Recensioni per
Ragazzo Sorriso e Lenticchia: la triste storia di un vicolo cieco
di Shomer

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 39
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
21/01/15, ore 20:07
Cap. 1:

Inizio dicendo che sono contentissima di avere 'mipiacciato' la tua storia sul gruppo delle recensioni, e che non riesco ancora a capacitarmi di non averla trovata prima. Da questo dedurrai che mi è piaciuta. SBAGLI. Mi è piaciuta ENORMEMENTE ahaha, dico davvero, e so che si tratta di un giudizio un po' affrettato, che avrò modo di approfondire proseguendo nella lettura, tuttavia ci tenevo a farti sapere che come primo capitolo l'ho davvero apprezzato.
Non l'ho trovato di 'rodaggio', o incompleto come a volte i capitoli d'introduzione di una storia possono essere, l'ho trovato completo in tutto e per tutto, e l'impressione che ho avuto per tutto il tempo è che tu volessi disseminare ogni frase di dettagli e indizi, come se volessi stuzzicarci senza dire troppo. 
Mi piace il fatto che tu abbia deciso di raccontare i personaggi 'senza raccontarli', ovvero partendo in medias res, senza sapere chi siano Lenticchia e Janis (peraltro, Janis è un nome un po' insolito per un ragazzo ma mi piace un sacco!), senza spiegare perché lei si trovi lì e soprattutto senza dirci subito che Janis è suo cugino - infatti, inizialmente ero convinta fosse il ragazzo di cui è invaghita, che poi in effetti è anche quello, mi pare di aver capito -, che cosa li ha allontanati per tanto tempo e che rapporto c'è/c'era tra di loro. 
"Non gli chiesi come stava lui, che cosa aveva fatto durante l'inverno e come si era sentito durante tutto quel tempo. Mi interessava, ovviamente, ma pensavo che una sua risposta avrebbe fatto stare male sia me che lui. Non volevo sapere niente di ciò che aveva fatto in mia assenza. E sicuramente neanche lui voleva sapere della mia vita lontano da casa. Non eravamo pronti per questo." 
Ecco che qui s'inizia a intuire che c'è qualcosa che non va, qualcosa che va oltre l'essere stati semplicemente lontani per tanto tempo, come se qualcosa si fosse incrinato, rotto, come se ci fossero troppe parole da dire e nessuno dei due avesse il coraggio di tirarle fuori. Poi, nella parte, per così dire, in flashback, è stata fatta chiarezza - o, meglio, hai lasciato intuire - su quello che era accaduto, su quello che aveva spinto  Lenticchia a non tornare per tutto l'inverno. Credo di avere intuito - correggimi se sbaglio - che Febri, il migliore amico di Janis, sia caduto in brutti giri - eroina, forse? -, che qualcosa abbia sconvolto per sempre l'equilibrio e la pace di quella cittadina e del loro gruppo di amici, e che sicuramente con il ritorno di Lenticchia questo equilibrio riprenderà a vacillare - il perché di questo, però devo ancora capirlo; immagino si saprà più avanti, quando approfondirai ciò che effettivamente è successo a Febri e in che modo ha coinvolto i due protagonisti.
E niente, anche l'ambientazione mi piace, soprattutto il fatto che si svolga a fine degli anni '80, un periodo di cui non ho propriamente nostalgia, non avendolo vissuto, ma che mi affascina un sacco. Una nota di merito va anche al tuo stile, scorrevole e coinvolgente, corretto nella costruzione delle frasi, con un ritmo ben regolare, scandito, che mi ha incollato allo schermo dalla prima e ultima riga. Non mi capita spesso di leggere cose di questo calibro sul sito e, ripeto, sono contenta di averti trovata! 
Ti lascerò sicuramente altre recensioni più complete nei prossimi capitoli, ora vado avanti nella lettura c: 

Recensore Veterano
21/01/15, ore 10:11
Cap. 1:

Buonsalve :3
Balzo ogni tipo di presentazione perché tanto sai chi sono xD
Sarà forse la centomillesima volta che provo a leggere questa storia, e finalmente ce la posso fare! Yeah!
Allora, lasciando perdere il fatto che scrivi bene e blablabla, tanto ormai lo sai (anche se lo ripeterò continuamente perché scrivi DAVVERO bene u.u) direi che o io sono tarda o non hai voluto lasciar intendere cosa abbia distrutto, per così dire, la vita del gruppo.
Propendo per la seconda opzione (ma anche la prima potrebbe essere u.u) e temo che la madre di Mara (Adoro questo nome, tra l'altro *-*) potesse aver ragione parlando di tossicodipendenza... D: anche perché di Febri, nella parte iniziale, non si parla già più e... no, no, non voglio neanche pensarlo T_T no, no ti prego ç.ç...
Lasciando da perdere le mie farneticazioni (sappi che se ho ragione ti odierò TRP!11!111!) devo ammette che mi piacciono molto i personaggi, e soprattutto il rapporto tra i due cugini (che secondo me a tratti, almeno da parte di lei, può aver corso il rischio di divenire incestuoso).
La gioventù della fine degli anni ottanta non è poi così diversa da quella di oggi, credo, anche se si fa molta differenza tra giovani ricchi e giovani di classi più subalterne (e qui si torna al discorso della madre di Mara).
Nulla da ridire sull'ambientazione, a vivere vent'anni a Torino si brama il mare in ogni modo, dunque l'adoro.
Bene, spero di poter continuare presto la lettura (anche se già stramaledico il tuo amore per l'angst che so sarà presenterrimo anche qui :( )
Un bacione e alla prossima!! <3

Recensore Master
29/08/14, ore 15:04
Cap. 1:

'Giorno, eccomi qui a recensire il primo capitolo :)
Premetto subito che sarò un po' lenta nel leggere e recensire, a causa di vari miei problemi personali.
Comunque, entrando nella recensione vera e propria, diciamo che non ho mai letto una storia del genere.
Mi butto sempre su cose psicologiche, malate eccetera e quindi entrare in questo campo inesplorato è come guardare la luce del mattino dopo ore di buio, ci devo fare l'abitudine.
E dopo averla fatta, sarà di sicuro una sensazione piacevole.
Dal mio punto di vista trovo che il plot iniziale sia abbastanza originale, una ragazza di buona famiglia, timida e pacata con un gruppo di amici un po' più scalmanato che alla fine degli anni '80 nonostante i voti mediocri del liceo vorrebbe fare l'Università.
Quel "Be', non tornai" alla fine mi fa pensare che sia successo qualcosa di abbastanza grave fra lei e il gruppo di amici o fra lei e Janis e trovo che quest'ultimo abbia una specie di attaccamento morboso per lei, e viceversa.
Non so che pensare, perché tutto questo mi sa di complesso e ancora è troppo presto per fare supposizioni, ci devo ragionare su.
Comunque, se non te l'ho già detto, credo di aver scelto bene fra le tue storie: per il momento mi ha fatto una buona impressione (sia a livello narrativo e di contenuti che grammaticale) ed entro stasera dovrei leggere altri due/tre capitoli :)


Auros

Recensore Master
12/12/13, ore 10:29
Cap. 1:

Recensione/valutazione valida per il contest "E fece...il gran rifiuto" indetto sul forum di EFP

Grammatica e ortografia: 10/10
Assolutamente lodevole, non ho trovato nulla di particolare da segnalare, se non fosse per piccole sbavature ortografiche, ovvero:
“Io stavo affianco”
Secondo me era da preferire la forma “a fianco”, scritta così sembra la prima persona del presente indicativo del verbo affiancare.
“Il gesto di mio mio cugino mi rese felice.”
Ripetizione non necessaria del possessivo.
“La sorte volse che i suoi genitori”
Secondo me la sorte volle che i suoi genitori..
“non sapevo come dire a mia madre di aver investito con la sua macchina”
Questo non è un errore in senso stretto, ma mi sembra un’imprecisione, forse era meglio specificare, e scrivere chi si era investito, ma questo prendilo con beneficio d’inventario
Stile: 10/10
Il testo mi sembra ben scritto (la struttura particolare è un po’ ostica all’inizio, ma basta poco per entrare al suo interno e capirne i meccanismi interni)
L’unico appunto che mi sento di muoverti riguarda la forma del testo, sono un estimatore del Times New Roman 12 e invece mi è arrivato un testo in Georgia 10, non che abbia avuto problemi a cambiare il formato, però sarebbe stato meglio averlo dall’inizio con il formato per me migliore.
Originalità: 9/10
Il tema dell’amore tra cugini non è esattamente una novità (si può dire che sia al primo gradino di quelle che potrebbero essere definite “passioni proibite”, anche se si è in una specie di zona grigia, in molti ordinamenti tra cui quello italiano le nozze tra cugini sono ammesse, solitamente però nell’immaginario collettivo si pensa che le prime cotte sono sempre verso cugini/e), però ho trovato non male l’atteggiamento dei protagonisti, che pur provando piacere nella compagnia l’uno dell’altra, non si sentono presi da passione romantica travolgente.
Gradimento personale: 9/10
Più volte, nel corso della lettura della storia, ho pensato a una versione anni ’80 dei Vitelloni di Fellini, soprattutto nella descrizione della vita di questo gruppo di giovani che passano la loro esistenza in un paesotto di provincia aspettando un “momento buono” che molto probabilmente rimarrà solo nei loro sogni o speranze e dove il massimo dell’esistenza è costituito da birra e sigarette quando non peggio (ho trovato più volte nel testo il riferimento alle “bionde”, come se costituissero una metafora della vita dei personaggi, come se ad andare in fumo non fosse solo il tabacco e sostanze annesse e connesse, ma l’esistenza di questi tapini).
Un plauso inoltre alla scelta dell’ambientazione cronologica: gli anni ’80 del XX secolo hanno rappresentato un ritorno alla sfera privata, dopo che i decenni precedenti erano stati contrassegnati dall’impegno (non disgiunto da un certo estremismo), sembra strano che tra i cantanti preferiti vi sia Guccini, che nella sua opera trasmette una visione dell’esistenza opposta a quella di costoro, non scossa da niente se non dalla morte di un caro amico.
Caratterizzazione dei personaggi: 5/5
La protagonista nonostante tutto è simpatica, dico nonostante tutto perché si dimostra spesso nel corso della storia di poche idee ma confuse, e i suoi sentimenti verso il cugino non l’aiutano; riguardo a costui, ci tiene al bene di sua cugina, al punto di fare a botte, ma sembra anche che voglia tenere il piede in due scarpe, degli altri mi sono piaciuti soprattutto il gestore del bar, vera e propria figura parentale sostitutiva per questi ragazzi, e quello morto nel fiore degli anni, probabilmente l’unico che teneva davvero alla protagonista; in nome del parenti serpenti, come non pensare male della sorella del ragazzo che scoperto il fratello in idillio non pensa a farsi i fatti suoi?
Ci sarebbe poi la madre della protagonista, un’acida matrona che mi ha fatto pensare a quanta verità ci sia nelle parole di Boccadirosa, ovvero che si danno buoni consigli se non si può più dare cattivo esempio, sembra quasi che lo faccia apposta a non voler capire la figlia-
Attinenza al tema: 4/5
Secondo me c’è ma non del tutto, se non ho capito male il rifiuto c’è, ma non espresso chiaramente dalla protagonista, si lascia in pratica guidare dagli eventi, mi pare che lei si sia limitata a un rinuncia passiva all’amore per il suo parente, si limita ad andarsene, con il corpo e con lo spirito, dall’oggetto del suo amore “sbagliato”, sono stati gli eventi a decidere per lei, quelle parole finali, l’invito abbastanza perentorio a non chiamarsi mai e per nessun motivo sono state dette da lui e non da lei (il rifiuto doveva essere particolarità del o della protagonista), inoltre sembra più una specie di ripicca o vendetta (non che volessi un scena romantica e strappalacrime fatta di inviti accorati e di recriminazioni furenti, ma il momento del “rifiuto” mi è parso piuttosto anonimo), non che sia una critica, ma secondo me il voto sarebbe stato più alto se il contest si fosse intitolato “Che ne sarà di noi?” o “Où sont les neiges d’antan?” o “Storie di ragazze e di ragazzi” .
Totale: 47/50

Nuovo recensore
03/12/13, ore 23:16
Cap. 1:

Sarò breve e non giudicherò la tua scrittura.
Questa storia mi ha PRESO in una maniera incredibile! COMPLIMENTI C:

Recensore Master
16/11/13, ore 22:23
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui.
Ringrazio il gruppo facebook perché di solito non bazzico a leggere originali e sono felice di averlo fatto perché leggerti è un piacere.
Sono arrivata alla fine del capitolo molto in fretta, anche se ci sono ripetizioni di tanto in tanto che si possono evitare.
La cosa carina è che riesco facilmente a entrare nel personaggio e mi sento molto coinvolta.
Di sicuro è anche merito dello stile, semplice (ma nell'accezione positiva, eh!) che trovo adatto al genere e alle situazioni narrate.
Gli stati d'animo sono ben descritti e la verosimiglianza con vicende che possono essere reali c'è e la cosa mi piace.
Continua così!
Un saluto,
Barbara.

Nuovo recensore
15/11/13, ore 21:37
Cap. 1:

"L'idea per questa storia è nata molto tempo fa, ma ci ho messo un po' di tempo per decidermi di metterla su carta. Non so se quello che è venuto fuori è un buon lavoro o no, ma ho fatto tuttoquello che potevo per renderla quantomeno accettabile e leggibile."

Ti assicuro che il lavoro che è venuto fuori non è buono... Ma di più! Io lo definiriei 'ottimo' ma adesso entro nel dettaglio. Innanzitutto il titolo è già, di per sè, una meraviglia. Il soprannome Lenticchia lo trovo adorabile e trovo anche che sia molto bello il fatto che tu sia stata "ispirata" dal fatto che tuo padre veniva chiamato così.
Il periodo in cui si svolge la storia è, a mio parere, una delle più belle nonostante io sia nata ben sette anni più tardi çç Janis inizialmente credevo che fosse una ragazza, sono stata tratta in inganno èwé una mia compagna di classe si chiama così e ho fatto 2+2 e giuro che nonostante abbia continuato a leggere, ero proprio convinta che fosse una femmina. Poi il mio cervello ha deciso di funzionare ed ha capito che era un ragazzo. 
La madre di lenticchia è ahdiowehi odiosa. Cioè nel senso l'ho trovata proprio altezzosa e abbastanza arrogante, le classiche tipe con la puzza sotto al naso. Mi ha fatto molta impressione leggere questo: 
"«Non farti ingannare dal portafogli, mamma» dissi, quando riacquistai la capacità di respirare, pensando a quella volta in cui li avevo beccati in discoteca ad impasticcarsi.

«Beh, almeno loro non sono dei tossicodipendenti come la gente che frequenti tu» disse mia madre, altezzosa."
Rispecchia anche uno dei pensieri che tutt'oggi è diffuso. Per quanto riguarda lo stile ti dico che ho letto il tutto senza nessuna fatica, anzi, parola dopo parola venivo invogliata a continuare e scigliore tutti i dubbi che mi erano venuti.
Inutile dirti che tornerò presto, vero?
Sei daaaavvero brava e sono contentissima di aver recensito (e letto) una storia così bella.
Un abbraccio,
marts C:

Recensore Veterano
13/11/13, ore 17:12
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
La storia non è ancora giunta a conclusione, ma il modo in cui è narrata e il suo contenuto sono già di altissimo livello sin dalle primissime righe.
Si tratta di un racconto orginale nella forma poichè l'alternarsi della narrazione presenta e quella passata rendono la lettura estremamente affascinante e coinvolgente.
Inoltre la caratterizzazione dei personaggi è degna di un romanzo e non di un semplice racconto online.

Che dirti, sai già cosa penso, ma mi sembrava doveroso segnalare questa storia affinchè sia tra le Scelte. Perchè il testo lo merita e perchè tu sei un'autrice talentuosa.
Ti rinnovo i miei complimenti!
Ale

Nuovo recensore
12/11/13, ore 17:49
Cap. 1:

Allora partiamo con la recensione di questo bel racconto che è Ragazzo Sorriso e Lenticchia: la triste storia di un vicolo cieco
Ti dico subito che ho trovato la storia molto godibile, e l'idea di ambientarlo fra un incrocio tra il 1988 e il 1989 la trovo estremamente carina, sopratutto quella di mettere a ogni inizio capitolo una frase delle canzoni celebri di quel tempo - e che si protraggono ancora oggi - che hai scelto. Dal punto di vista strutturale in alcuni punti l'ho trovato un po' ripetitivo e poco scorrevole: [...] Mi chiesi che cosa avrei detto quando qualcuno mi avesse chiesto come stavo; mi chiesi come avrebbe reagito ognuno di loro non appena mi avesse visto.
«Come stanno gli altri?» chiesi, facendo leva con le mani per sedermi sul muretto. «Li ho sentiti così poco…» Non gli chiesi
[...]
Fai attenzione perchè ti ammetto che anche io cado in queste cose, che possono sembrare piccolezze ma che dal punto di vista di un lettore possono essere ''fastidiose''. Inoltre fai attenzione a non ripetere troppo i nomi dei personaggi! Un saluto! 

Recensore Junior
11/11/13, ore 16:16
Cap. 1:

Direi che tu abbia fatto davvero un bel lavoro; son arrivata in un lampo in fondo al capitolo e mi è piaciuto molto. Non descrivi grandi avvenimenti, ma sai tratteggiare bene gli stati d'animo della protagonista e devo dire che tu sia molto brava anche nelle descrizioni: con poche parole, all'inizio, sei stata in grado di farmi immaginare perfettamente Janis. Lasci, inoltre, un'intrigante curiosità per cosa possa essere successo tra Lenticchia e gli altri, tanto da farle temere un incontro con loro. Ok, lo ammetto, il fatto che la storia sia inserita nel genere drammatico, non è incoraggiante...

Recensore Master
31/10/13, ore 17:59
Cap. 1:

Ciao! Devo dire che, una volta cominciato, questo primo capitolo scorre davvero benissimo. Hai uno stile molto fluido, descrivi molto bene le situazioni e le sensazioni, complimenti. Sono davvero curiosa di scoprire perché Mara non abbia tenuto fede alla sua promessa, quanto meno per Janis, e vorrei anche scoprire cos'è successo al gruppo di amici.
C'è solo una cosa che mi lascia perplessa, ma è una sciocchezza: mi stavo chiedendo se siano davvero necessarie quelle indicazioni sull'estate in cui ci troviamo. Secondo me basta anche solo la primissima che hai messo (Estate 1989), le altre si capiscono molto bene dal testo e dal contesto :)
Al prossimo capitolo, questa storia sembra molto interessante, complimenti ^^

Recensore Master
29/10/13, ore 02:13
Cap. 1:

Ciao! Ho visto che anche tu partecipi al contest Quadri e Picche ed ero curiosa di venire a leggere le altre storie.
devo dire che l'inizio è promettente, quindi andrò senz'altro avanti nella lettura. Mi piace il tuo stile e l'ambientazione anni '80 che tra l'altro è la mia decade ^^
Da quanto mi è parso di capire ci sarà un po' di Incest, che ultimamente sto imparando ad apprezzare (ma sono ancora un po' prevenuta, lo confesso). Al più presto mi fionderò a conoscere gli altri personaggi, nell'attesa di scoprire cosa sarà successo durante l'assenza di Mara e, soprattutto, cosa succederà adesso che è tornata!
Bye