Recensioni per
Le persone come me
di pensamiancora

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
06/10/13, ore 17:56

Tu non hai idea di quanto mi ritrovi in quello che hai scritto, proprio non ce l'hai. 

...Carissima Fede, ciao ♥
Scusami per questo incipit così diretto e forse inaspettato, ma volevo farti sapere, come prima, primissima cosa, quale fosse il mio giudizio complessivo su questa... fantastica flashfic ♥
Intanto tu dimmi: come stai? :) Spero che tu stia bene e che tutto, nella tua vita, proceda nel migliore dei modi... Lo spero davvero. :) 

Ho letto questa tua storia diversi giorni fa, settimana scorsa credo, e mi dispiace tantissimo aver trovato solo adesso il tempo e il modo per lasciarti una recensione. 
Voglio che tu sappia, però, che l'ho adorata sin dal primo momento, e che ho continuato a pensarci molto in questi giorni. Ho continuato a rimuginarci su, a ricordarne il significato, profondo e terribilmente vero, forse perché lo sento particolarmente vicino a me. 
Forse perché, dopo aver letto la storia tutto d'un fiato ed essere arrivata in fondo, una domanda mi è balenata spontaneamente in mente: "Ma non è che mi chiamo Carola, io? Perché io sono Carola."
E senza troppi sforzi di immaginazione, posso intuire che anche tu, in qualche modo, lo sia.

Cara Fede, non so se io sia la persona più adatta per esprimere un vero e proprio parere su questa storia, e soprattutto per darti consigli su come affrontare questa situazione, perché... Mi ritrovo esattamente nelle tue condizioni. E forse, adesso, avresti bisogno di qualcuno molto più simile a Delia, qualcuno che abbia vissuto un'esperienza simile alla tua, qualcuno che abbia sperimentato il tuo stesso dolore e, dopo aver sofferto, è stato in grado di rinascere. Di ritornare a correre, più veloce e spensierato di prima. Avresti bisogno di un esempio positivo, di una persona che dimostri che è possibile, che ce la si può fare, avresti bisogno di qualcuno che ti esorti a credere veramente che dopo la tempesta c'è il sole, che i temporali non durano per sempre e che è proprio grazie alla pioggia che... esistono gli arcobaleni 
Purtroppo, io non sono quel qualcuno, anche se lo vorrei, ma... continuo a sperare che, un giorno, lo diventerò anche io.

Io... mi rendo conto adesso di quanto sia davvero in difficoltà a scrivere questa recensione. Perché dovrei ricopiare tutta la flash, frase per frase, ed aggiungere, ogni volta, qualche commento stupido come: "Oddio, è esattamente ciò che penso io!" e "Fede, ti capisco, so di cosa parli". Ma non si può fare, quindi... ti parlerò solo delle parti che mi hanno colpito di più, di quelle frasi che mi hanno fatto sbarrare gli occhi, sorridere tristemente ed ammettere che sì, forse è proprio così, come dici tu. 

"Le persone come me non dimenticano, ancora non l'hai capito?"
Non so perché, ma in passato ero convinta che tutto, prima o poi, piano piano, si dimenticasse. Ero sicura che non esistesse nulla di così forte, di così importante da lasciare un segno indelebile nella nostra memoria, un marchio capace di bruciare e lacerare anche dopo tanto tempo. 
Ma i dubbi, con gli anni, con le esperienze, sono cominciati a venirmi. Tanti dubbi. 
E proprio ieri ho avuto un'ulteriore conferma, ho capito che alcune persone sono capaci di non dimenticare. L'ho avuta dal mio migliore amico, che è... uguale a me, in tantissime cose. Ha avuto una storia d'amore simile, ha provato una sofferenza simile, ed ha un carattere identico al mio, compresa la stessa sensibilità. E, mentre discutevamo ieri sera delle nostre vite, ho capito che ci sono alcune cose che noi due, per come siamo fatti, per come pensiamo e amiamo, non potremo facilmente lasciare andare. Potremo camuffare, sì, potremo nascondere in qualche anfratto della nostra mente, sperando di dimenticarcene, ma... purtroppo non potremo mai eliminarle completamente, nel vero senso dell'espressione. 
Perché quelle cose hanno fatto parte di noi. Perché abbiamo dato una parte di noi, per loro. Perché ci abbiamo creduto tanto. 
Semplicemente, perché i nostri sentimenti, le nostre emozioni, non sono rimaste a... un livello superficiale. Ci hanno plasmato, in qualche modo. Dentro e fuori. Ed è esattamente quello che dici tu, quando scrivi che, mentre Carola si guarda allo specchio, constata che c'è un "pezzettone" di lui, nel suo corpo. 
E non sto dicendo che noi siamo persone speciali, che siamo profonde e "migliori". Tutt'altro. "Sentiamo", semplicemente, di più. Ma spesso agli occhi del mondo sembriamo extraterrestri, alieni, quasi pazzi. 
Per questo, mi è piaciuta tantissima la frase che costituisce anche la tua introduzione, e che forse è in assoluto quella che ho preferito di tutta la storia:
"Ma come glielo spiego? E poi, mi crederebbe?


Ho sentito una fitta allo stomaco mentre percorrevo con gli occhi queste parole. 
Quanto ti capisco, Fede, quanto ti capisco. 
E'... proprio quello che mi chiedo sempre io.
Se lui, che è l'unica persona da cui, in fondo, vorrei essere davvero capita, sarebbe capace di credermi quando scrivo 
quelle cose su di lui, e non mi prenderebbe per una depressa, per una pazza, per una bambina ancorata al passato, al suo giocattolo preferito. Ed ho paura della risposta, perché, attorno a me, vedo quasi esclusivamente persone che... non mi capiscono. A cui sembro veramente anormale. A cui sembra inconcepibile che una ragazza torni a pensare, dopo un anno, al ragazzo che l'aveva conquistata l'anno prima. Forse perché viviamo in una società dove i sentimenti mutano con la frequenza con cui si caricano foto su Instagram e Facebook, con la velocità con cui un "Mi piace" si memorizza in uno stato, in una pagina.
Non saprei, ma sono certa che spesso, mi sento circondata da sordi, da cui vengo solo fraintesa e mal giudicata. 

E credo che potrei... morire se dovessi capire che, fra questi, c'è anche il ragazzo che ancora vive nel mio cuore. 

... Sto leggermente divagando, e mi scuso per questo, ma le tue parole mi hanno colpito tantissimo, come avrai capito, e hanno dato il via ad una serie di riflessioni che, però, sembrano non provenire dal mio cervello. Una serie di riflessioni che, in fondo, sono la voce del mio cuore martoriato, spesso messo a tacere, nonostante il suo insaziabile desiderio di... tornare ad esprimersi, tornare a parlare. 

Concludo dicendo che ho amato tantissimo il tuo titolo, e che la conclusione mi ha lasciato un vero e proprio vuoto, tanto è scritta bene. Tanto è diretta, incisiva. Colpisce, non c'è niente da fare. E ci vuole una grande abilità per chiudere le storie in questo modo, così sublime.
Quindi... ti faccio i miei complimenti, cara Fede. Stai diventando sempre più brava a scrivere e posso solo augurarti di continuare a farlo, di continuare a riversare ciò che provi su carta, su Word, e poi condividerlo con noi, perché... sai farlo in modo eccezionale, davvero. 


Sappi che, proprio come mi hai scritto tu nell'ultimo commento che mi hai lasciato, anche io ci sono per te. Purtroppo, sai quanto sia impegnata, e adesso con l'Università le cose non sono migliorate affatto, ma... so anche che, per te, il tempo lo trovo più che volentieri. ♥

Ancora complimenti, cara Fede, e grazie per averci regalato questa storia dove... mi sono vista riflessa allo specchio. 
E'bello sapere di non essere soli. 
Grazie, e... bravissima, bravissima davvero. 

Un abbraccio sincero ♥
Fede 

P.S: Terminata la lettura, i brividi sulle braccia e gli occhi lucidi per la commozione, l'ho inserita automaticamente fra le ricordate, perché è lì che deve stare, perché ricordare è proprio quello che voglio fare. Ricordarla, perché in questa flashfic... è davvero straordinaria.