Ciao!
Il susseguirsi dei fatti che hai presentato nella storia è interessante: una ragazza misteriosa, un amico altrettanto misterioso, il loro incontro, la cattura dell'uomo che li spiava, la richiesta di cambiare nome e l'arrivo di un altro ragazzo misterioso. Come idea mi piace: ti viene voglia di leggere ancora per capire che cosa accadrà nel futuro. Ma c'è un difetto: è tutto troppo veloce; c'è materiale per coprire almeno due capitoli. Io per esempio avrei troncato la cosa a quando loro due si danno la buonanotte. Piuttosto che affrettarmi a elencare eventi e dialoghi, io mi sarei concentrata un po' di più sulla presentazione dei personaggi, su quello che pensano e sentono. Per esempio la protagonista non si domanda neanche chi è che la sta cercando. Avrei preferito sapere di più sulle loro sensazioni e pensieri. Così si è troppo gettati nella storia e si fa fatica a conoscere chi sono i personaggi.
Poi un commento su una scena: la ragazza uccide la spia e poi i due la vanno a seppellire nel bosco o qualcosa di simile. Al di là che anche lì nessuno prova emozioni (paura, rabbia o che), poi come hanno fatto a portarla nel bosco? Si sono calati dalla finestra? Non si sono sporcati di sangue? Perché non descrivendo nulla io mi sono detta che questi due potevano anche scendere le scale, passare tra la gente con la spia morta sulle spalle e uscire dicendo: "A dopo, gente!".
Ecco, non prendere male i miei commenti.
Buona scrittura,
Hyrie |