Ciao Dolcezza!
Prima recensione nel Fandom Fantascienza, e onestamente sono più che felice di lasciarla a te.
Questo antefatto di Tales of Celestis è decisamente interessante, ed un viaggio spaziale, apparentemente un tema abusato e sfruttatissimo, apre possibilità narrative infinite, che dire se non un sonoro ed entusiasta “Stupiscici”?
Passando all’organico di questo prologo, l’unica nota dolente significativa è la lunghezza.
Non tanto per il quantitativo in sé di parole, ma per il sovraccarico di elementi.
Ricorda che la tempera non diluita fa crostone sul foglio, non ti bruciare i lettori solo per smania di buttare giù tutte le buone idee che hai per la testa.
Il lettore viene proiettato in un sensazionale e quanto mai pericoloso evento storico, la colonizzazione di un nuovo pianeta che dista secoli di viaggio dalla terra, immagine che diverrà sicuramente realtà, data la scarsa cura che abbiamo del nostro povero pianeta..
La descrizione dell’Aurora mi è piaciuta molto, e mi ha dato l’idea di una nave possente, immensa, ma estremamente bella ed elegante, regale, in un solo aggettivo.
La riunione introduce molti personaggi diversi tra loro, suppongo li conosceremo meglio tra qualche capitolo, anche perché così appena accennati dicono molto poco.
O’Neill … cognome noto? *Sorride*
Qualche strafalcione assortito.
Fondamentale. Fondamentali.
Ventitre. Ventitré
Sorta. Sorte.
Durante l’intervista del Dr. Snogief è stata ripetuta più volte la parola “sorta” cerca di cambiare, la prossima volta.
Hai ripetuto due volte la forma “No, ovviamente” dimenticandoti la virgola la prima volta.
Nella descrizione di Chris hai infilato per due volte di fila “un po’”, ripetendolo anche nel dialogo più sotto, fai attenzione a queste piccolezze che ti traviano spessissimo.
Ricorda le maiuscole sui gradi militari e sui numerosi “Aurora” che ti sono scappati qui e là.
Al prossimo capitolo, un bacio, Flea. |