, e durante la lettura si capisce perfettamente che il punto di vista è quello di una Nazione anziana e stanca, che si avvicina alla morte e guarda al passato con aria critica, quasi, eppure allo stesso tempo malinconica.
Di questo capitolo mi è piaciuto tanto il momento in cui descrivi la sua vittoria su Firenze... Non sapevo che fra queste due città ci fosse un odio e una rivalità tanto forte :) Eppure, non so perché, ma credo ci fosse grande rispetto da parte di entrambe (?)... E poi, beh, c'era Sacro Romano Impero <3
Però c'è una cosa che mi incuriosisce parecchio: ma Venezia è la Selene di cui parlavi nel Prologo? Perché in questo caso ci sarebbe davvero qualcosa di inquietante in tutto ciò xD -nemmeno ci fossimo messe d'accordo o.o-
Insomma, spero aggiornerai :) Sarei curiosa di vedere, appunto, qual'è il legame fra Lucca e Venezia :)
Baci e ancora complimenti per la posizione ;)