Ringrazio il cielo per aver letto questa fanfiction.
Combinando le varie opzioni per la scelta tra le storie mi è apparsa unicamente la tua. Il titolo e la trama sembravano davvero interessanti, ma è stato proprio quando ho letto l'autore di questo capolavoro -mi permetto eccome di chiamarlo così- che mi è venuta una tremenda voglia di leggerlo. So che non ho mai recensito una tua storia, e quindi la precedente frase può sembrare piuttosto 'stonata', ma, credimi, quando ho tempo e voglia mi immergo nelle tue storie.
So che dovrei scrivere una buona recensione, molto completa e ben strutturata, degna di tale fanfiction, però credo non ci riuscirò. Sarà che quando cerco di esprimermi in un commento ne esce solo un mucchio di confusione.
Il titolo, che all'inizio avevo solo trovato curioso, ora posso dire di amarlo. Ovviamente questo è dovuto alla spiegazione che hai dato perché, sveglia come sono, arrivarci sarebbe stata troppo dura. Dopo averne letto il parallelismo devo annunciare un sonoro "oww", non è che ora sostituirai la tua apposizione con "Il Romantico" invece che "Il Maligno"?
Daphne -nome che tra l'altro adoro- sento che in qualche modo mi rispecchia. Certo, non è stata data una descrizione fisica dettagliata, però come sentimenti ci rientro in pieno. Parlo del fatto di sentirti la terza incomoda, di limitarti a sognare una storia d'amore col ragazzo per il quale ti sei presa una cotta, di essere gelosa del fatto che lui ha già un rapporto con qualcuna.
Tutto ciò che hai scritto mi è piaciuto, dall'inizio alla fine.
Parte che senz'altro adoro è quella degli specchi. Descritta in maniera favolosa, con la giusta atmosfera, tutto in quella scena era perfetto. Dalla protagonista, all'abito, all'ambiente a Leigh -che ora trovo più affascinante di prima.
E a Rosalya... Tiè, beccati questo zoccolona stalkeratrice che non sei altro (insomma, non è normale che abbia foto di ragazzi del liceo dentro il suo... ovunque le tenga).
Solo una cosa non è stata risolta: come faceva Leigh a sapere numero di telefono e indirizzo di Daphne?
Prima possibilità: sono talmente lesa da non essermi resa conto che sta scritto.
Seconda possibilità (la più probabile... forse): era scritto nel curriculum andato disperso secondo la protagonista e che, invece, era in possesso del moro che fa solo il finto tonto.
Parlando del finale, dannatamente astuto e subdolo, di quelli in cui, al momento più triste, piangeresti come una checca -come stava per fare la sottoscritta- sperando con tutto il cuore, anima, polmoni ed entrambi i reni che la fatidica coppia si rimetta insieme. La cosa più geniale sta nel fatto che ha un lieto fine, in cui tu abbracceresti chiunque ti capiti a tiro, diventeresti hippie oltre che animalista accanita -quindi pure vegetariana-, dopo aver letto la storia.
Insomma, se tu non c'avessi messo quel pizzico di malinconico-suggestivo un finale romantico sarebbe sembrato piuttosto banale.
Riguardo il lessico o la grammatica in generale è ovvio che debba farti dei grandi complimenti, una scrittura fluida e piacevole, ma questo immagino lo sapevi già.
Ti ringrazio per aver scritto una storia tanto bella, mi ha resa così incredibilemente serena, come fosse stato un bacio della buonanotte.
Alla prossima -eh sì, mi ritroverai in altre tua storie d'ora in poi-. |
