Recensioni per
Against the Odds
di andromedashepard

Questa storia ha ottenuto 94 recensioni.
Positive : 94
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/10/13, ore 13:44
Cap. 14:

Chiedo profondamente scusa per il ritardo con cui recensisco. Sono stati giorni un po' particolari e non avevo la testa abbastanza in ordine per farlo.
Ora rimedierò, riportandomi in pari.
Che cosa posso dire? Ci sono molti argomenti da cui trarre spunti di riflessione, non ho un passo preferito in questo capitolo, mi è piaciuto tutto in blocco, ma se devo trovare un punto su tutti...credo che il dialogo avuto da Andromeda con Jack, vinca a piene mani. Hai fatto un'analisi di Akuze perfetta, del motivo per cui amo particolarmente quel background, così doloroso, secondo forse al Background coloniale, come intensità e drammaticità. E inevitabilmente, la collaborazione con Cerberus, anche se forzata, apre molti dubbi, esacerbati appunto dal fatto di essere stata a sua volta una vittima di Cerberus e dei suoi esperimenti non proprio etici.
E ci regali anche l'immagine di una Kasumi imbarazzata che sbaglia frase su frase, pur volendo fare una cosa giusta.
Non so cos'altro aggiungere. Capitolo stupendo, lettura scorrevole e avvincente...non so trovare altri aggettivi.
Un grosso abbraccio. Ora passo all'altro capitolo.
Nad.

Recensore Junior
02/10/13, ore 11:24
Cap. 14:

Beh questa volta sono io ad aver rivisto il mio Alex nella tua Ann: quando le domande su Cerberus diventano troppo pesanti, quando quel compromesso diventa insopportabile entrambi vanno a cercare Jack.
Forse è inevitabile, dopo tutto quello che Cerberus ha fatto a jack la sua presenza su quella nave è qualcosa di incredibile e anche commovente; penso che sia la massima dimostrazione di affetto e fiducia che ci si possa aspettare, da chiunque. Anche se non lo ammetterà mai, anche se fa di tutto per negarlo, penso che Jack si fidi ciecamente di Shepard e la rispetti profondamente, non ci sarebbero altre spiegazioni per la sua presenza altrimenti: Shepard non è Cerberus. E questo è un bel sollievo.
Questo capitolo è molto inteso e, malgrado tu lo apra con Shepard alla ricerca del bianco e del nero, è ricco di parecchie sfumature.
Come dici tu: un passo avanti e due indietro. Però non è detto che sia un male, questa romance non può essere gestita con superficialità, non c'è spazio per leggerezza o impulsività e ogni azione, ogni frase, ogni gesto deve essere attentamente ponderato altrimenti si rischierebbe di rovinare un equilibrio ben fragile. Una storia destinata a finire in tragedia come dice Kasumi. Il paragone con Romeo e Giulietta è assolutamente perfetto e quando penso ai due protagonisti della tragedia shakespeariana mi viene da chiedermi quale sarebbe stato il loro destino se non si fossero incontrati, e li vedo uguali ai loro genitori talmente imbevuti di preconcetti e odio e banalità da non accorgersi nemmeno di essere infelici, di aver sprecato le loro vite; alla luce di queste considerazioni penso che la morte non sia, dopotutto, la cosa peggiore che ci possa capitare. E non è detto che si possa avere la fortuna di vivere un amore tranquillo, a tratti monotono, forse per alcune persone c'è la tragedia o niente.
per andare avanti, anche se per poco, Thane non deve fare altro che accettare il passato, rendersi conto che era così o niente. Le cose sono andate come dovevano andare e sono sicura che, tornando indietro, le cose non sarebbero cambiate comunque.
L'ultima discussione tra Ann e Thane … beh ammetto che prenderei a testate entrambi, però se si fossero gettati l'uno nelle braccia dell'altra sarebbe stato davvero poco credibile. Forse, a volte, essere tanto cerebrali non è sempre un bene ma affrontare tante difficoltà, pensieri, paranoie adesso forse renderà più semplice accettare ciò che gli riserva il futuro … diamine se è complicata questa storia!
Comunque voglio davvero farti i miei più sinceri complimenti per come riesci a gestire Thane; è perfetto, veramente perfetto. Le parole, la gestualità, le riflessioni … partendo da ciò che ci ha dato la Bioware sei riuscita a creare un personaggio meraviglioso e complesso, originale ma estremamente fedele a come lo conosciamo.
Forse sarò ripetitiva ma questa storia mi affascina davvero molto e sono davvero felice di aver avuto il privilegio di leggerla :)

A presto!

Recensore Veterano
30/09/13, ore 19:56
Cap. 14:

Come ho avuto modo di dirti nel breve messaggio che ho avuto il tempo di mandarti prima di questa recensione (o non-recensione, vedremo...), questo capitolo è veramente intenso e bellissimo. E' pieno di considerazioni importanti e di sentimento. Non intendo sentimentalismo, ma sensazioni ed emozioni. E' ricco e carico di pathos.
Intendo proprio pathos, nel suo senso letterario, come opposizione al logos. Il primo è emozione, il secondo è logica. In questo capitolo domina il pathos e coinvolge il lettore, portandolo a perdersi nei tuoi ragionamenti.
La tua spiegazione nella mail mi ha chiarito l'unica parte che mi era risultata oscura. Ammetto adesso che la spiegazione era nel seguito del tuo capitolo, ma non ero sicura che ti riferissi proprio a quello. Ora lo so e mi pare che tu abbia detto quanto doveva essere detto nei tempi e nei modi corretti. La colpa di non aver compreso immediatamente il significato della scena finale dell'incontro fra Kasumi e Thane è da ascrivere solo alla mia cecità o, meglio, all'insicurezza che ho provato.
Devo ammettere anche che il tema fondamentale mi ha colpito moltissimo. E' tutto bello e interessante, ma quel messaggio che si palesa per la prima volta nella scena a cui mi sono riferita poco fa, ma guida la stesura di tutto il capitolo, vale da solo tutte le righe che hai pubblicato.
Thane ha preso coscienza di quello che il passato significa, ma quel ragionamento del Drell, apparentemente così personale, può essere allargato a chiunque. La speranza di poter alterare il proprio passato, se si disponesse di una bacchetta magica, deve avere affascinato chiunque. Nella maggior parte dei casi sono certa che, come Thane, quasi tutti penserebbero istintivamente di voler cambiare almeno qualcosa del proprio passato. Io cambierei molte cose, anche se non tutte.
Eppure ci sono aspetti della propria esistenza che derivano necessariamente da un passato che si potrebbe aver voglia di cancellare. Faccio un esempio: si potrebbe desiderare di non essersi mai sposati o di aver sposato una persona diversa. Poi si pensa ai propri figli e ci si rende conto che si tornerebbe ad accettare quello stesso matrimonio, con quella stessa persona, solo per poter avere gli stessi figli.
Il presente è indissolubilmente legato al passato e cambiare ciò che è stato porterebbe a necessarie variazioni nel nostro vivere quotidiano. Siamo certi di volerlo fare, ammesso che potessimo?
Riporto l'esempio che mi hai scritto tu, perché riguarda Mass Effect e non potrei scrivere nulla di altrettanto potente se mi riferissi alla mia romance con Garrus.
"Se mi chiedessero di decidere se far morire o meno Thane in Mass Effect io cosa risponderei? Istintivamente è probabile che opterei per la seconda, com'è ovvio.. ma poi subentrano i dubbi. La romance avrebbe avuto quello stesso carico emotivo? Cosa sarebbe cambiato? E il cambiamento fa paura."
Esatto, il cambiamento fa davvero paura, così come lo fanno i desideri che poi improvvisamente si avverano...
Il passato di Thane è anche quello che gli consentirà di incontrare Shepard e, di conseguenza, di riallacciare un rapporto affettivo profondo anche con il figlio. Ripudiare il passato significherebbe cambiare anche il presente e non è possibile. Credo che Thane si renda conto, forse ancora a livello inconscio, di poter usufruire di una seconda occasione, del tutto inattesa e addirittura insperata. Una seconda occasione la cui grandiosità in termini di coinvolgimento emotivo riuscirà a superare il dolore per la relativa brevità del tempo che sarà loro concesso.
Grazie di cuore per questo bellissimo capitolo, così denso di riflessioni. A presto!
S.