Profonda interiorizzazione di sentimenti che possono trasportare il lettore verso due tipi di lettura: il sacrificio o la scelta di restare in silenzio.
La prima, con la pioggia chiamata a far da testimone, suggerisce al lettore un percorso difficile, pieno di difficoltà nonostante la voglia di riuscire ( i petali che non emanano profumo, il grigiore della fermata, l'immobilità di un attimo ), si spinge al sacrificio di lasciar correre, proprio come la pioggia bagna le gote ( o forse anche gli occhi in quel momento, si sa, quando piove si può piangere benissimo a testa alta ) il giglio che "annega" è una metafora molto azzeccata. I sogni poi, in chiusura, manifestano un desiderio che c'è con la consapevolezza di un eterno dubbio. Nella seconda, sembra come se tutto scorresse come se si fosse solo uno spettatore impotente di fronte alle scelte che la vita ci pone davanti, con le persone, le sensazioni, gli animi che incontriamo; con il quale ci incrociamo e di cui restiamo impregnati per la vita. Ho trovato gradevole e scorrevole la lettura, la mia critica è positiva. |
