Recensioni per
Against the Odds
di andromedashepard

Questa storia ha ottenuto 94 recensioni.
Positive : 94
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
03/08/14, ore 00:51

Ed eccoci qua al climax, alla parte che hai deciso di inserire nella descrizione.
Devo essere onesto? Quando l'ho letta nella descrizione non mi aveva fatto tanto effetto.
Non so neanche come il mio dito abbia cliccato il titolo per leggere il primo capitolo.
Leggerlo adesso, dopo tutte queste pagine, tutti questi avvenimenti, fa un effetto completamente diverso.
Lento e dettagliato al punto giusto, mai volgare (ed é una situazione in cui ci si rischia di trovare in questo genere di storie) rendi perfettamente la dinamica di coppia.
Kasumi in versione "delicatezza da elefante" poi mi ha fatto morire.
A dire il vero penso che il sogno segreto di ogni giocatore sia quello di una sua romance, ma grazie a EA e alla sua voglia di fare DLC con pezzi di gioco tagliati (perché la cara ladra é integrata troppo bene con le dinamiche sociali della squadra per essere stata aggiunta in post produzione) probabilmente non la vedremo mai.
Grazie EA, grazie davvero. o/

Tornando seri, fino ad ora non sono riuscito a staccarmi dal Lumia per la curiositá di sapere come andrá a finire.
Se volevi creare una bella fanfiction, ci sei riuscita a livelli fottutamente epici... :)

Recensore Junior
20/10/13, ore 21:03

Uhm, sinceramente...non so cosa dire.
Ma non perchè non mi sia piaciuto, ma perchè al contrario l'ho adorato. In ogni frase, in ogni parola, mi sono soffermata a lungo prima di proseguire nella lettura, assaporando ogni immagine che ci hai regalato. La "colonna sonora" di questo tuo nuovo capitolo è stata poi la classica ciliegina sulla torta( il primo brano in particolare modo.)
Davvero, perdonami per queste poche righe che ti lascio, ma davvero sono senza parole. E soprattutto scusa per il ritardo con cui recensisco.
Un grosso abbraccio e a presto.
Nad.
(Recensione modificata il 22/10/2013 - 03:25 pm)

Recensore Junior
14/10/13, ore 10:36

Io penso che tu debba prendere le tue paranoie e buttarle fuori dalla finestra, immediatamente … non ci si può fare paranoie su questo capitolo, assolutamente!
Però penso anche che avessi tutti i diritti di fartele, capisco l'imbarazzo che si possa provare nel descrivere un momento così intimo, se poi ci aggiungi anche il fattore alieno, beh il rischio di scivolare nel grottesco o ridicolo è molto elevato, ma non è questo il caso, affatto.
Questo capitolo è … mannaggia alle parole che quando servono non arrivano mai, mi viene da dire perfetto, magnifico o bello, ma sarebbe assolutamente banale e riduttivo … forse l'aggettivo che più si addice è: emozionante.
Ti è mai capitato con un film o un libro di farti coinvolgere così tanto da averne la pelle d'oca? Beh a me è successo adesso, alla fine di questo capitolo.
Aspettavo da tempo questo momento, ma queste righe hanno superato di gran lunga la mia immaginazione. Ho adorato i colori, quelli di Ann e di Thane, ho adorato i loro respiri, il modo in cui si sfioravano e, soprattutto, le cose che si sono detti.
Non c'è bisogno di discorsi altisonanti o complicate riflessioni, sono bastate poche parole per abbattere ogni barriera, come doveva essere.
Hai preso una storia difficile e a tratti trattata con superficialità facendone un piccolo capolavoro dai colori tenui e gentili … non smetterò mai di complimentarmi con te e di ammirare il tuo coraggio, perché per gettarsi in questo fandom ce ne vuole molto, oltre che ad una bella dose di masochismo.

Alla prossima!

Recensore Junior
13/10/13, ore 20:37

E alla fine arrivo pure io. Giorni intensi.
Non so dirti quante volte l'ho letta nel giro di due giorni, appena mi connettevo col cellulare. Hai presente quando apri un fumetto o leggi una storia, e appena vai a capo senti... non lo so, qualcosa all'altezza della gola e ti manca il fiato? Qualcosa di unico, che magari alla seconda rilettura non riesci già più a provare? È una sensazione che vorrei provare spesso, perchè è bellissima, è come se fosse la materializzazione della tua passione per qualcosa. È uno stupore misto a soddisfazione e gioia, è semplicemente la felicità che, in chissà quale modo, ti blocca la gola.
Ecco, in questo capitolo l'ho provata a ripetizione, a ogni rilettura... sono affascinata dalla meraviglia che sei riuscita ad inserire in tutto questo, come hai fatto a descrivere un momento come questo in un modo così perfetto.
Parliamo prima di Thane e di come in questo capitolo tu gli abbia fatto compiere determinati gesti. Ho un'ossessione per la grazia, è qualcosa che forse mi fa apparire troppo esigente, con molta probabilità. Ecco che tu, eppure, lo descrivi sempre come lo vedrei io, in una circostanza del genere. Thane è un personaggio maledettamente complesso. Quando penso a lui, ogni volta, non riesco mai a vederlo nello stesso modo. Dipende tutto dal mio umore e anche da fattori esterni, come può essere essersi fermati ad un determinato punto della trama o dopo aver letto una fanfiction che lo riguardava. Se dovessi quindi pensare a lui in un momento felice, lo vedrei ritto, in piedi, mento in su e magari anche un lieve sorriso che si fa strada sulle sue labbra, oppure simile all'action figure di lui, come quella che ho qui accanto a me, a farmi compagnia ogni volta vengo in camera. Qualcuno sicuro di sé e delle sue capacità. In un altro momento, in cui mi sento uno straccio, se penso a lui potrei vederlo solo, immerso nel grigiore di una città che lui non conosce, mentre aspetta il giorno successivo per sventare uno dei suoi colpi, mentre s'immerge in uno dei suoi ricordi che possono aiutarlo a stare in superficie senza farlo affogare. Dopo questo capitolo, ho immagini molteplici di lui. Vedo le lacrime che gli illuminano gli angoli degli occhi, ma che oltre al sale, dentro di loro hanno anche la speranza, la gioia, e tutto l'amore che vuole regalare e che per dieci anni ha cercato di reprimere come se fosse qualcosa di totalmente inutile.
Lo vedo così, che finalmente si concede un momento per sorridere, che capisce che lui è lì non solo per svolgere un compito, lui può ancora amare, ma soprattutto farsi amare... e dev'essere una cosa troppo grande da accettare tutta in una volta, tanta può essere l'emozione e il carico di sentimenti a cui è legata.
Maledetta me che piango anche a scrivere una recensione...
Mi piace come tu abbia deciso di farlo muovere così, so di ripetermi. Sono rimasta entusiasta nel vedere come lui non si sia lasciato sfuggire un momento per dirle quanto ci tenesse a lei, quanto l'avrebbe voluta ripagare di avergli fatto credere di nuovo di poter anche semplicemente vivere, e provare ancora della felicità... e lasciare indietro quell'involucro che lo aveva sostituito per dieci anni.
Non ha esitato a dirle con le parole più sincere che aveva a disposizione quanto fosse bella, quella sera e la sera del loro primo incontro.
"Io ti voglio con tutto me stesso." E qui, davvero, l'aria se n'è andata. Non è una frase fatta, non è qualcosa che si è sentito e risentito mille volte. Qui nasce, spontanea, fresca come una sorgente. È una confessione a cuore aperto, non implica una battuta di risposta, è se stessa e vive in quel momento preciso, e permette a noi, in quel momento di vuoto, di silenzio, di spazio bianco, di cogliere ogni riverbero che ne scaturisce. Ti giuro che scrivendoti queste cose sento un nodo alla gola indescrivibile, e non posso fare altro che complimentarmi con te nel modo più sincero. Immagino la fatica che tu abbia potuto fare, è orribile quando qualcosa che si è creato si vede inappropriato, oppure si evita addirittura di guardare per non sentirsi male con se stessi. Ti capisco benissimo, ma qui c'è qualcosa di davvero unico, non sono solo parole, sono emozioni, e io credo di averle colte tutte, con tutta l'intensità possibile. Mi manca Thane, e lo dico, nonostante io so che posso trovarlo ogni volta rigiocando ME2, so cosa gli succederà, cosa gli è già successo in una partita precedente, e non lo vedo più allo stesso modo. Ecco, sapere di poter vedere altre parti di lui, altri suoi gesti totalmente nuovi è una delle cose che mi spinge a leggere, e che mi lascia ogni volta stupefatta... non è una semplice fanfiction ma è un'espansione. Sono noiosa e ripetitiva ma te lo dico con sincerità dalla prima Siha.
Le sequenze che ho amato sono decisamente troppe, le immagini anche.
"una cascata del colore del mare in tempesta che si raccoglie ai suoi piedi", bellissima. Amo il suono di questa frase. Amo come solo grazie a delle parole io abbia percepito il suono della stoffa morbida che cade a terra, così dolcemente da sembrare fatta di acqua.
Un nuovo colore. Sì, è incredibile come una parola, come il concetto di colore li descriva. Si parte dalla superficie, dalla loro pelle così diversa, poi si arriva a scavare dentro di loro e si scoprono le loro speranze, i loro sogni, le loro emozioni... è bellissimo il modo in cui lui, grazie a lei, sia riuscito a smettere di guardare il mondo con una tinta monocroma e spenta, noiosa, e finalmente possa vedere le sfumature che variano di superficie in superficie.
"Per rispetto dei morti, bisogna amare la vita" Mi sto asciugando le lacrime, e continuando a stupirmi di come una storia come questa, di Ann e Thane, possa portare indietro cose personali, metterti nella condizione di trovare rimandi alla tua vita di ora, e una lontana del passato. Mi fa sentire tutto l'amore che lui prova ora, tutto quello che ha provato, è insieme a quello di Ann può sembrare la cosa più bella e con il potere più grande di tutta la galassia.
È stato bello e strano trovare i rimandi a Siha, messi in un contesto simile ma così diverso. Non è passato tantissimo tempo ma io ora mi sento diversa, mi sembrano anni, eppure solo solo mesi. È stato un cammino bellissimo, non ci avevo mai ragionato in questi termini. Un viaggio che però non è ancora finito, e chissà quando succederà.
Non so dirti quante volte mi ritroverò qui, a leggere, a piangere, cercando questo Thane che mi manca in continuazione.
Grazie, davvero, grazie.


"È stata una bella battaglia"

Recensore Veterano
12/10/13, ore 07:49

Va bene, ho capito perché dovevi raccogliere un po' di coraggio per pubblicare questo capitolo. E' terribilmente intenso e avvolgente. Ci sono solo loro due, che ti attirano nel loro mondo e nelle loro sensazioni. All'inizio divisi, ognuno barricato in se stesso, forte di certezze che sono condivisibili e "umane", anche se risulta chiaro (almeno a me) come sia Thane ad essere in "torto". Lo metto fra virgolette e ci torno dopo.
Poi finalmente le spiegazioni dovute e lo scioglimento di un nodo. A dire il vero l'immagine più adeguata non sta in uno scioglimento vero e proprio: quel nodo viene stato tagliato via, nettamente, con un bel paio di forbici affilate. E non potrà riformarsi, di questo sono assolutamente certa.
L'unica strada che avrebbe consentito il ricongiungimento di Ann e Thane e il superamento di tutte le incomprensioni doveva necessariamente stare nella sincerità. Thane si mette a nudo e confessa cosa vuole e cosa lo trattiene. La stessa sincerità che ha consentito la sua riappacificazione con il figlio.
Il "torto" nel suo ragionamento, condivisibile almeno fino a un certo punto, è nel voler proteggere Ann, costringendola ad accettare le sue decisioni, negandole la possibilità di effettuare lei stessa la scelta. Uhm, cosa posso dire su questo? Credo molto, anche se non tutto quello che si potrebbe o dovrebbe.
La decisione di tenere a distanza il comandante è certamente un gesto di amore ed è dettato da affetto sincero. Se lo consideri dalla parte di Thane sembra anche un gesto di estrema generosità, di annichilamento dei propri desideri per evitare di fare del male all'altro. Quindi appare un gesto "positivo", "giusto", "corretto". Tutto fra virgolette perché... se lo consideri dalla parte di Ann è un gesto che mi fa letteralmente incazzare.
Io voglio scegliere la mia vita (sto parlando per Ann, non per me, anche se poi... mi rendo conto, con un sorriso, che è lo stesso). Non mi interessa che tu possa sentirti in colpa, devi darmi la possibilità di scegliere perché questa è la mia vita e non può dipendere dalle tue decisioni. Il libero arbitrio è il bene più grande che abbiamo. Se mi chiedessero a cosa non potrei mai rinunciare, risponderei che è la libertà. Libertà di scelta delle mie azioni. Accettare di aver fatto uno sbaglio perché si è presa una decisione errata è possibile, ma è molto più duro quando l'errore deriva dalla decisione di un altro. Allora si può veramente andare fuori di testa. Allora si può continuare a sbattere la testa contro un muro per anni, pensando che forse, se si fosse seguito il proprio cuore, l'errore si sarebbe evitato. Invece se sbagli tu, per le tue scelte, puoi accettarlo senza troppi problemi. Diamine, se uno tornasse indietro, con le medesime conoscenze e i medesimi sentimenti di allora, rifarebbe all'infinito lo stesso errore. Sbaglia chi pensa che, tornando indietro, si farebbe una scelta diversa. La scelta sarebbe diversa solo se le condizioni fossero diverse: se avessi potuto imparare dall'esperienza, se provassi sentimenti diversi. Nelle medesime condizioni ciascuno di noi rifarebbe i medesimi errori. Non è un pensiero negativo, io lo trovo confortante.
Sono lontanissima da quanto ci si aspetta di leggere in una recensione. Lo so benissimo. Eppure io credo che la forza e il valore di uno scritto sia proprio in quello che ti suscita come riflessioni. Tu mi hai fatto nascere questi pensieri e solo uno scritto che mi avesse coinvolto ed entusiasmato poteva mettermi in questo stato d'animo. Quindi accontentati della bandierina verde e di queste parole, perché credo tu sappia benissimo quanto mi piaccia come scrivi. Dalla mia confessione di quanto sia rimasta coinvolta dalle parole che ho appena letto, devi anche capire quanto mi abbiano colpito nel profondo.
Un abbraccio forte forte.

Recensore Veterano
12/10/13, ore 01:35

Boh, se continui a buttarti giù ti mando a quel paese perdavvero e sedutastante!
Allora, il discorso è che non è facile, non è facile cercare di staccarsi dalle aspettative personali che si hanno nei confronti di un certo sviluppo per buttarsi in quello che realmente il personaggio dovrebbe fare in una determinata situazione.
Cavolo, è un argomento tosto, mi ricordo che prima della pubblicazione del "6" (oggi è il 12, che è il doppio di 6-vedi il destino?) avevo una paura fottuta di scrivere reggiseno. Oddio, ricordo che guardavo lo schermo e il cuore mi batteva a mille perché mi erano prese delle paranoie terrificanti, una peggio dell'altra, a partire dall'inadeguatezza fino al desiderio profondo di sprofondare sottoterra dalla vergogna.
Partirei dicendo che, diamine, voglio troppo aprire una bisca clandestina, posso assoldare Thane come buttafuori? Posso? (cit.)
Ma forse è meglio soffermarsi sul testo, sennò davvero divento Rosita la maga della Pista (?).
L'elemento cardine, ancora una volta, sono i colori. I colori che mutano e scivolano in un flusso continuo, quasi fossero l'unico modo per tradurre questo genere di situazione in lettere. Mi sembra di aver scritto una recensione ad un'altra autrice, poco tempo fa, dicendo che le sue parole sembravano vibrare e distinguersi nel testo...
Penso che "sentire il testo" sia proprio dato dal fatto di manovrare i fili di un Drell, che è prevalentemente un essere che assorbe meglio di chiunque altro la controparte sensoriale dei ricordi. Si parlava di Salarian ieri, di memoria, eccetera, e mi sono ricordata giusto ora quello che volevo dire: ricordarsi perfettamente una cosa non è paragonabile a riviverla. Il carico emotivo viene accentuato grazie ai suoni, agli odori, al contatto con le cose... non saprei, secondo me è questo che mi frega, che sono troppo abituata a personaggi che si soffermano i dettagli essenziali delle cose, non possono riassaporarli. Boh, una scopre l'acqua calda. Il punto è che, diamine, bisognerebbe che lo rileggessi un'altra volta cercando ogni rimando sensoriale alle situazioni... oddio, sentire i colori è qualcosa di meraviglioso, ora devo aprire un barattolo di tempera e tocchicciarlo stile Doblone d'Oro (il Pongo è troppo mainstream).
Vorrei copincollare ogni singola immagine che ci hai proposto per studiarla nel dettaglio, ma sarebbe sminuire il carico di emozione che si porta appresso, visto il lavoraccio che hai fatto per cercare delle soluzioni originali (e personalizzate) per contrapporle a delle azioni che, solitamente, non sono nemmeno viste da chi partecipa alla vicenda.
Non so, penso che la paura peggiore per un autore sia quella di rileggere la propria storia dopo un po' di tempo e sentire dei suoni scontati e ripetitivi. Beh, penso che qui dentro non ci sia assolutamente niente di già visto. C'è la rilettura di una situazione che probabilmente in molti conoscono con diecimila significati differenti, ma che la storia impone di leggere con gli occhi di due persone completamente distanti dal mondo come lo vediamo noi.
Hai da una parte l'eroe della Galassia, dall'altra l'assassino più letale dello Spazio conosciuto. Come cavolo fai? Come diavolo li puoi mettere davanti ad un tavolo a parlare di sentimenti? E ti credo che non si reffano!
Purtroppo per il nostro (?) Turian, Thane si è finalmente deciso e ha scelto di cogliere l'attimo. Ahimé Garry, devi accontentarti di calibrare degli altri fucili (no, sto morendo, l'ho scritto davvero? Davvero, Vakarian?).
"La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti. Per i vivi non c'è, i morti non sono più."
Nel mio vecchio appartamento di Venezia, quando ancora vivevo con due pazzi, avevamo preso la prima parte di questo aforisma e l'avevamo dipinta sul muro, io davvero, penso che lascerò per un attimo da parte il karma e mi metterò a rileggere qualche concetto di "destino" o "fato", più tardi.
Penso che la più bella storia d'amore sia quella delineata dalla chimica, dall'intesa fornita dalla natura degli individui, più che dai gusti in comune. Per formare quelli, diamine, c'è tempo, ma creare una simpatia partendo dal nulla mi risulta qualcosa di abominevole, incomprensibile.
Se la situazione tra i nostri due eroi non si fosse sbloccata ora, si sarebbe sbloccata prima e più avanti. Non è possibile che vivano separati, riuscirebbero sempre a trovare un punto d'incontro... oddio, me la ridevo come un'imbecille durante il capitolo scorso perché, diamine, la chimica non sbaglia MAI, puoi ucciderli in qualsiasi modo, imporgli di stare lontani, caro raziocinio, ma arriveremo sempre al punto dove Thane si girerà verso Ann, lei si volterà verso di lui e si manderebbero affancuore. Perché è impossibile comunicare tra due metà esatte di un cerchio, bisogna accettarsi e avvolgersi in un abbraccio completo.
Scontatezze sdolcinate a parte... ahem... dove ho messo le creste?
Eccole!
Dunque... questi cuccioli sono due individui che ragionano in base ai fatti, all'esperienza, alle prove. Capirsi quando si ragiona esattamente allo stesso modo, seppure in due ambiti opposti, è difficile. Non so se riuscirò mai ad esprimermi chiaramente, questo capitolo è stato talmente pregno che boh, vorrei *palancone* e basta.
Davvero, sono contenta di leggere qui, ero contenta di leggere là, sono contenta di leggere e basta.
Questa storia è meravigliosa e io sono dannatamente felice di vergognarmi come una ladra a commentare che, porcamiseria, ci sono riusciti!
Ci sono riusciti ad andare oltre al loro blocco caratteriale, cos'hai capito? u.u tzè, autrici...
Ho adorato Thane, davvero tantissimo, perché sono assolutamente convinta che questa epifania che lui ha avuto sarà uno spunto meraviglioso per i prossimi capitoli. Si chiude una porta, si apre un portone.
Ho davvero troppe cose da dire in questa recensione, donna, ma non sarebbe giusto, perché hai fatto un ottimo lavoro e analizzare in modo ancora più approfondito il tutto risulterebbe davvero pesante.
Davvero, la voglio stampata, con un disegno nella quinta di copertina e l'immagine a fronte dev'essere una cascata <3 carta lucida, of course
Ancora complimenti per questo capitolo, davvero un ottimo lavoro
A presto
Rosy
(Recensione modificata il 12/10/2013 - 01:40 am)