Recensioni per
Giovani lezioni per vecchi che non sono tali
di Kastel

Questa storia ha ottenuto 27 recensioni.
Positive : 27
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/12/13, ore 11:50

Se posso permettermi altri piccoli appunti, penso che quel "mica" derivi dal parlato, e sei andata a capo senza mettere la lettera maiuscola, subito dopo. Chiedo scusa per queste annotazioni, non vorrei sembrare fastidiosa xD
Comunque, penso di aver capito cosa hai fatto in questi due capitoli: hai cercato di far incontrare in qualche modo i due tuoi protagonisti, cercando e trovando elementi che potessero unirli. Nel primo caso, nel capitolo scorso, era il codice di comportamento di vecchio stampo, in questo caso è una certa conoscenza sempre "antica", "classica" diciamo, di un certo tipo particolare di teatro. Mi incuriosisce e ammalia un sacco come stai descrivendo quel tipo particolare di teatro che ha seguito le vecchie generazioni dei Kuroko, sono stata attrice a mia volta e queste cose per me valgono sempre la pena di essere raccontate - senza contare che il primo pezzo di questo capitolo l'ho trovato davvero molto bello ed efficacie, me lo sono letta emozionata *A*
Bene, al prossimo capitolo :D

Recensore Veterano
30/10/13, ore 10:55

Rieccomi qui, così veloce, così celere che non sembro io.
Un capitolo molto bello, che non so da dove partire a commentarlo, perché vorrei dire che ho trovato tanto perfette ogni singola frase che potrei chiuderla qui, ma non mi pare sia una recensione sensata, quindi cerco di essere più specifica.
Ti dico subito qual è stata in assoluto ciò che più ho apprezzato, e amato, di questo capitolo: il fatto che Kuroko si dedichi alla recitazione interpretando il samurai Atsumori e che questo sia il nome del cavallo di Akashi. Magari sono io che do troppa importanza ai dettagli, ma mi ha dato un senso di vicinanza ai due mondi in cui si ritrovano a vivere entrambi, nonostante la distanza, è come se ci fosse un filo ad unirli e a congiungere aspetti della loro esistenza che non possono ancora conoscere.
Bene, ora passiamo a tutto il resto ~
La descrizione di Kuroko, intento nella recitazione, è stata stupenda, davvero. Sembrava quasi di vederlo, perché ci hai regalato gesti precisi e delineato le sensazioni abbellivano la stanza tramutata in palcoscenico, da sembrare veramente di assistere alle sue prove, confinato in un altro mondo. Si coglie facilmente la cura con cui ti sei dedicata a questa storia, l’attenzione per i dettagli, le ricerche per rendere il tutto in linea con l’ambiente reale che questi due ragazzi respirano, è una cosa che apprezzo moltissimo. E rende questo momento con Kuroko reale, nel senso che è esattamente così che si comporterebbe in questa data circostanza, e lo si ritrova facilmente, senza problemi. Altra cosa che ho molto apprezzato è la cura che ci ha messo in quello che sta facendo, anche se non è per diletto personale come il basket – accostamento tra queste due attività che ho gradito, appunto per la differenza emotiva con cui le vive.
Passando ad Akashi, è molto facile ritrovare l’Akashi del manga nella tua storia. Si vede che è lui, nella sua dedizione a qualsiasi attività da lui compiuta, nell’apparire degno delle aspettative che il suo nome comporta e soprattutto nel dare un unico gesto di intimità non a una persona, ma al suo cavallo, perché di persone a cui concedere un pezzo più vero di sé non ne ha – e forse nemmeno vuole averne. Non credo ci sia molto da dire su quanto trovi azzeccata la scelta di aver posto un giorno per la valutazione di Akashi da parte del padre, non so, credo che se mi dicessi che è una cosa che mi sono persa leggendo il manga, non faticherei a crederti.
Come sempre è molto apprezzata l’introspezione che contraddistingue il tuo stile. Dato che io non riuscirei mai a leggere una storia che ne sia priva, che non dedichi attenzione alle psicologie, leggere una tua storia in cui ti dedichi così bene e approfonditamente a questi aspetti è veramente una gioia per me e il mio amore per le pare mentali ~
A parte dirti che continuerò presto la lettura, non mi rimane che salutarti, alla prossima ~
 
Ilse

Recensore Master
25/09/13, ore 22:13

Ed eccomi di nuovo qui a commentare.
Anche questo capitolo non ha tradito le mie aspettative: il tuo stile di scrittura mi affascina molto, mi piace come descrivi i personaggi e le loro emozioni. In particolare, ho apprezzato molto il modo in cui hai descritto la danza in cui Kuroko si dedica; non conoscendo in maniera così approfondita la cultura giapponese ho apprezzato davvero molto le tue note e, rileggendo il testo una seconda volta, ho potuto scorgere maggiori dettagli che prima mi erano sfuggiti. Mi piace questa connotazione che hai voluto dare al personaggio; credo che, oltre ad essere particolarmente graziosa, colga un lato di Kuroko che generalmente non tutti sono propensi a calcolare. Credo non sia, di per sé, facile scrivere di un personaggio trattando dei suoi comportamenti standard; tuttavia, credo che occorre maggiore bravura nell'aggiungere dei "comportamenti originali".
Parlando di Kuroko, adoro il modo in cui lo tratti. Non è il solito modo con cui la maggior parte del fandom lo descrive: ovvero un quasi-robot che, raramente, parla e sospira. Sarei di curiosa di vederti sviluppare un simile argomento anche nei prossimi capitoli; sarebbe molto interessante vedergli svolgere una simile danza al cospetto di qualcuno (Akashi, per esempio); quindi non vedo l'ora di leggere al più presto il prossimo capitolo e vedere come sarà il loro prossimo incontro. Da quel che ho capito adesso Akashi si informerà sul passato di Kuroko, ma la mia domanda è: "A che pro?", dopotutto a lui che importa di Kuroko. Non ha senso informarsi così tanto su di lui, infondo è "solo" un giocatore della sua squadra. Perché nutre tutto questo interesse nei suoi confronti?
Continuando a discorrere su Akashi, il fatto che tu lo abbia descritto mentre cavalca mi ha sorpreso. Mi piace molto come rendi questo personaggio, hai visione veramente completa di lui e sei molto informata per quanto riguarda le sue passioni; mi piace il suo modo critico e il legame che ha nei confronti del cavallo. è una cosa molto dolce. Hai dato un tocco molto "umano" al personaggio, rendendolo piacevolmente tenero ma senza cadere nell'OOC. Akashi è pur sempre un essere umano e quindi deve pur sempre provare sentimenti quali amore/affetto/ammirazione e tanto altro. Sono molto curiosa di vedere come li svilupperai in seguito e di vedere cosa nascerà fra lui e Kuroko.
Spero quindi che aggiornerai in fretta,
mughetto