Recensioni per
Biglietto di Sola Andata
di Manto

Questa storia ha ottenuto 22 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
31/10/15, ore 11:34

Questa storia non l'avevo notata prima ed è stato un gravissimo errore, perché sulla strage della stazione di Bologna ho fatto uno spettacolo, qualche hanno fa - uno spettacolo che mi è entrato nel cuore - e ogni volta che leggo qualcosa a riguardo mi viene la pelle d'oca.
Con il tuo stile elegante e gentile, questa storia risulta davvero molto toccante; c'è tantissima dignità, in queste righe, tantissimo rispetto per le vittime di quel dannato attentato e non è un risultato facile da ottenere, perché con un argomento tanto tragico è davvero semplice scadere nel banale e nel compianto esagerato. Le tue poche parole sono state sufficienti. Belle e amare, malinconiche, toccanti. I pensieri di un uomo che semplicemente realizza quello che è successo e lo racconta come se fosse una fiaba, una storia dalla quale imparare qualcosa.
"Quando tornerai, Gaia saprà già parlare." / "Sola andata. Perché chissà quando tornerai."
Mai. Non tornerà mai più.
Ed è un effetto forte quello che crei attraverso queste frasi, senza dire niente a riguardo e lasciando colmare il vuoto di quelle provocazioni al lettore. Rende il tutto più amaro.
Niente, ti faccio i miei complimenti.

Always_Always

Recensore Veterano
21/10/15, ore 20:26

Ciao Manto,
fra tutte le tue storie questa è quella che, fin da subito, mi ha colpito di più. Sarà il tema molto profondo e tremendamente attuale, il titolo tristemente evocativo e la semplicità dell'introduzione...
Il testo trasuda sicuramente dramma, ma anche speranza. La speranza di una figlia che continua a sognare un mondo migliore, un mondo dove la vita innocente è preservata dal male.
Devo ammettere che, dopo aver finito di leggere, ho ancora un groppo in gola...
Hai scritto con dolcezza e genuinità; entrare nello spaccato di vita di quest'uomo è stata un'esperienza molto intensa, che mi ha davvero colpito nel profondo. Non lo immaginavo, ma mi hai commossa...
Continua così!
Baci,
Gwen

Nuovo recensore
20/10/15, ore 21:42

Ciao!
Eccomi qui, come promesso!
Premetto che sono passata di qui perché AMO il genere storico... dunque, non potevo ignorare questa tua fic!
Ammetto che, a causa della mia ignoranza, non sapevo assolutamente nulla di questo avvenimento nella stazione di Bologna: questa, è stata una ragione in più per leggere la flash-fic.
Devo dire però, nonostante la sua amarezza e malinconia, che alcune cose mi hanno fatto un po' storcere il naso: sei passata, in alcuni punti del testo, dal passato al presente e non va bene.
In più, talvolta hai messo delle virgole inopportune; te ne segnalo una random:
"Una donna, che tiene in braccio una bimba."
Avrei tolto la virgola perché, credo rallenti solo la lettura.
Inoltre, il "Gaia" che viene dopo dovrebbe essere scritto tra virgolette, in quanto battuta pronunciata - "sussurrava".

Spero tu non ti sia offesa perché non era assolutamente mia intenzione. La flash-fic mi è piaciuta.
Credo che meriti la bandierina verde :)
Alla prossima!

Recensore Master
20/08/15, ore 02:09

Un racconto davvero intenso, in cui hai saputo evocare immagini ed emozioni con una forza e una delicatezza incredibili.
Sarà la grande cura nell'uso del linguaggio, sarà il tema che mi sta particolarmente a cuore (studio a Bologna, nella stazione mi ci ritrovo ogni settimana e non posso non ricordare i racconti di mia madre, di mio padre, dei miei zii, i racconti di una strage che definire terribile è dire poco) ma davvero, mi sono commossa. Hai tratteggiato i pensieri dell'uomo con assoluta sensibilità, senza mai cadere nel patetismo o nel facile melodramma, fino all'ultimo istante, all'atrocità più ingiusta, più indegna. E so di ripetermi, ma in tutto il racconto, nonostante tutto, aleggia una delicatezza che non può non colpire dritta al cuore.
Davvero, i miei più vivi complimenti.

Melianar

Recensore Veterano
30/07/15, ore 13:17

Hello ^^.

Mi ero ripromessa di leggere qualcosa di tuo, e non ho potuto fare a meno di buttarmi sulle one shot, questa in particolare mi ispirava.
A dire il vero fino a poco tempo fa non sapevo della storia di questo attentato, e trovare che qualcuno ne aveva parlato mi ha incuriosita.

Sono certa che con il giusto sottofondo musicale questa storia mi avrebbe stesa del tutto. Profonda come poche, e scorrevole, nonostante la tematica affrontata.

Sei riuscita a svolgere perfettamente il tuo racconto senza renderlo pesante, ma dandogli il giusto peso, coinvolgendo appieno chiunque legga la storia.

Complimenti vivissimi :D

Recensore Master
29/07/15, ore 22:51

Eccomi qui :-),Allora ho trovato molto bella e intensa questa storia, questo spaccato di pensieri e riflessioni del protagonista, un uomo che lascia la sua famiglia, convinto di poter ritornare di nuovo per poi sparire e lasciare come ricordo perpetuo il nome della figlioletta, gente con un'identità prima e dopo riconoscibile solo grazie a un oggetto, a un oggetto inanimato che non ti può guardare, sorridere e parlare.. La strage di Bologna è ancora una ferita aperta, non si dovrebbe mai spargere sangue innocente...purtroppo il rispetto per la vita umana è un dono che hanno in pochi... Davvero non ho parole, se non farti i miei complimenti per il racconto... Molto brava :-)

Recensore Veterano
17/10/13, ore 11:55

Ciao. Ho trovato questo tuo scritto molto bello e commovente, Mi hai emozionata. Il tema è forte di suo, ma  il valore aggiunto che rende tutto più di impatto è il tipo di scrittura che utlizzi e lo stile impiegato. Belli i rimandi interni al testo, con le ripetizioni, le anafore, le frasi nominali. La scelta di utilizzare la paratassi in modo quasi esapserato è vincente.
Bello!

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