Recensioni per
La mia condanna
di Atarassia_

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
11/10/13, ore 23:52

Salve,
Sono Swarovski del contest “A caccia di talenti”.
Prima di pubblicare i risultati del concorso sono di passaggio qui, dopo aver letto la tua storia, per lasciarti una recensione.
Ho apprezzato molto il tuo riferimento alla “Divina Commedia” di Dante e, data l’iniziale, brillante, premessa che avevi fatto, devo dire che sono rimasta un po’ male rispetto alla parte centrale della storia, che però, ti assicuro, non è affatto scritta male.
Noto che spesso usi periodi abbastanza lunghi che a volte tendono a rendere la frase un po’ contorta e poco chiara a primo impatto. Ma per il resto sei stata davvero molto brava e quindi mi complimento con te, anche per la tematica forte che hai voluto tirare in ballo e sulla quale hai voluto far riflettere attentamente i tuoi lettori . Detto questo, concludo qui il mio breve resoconto e ti saluto^^
Swarovski

Recensore Master
07/10/13, ore 19:54

Aiuto! " sto' " non vuole l'apostrofo! Eresia!


Ok, ok, sorry... 
In caso non si fosse capito avrei un appunto. Sì, NON bisogna mettere l'accento sulle parole di una sola sillaba. Per cui i monosillabi qui - qua - sto - sta - so - sa - va - fa - fu - tu - te - me - NON vogliono mai l'accento né l'apostrofo. Tranne all'imperativo (e non al presente) sta' - va'- fa'- sono imperativi (consiglio-ordine) dei rispettivi verbi "stare" - "andare" - "fare": Domenico, sta' buono! - Va' dove ti porta il cuore.- ANTONIO, fa' il bravo.

 Bene... per il resto...

Ma è una meraviglia! Tempi al posto giusto, testo scorrevole buon lessico, riferimenti danteschi (Dante....! Che bello! Riferimenti Danteschi, lì adoro) messi al posto giusto, senza banalità e soprattutto con un'ottima grammatica. u_u
In più la storia è molto originale, con un testo "ritmato" molto adatto anche alla recitazione ad alta voce. (Ebbene sì, leggo ad alta voce le vostre storie, quindi se mi prendono per pazza è colpa di voialtri autori, lol). 

Insomma, a parte l'unico errore (mi sembra l'unico al momento, spero non mi sia sfuggito nulla) che ti ho appuntato, ottimo lavoro *patpatta*.

Mi piace u_u

PS: riflettendoci, poi, credo tu abbia aperto una serie di questioni psicologiche. mi spiego, questa storia fa riflettere molto, hai mai pensato di iniziare un romanzo di formazione? Magari un romanzo è un bell'impegno, ma una long fic in questo stile? Vado a vedere se l'hai già fatto. u_u
 
(Recensione modificata il 07/10/2013 - 07:56 pm)

Recensore Junior
07/10/13, ore 19:32

Ehilà!

Complimenti, vivissimi! Mi è piaciuta, tanto. Di solito non leggo storie originali, ma questa è davvero bella.
La lettura non è pesante, non ci sono errori di punteggiatura o di grammatica, e questo fa in modo che la lettura sia scorrevole e piacevole.
Le descrizioni sono ottime, anche se non ci sono troppi discorsi hai reso benissimo il contesto.

Sicuramente leggerò altro scritto da te.
Alla prossima!

Recensore Junior
06/10/13, ore 22:42

Ciao!
Allora, la storia è particolare, sicuramente.
Non si capiscono molto bene le circostanze della gravidanza, o che fine abbia fatto il padre, o ancora come facesse a mantenersi in un hotel.
Queste possono anche essere scelte tue, e in quanto storia introspettiva eri liberissima di farlo.
A quanto si desume sembra che lei abbia un altro figlio, giusto?

Certo, l'avere un figlio a 20 anni non deve essere facile, e la sua scelta può essere o no condivisibile.
Comunque mi pare tu abbia reso bene il travaglio interiore di questa ragazza, diventata donna, che vive col rimpianto di scelte passate.

La scrittura è fluida, ci sono alcune virgole mancate, ma penso siano errori di distrazione.
Quindi, in generale, la storia mi piace!

Felurian xx

Recensore Junior
06/10/13, ore 22:39

Questa è una delle più belle One-Shot che abbia mai letto su Efp. Sia per il tema trattato, sia per il modo di scrivere che accattiva il lettore e lo tiene incollato allo schermo del pc fino all'ultimo rigo. Io non recensisco spesso, e devo dire che questo breve racconto merita assolutamente questa mia recensione.
Mi piace, mi piace tantissimo. Mi sono immersa nelle descrizioni, immaginandomi nella sala parto, e nella mente della 20enne, e poi nel cortile della scuola, e nella mente più matura e sofferente della 30enne. Una storia commovente, drammatica, e tanto reale che lascia quasi la sensazione che stia accadendo davvero da qualche parte di Parigi.
Ho apprezzato la scelta della protagonista di non abortire. Sarebbe stata la via più semplice, quella che l'avrebbe fatta soffrire meno, sia fisicamente che psicologicamente. Ma almeno in questo ha azzeccato la scelta, nel ricordo delle conversazioni con la madre. A proposito della madre (e del padre), leggere del disgusto da parte dei genitori e del rifiuto di tenere ancora in casa la figlia in quello 'stato', è stato molto triste. Ho immaginato una reazione simile da parte dei miei se dovessi ritrovarmi per caso (tocco ferro e metto corna) in una situazione simile, ed è stato davvero toccante.
La vita è piena di scelte, a volte facili, altre volte difficili da prendere. Però ogni scelta avrà sempre i suoi pro e i suoi contro, e quella che sembra essere la più giusta a volte si rivela la peggiore al mondo. Ho adorato tutti gli esempi che hai riportato all'inizio del racconto: il gelato, il vestito, il ragazzo. Molto... pratici, ecco!
Davvero, hai tutta la mia stima. Hai talento, ragazza.
Ti riempirei ancora di complimenti, ma non saprei che altro dire! Quindi ti saluto e ti garantisco che leggerò qualche altro tuo scritto.

Recensore Junior
06/10/13, ore 21:19

Bè.. hai scelto un tema molto toccante quindi la tua storia non può passare inosservata. Sai, io penso che la vita sia il dono più bello che si possa ricevere: si, okay, a volte potrà anche fare schifo ma.. ma è vita. E in quanto tale va rispettata. Che una 'quasi mamma' sia contenta di avere minacce di aborto è impensabile ma, purtroppo, ce ne son così tante che quasi sembra normale parlarne.
Io ho paura della gravidanza, lo dico e non me ne vergogno, ho paura del dolore del parto perchè ho proprio una tolleranza del dolore minima ma.. non mi sognerei mai di abbandonare un figlio, mio figlio. E' quel qualcosa che non puoi mai lasciare andare.. a quindici, venti, trent'anni, è tuo!!
Sei bravissima a scrivere, comunque.. certo altrimenti non ti troveresti su questo sito! ma.. quello che dico è che sei stata capace di descrivere una situazione che non hai vissuto (o almeno mi sembra di capire che non sia autobiografico) in una maniera perfetta e particolareggiata! Complimenti veramente!! Penso che continuerò a seguirti!! :*
Akura.

Recensore Junior
06/10/13, ore 21:10

Trama originale, bella, mi piace molto :)
Questo primo capitolo è bellissimo!
Mi ha colpito molto!
Aggiorna presto, non vedo l'ora di continuarla a leggere!
Se ti va avvisami quando lo fai :)
Baci x

Recensore Master
20/09/13, ore 17:12

Ciao ! Devo dire che questa volta mi hai davvero colpita, nel senso buono,si capisce. E' una storia "diversa " ,non so come dirlo,ma mi ha fatto riflettere . L'argomento che tratti è molto difficile, in qualche modo l'ho sentito vicino a me .Sono diventata mamma molto giovane ( sedici anni ) e quindi comprendi bene che molte cose descritte qui ,le ho vissute sulla pelle. La scelta non è mai facile,ma quando coinvolge anche un altro essere umano,oltre te , è più difficile da prendere. Comunque, a parte le considerazioni personali ,hai scritto qualcosa di veramente toccante .Mi hai emozionato ,davvero.
Grazie .

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