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Autore: Dalmar90    25/10/2013    3 recensioni
Ghena è cresciuta in una famiglia che gli dava molto affetto.
Già alla tenera età di sette anni ha iniziato a conoscere la fame e la sofferenza, ma proprio quando è in fin di vita il grande Maestro Orup la trova e la salva, dandogli una nuova vita piena di speranza e di felicità. Ma non tutto dura per sempre, infatti il passato ritorna.
Il destino sarà ancora una volta così crudele con lei? Magari no, ma forse sì …
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                   2- Sola (o quasi)

“Io sono Rymen. Stavo passando di qua e ho visto cosa ti è successo e quindi sono venuto in tuo soccorso, questo suppongo sia tuo.” Il ragazzo gli aveva porto il coniglio ormai morto.
“Grazie, ma so cavarmela da sola.” Aveva detto Ghena prendendo l’animale e dirigendosi verso il cavallo.



#Rymen
Non mi aspettavo che mi rispondesse in modo così arrogante, infondo volevo essere solamente gentile, dopotutto c’è che da aspettarselo da una che si veste in maniera poco femminile, però non ho mai visto nessuno tirare con l’arco come fa lei, nessuno.  È carina, ma odio le persone presuntuose, da come si è alzata ed è andata verso il suo cavallo sembrava Enimit in persona, e un ringraziamento  nei miei confronti non le avrebbe fatto del male.


Era veramente una splendida giornata, il sole emanava una luce che si estendeva per l’intero  bosco facendo notare ogni piccolo segreto che egli nascondeva, il verde cominciava a farsi vedere anche se non proprio del tutto, gli uccellini facevano un’armoniosa musica, l’acqua del fiume che distava poco
da lì dava un suono rilassante, la natura incominciava pian  piano a svegliarsi.

 

#Ghena
Quanto è bello qui nel bosco, ti puoi rilassare e pensare con i rumori che la natura dà.
Magari mi sono comportata male con quel ragazzo dopotutto voleva aiutarmi, ma sono fatta così, non mi piacciono gli sconosciuti specialmente furbi come quello, Nerilif non si spaventa per niente e ho sentito bene il fischio proveniente dalla parte da cui è venuto. Mi sono fatta pure male, che diamine!


Quando i genitori di Ghena erano ancora in vita, lei si arrampicava sul suo albero di ciliegio, che era ampio color rosa, il tronco era robusto e i rami formavano una specie di culla in cui la bambina si sdraiava, era sicuro perché era in alto ed era coperto dai fiori, da là poteva vedere tutto senza che nessuno se ne accorgesse. Non sempre stava lì, ma il tempo che ci rimaneva pensava a cosa la vita le potesse riservare, era una bambina sensibile e dolce e non pensava di certo di diventare una guerriera che poteva ammazzare a sangue freddo. Ormai Ghena si era tramutata dalla dolce, sensibile e tenera bambina amata da tutti a una ragazza arrogante, solitaria e senza cuore, si era chiusa in sé stessa dalla morte dei suoi familiari e quindi non gli piaceva stare in compagnia.

“Ghena, credo che fra poco arriveremo a Inau” aveva detto Yjor distogliendo la ragazza dai propri pensieri.
“Sì, va bene” aveva risposto Ghena continuando a guardare il sentiero che a breve sarebbe finito.



#Yjor
Che cosa gli prende? È così pensierosa da quando è ritornata dalla caccia, anche se è sempre stata una ragazza misteriosa, molti non sanno addirittura che passato abbia però se le dimostri che di te si può fidare lei diventa disponibile e ti aiuta se hai bisogno.
Prima di andarmene voglio fargli un piccolo regalo, magari diventa più felice, speriamo…


Poco dopo i due ragazzi erano giunti a Inau, era abbastanza grande come città. Le case erano tutte costruite di legno e come decori fuori dalle finestre c’erano dei fiori di molti colori, specialmente rossi che spiccavano sul marrone scuro del legno. I bambini giocavano rincorrendosi per le strade, le donne spettegolavano fuori dalla propria dimora sulle vicende del paese, era molto popolata Inau. Ghena aveva deciso di fermarsi per prendere qualche provvista e poi appena usciti lei e Yjor si sarebbero divisi. L’odore del pane appena sfornato si era fatto sentire per tutto il tragitto.
Ancora era giorno, avevano fatto in fretta e ci avevano messo meno del previsto e questo dava grande vantaggio ai due.

“Ormai è giunto il momento di separarci.  Yjor, appena arrivi dal Maestro ringrazialo e se riuscirò a scoprire il motivo per il quale mi stanno seguendo, verrò a trovarvi.”
“Va bene, stai tranquilla. Comunque volevo farti un regalo prima di andare, perché oggi ti ho visto più pensierosa del solito e dunque mi sono preoccupato…”
Il viso di Yjor e di Ghena erano vicinissimi, tanto che uno sentiva il respiro dell’altro, lui aveva appoggiato delicatamente le sue labbra sopra quelle carnose e morbide di lei, come era stato un attimo a iniziare, un attimo era finito tutto. Yjor era così contento, Ghena aveva fatto un sorriso per compassione, per renderlo felice.
“Buona fortuna Yesim!”si era girato ed aveva urlato il ragazzo mentre il suo cavallo correva.
 


#Ghena
Ma che cosa…??!!! Yjor mi ha dato un bacio, che cosa gli prende? Io volevo essere solo sua amica, niente di più, magari l’ha fatto in modo fraterno, ma ne dubito proprio. Mi ha fatto così pena…Ghena smettila di pensare e concentrati che devi trovare un riparo per la notte prima che faccia buio.

Dopo un po’ nel cielo iniziavano ad arrivare delle nuvole grigie, Ghena era scesa da Nerilif per raccogliere dei rami che poi gli sarebbero serviti per fargli luce accendendo il fuoco. Aveva iniziato a piovere, “Ma che diamine!!” aveva protestato la ragazza, per fortuna aveva trovato una caverna vicina, non era il massimo perché la si poteva notare molto facilmente però era abbastanza ampia e alta così poteva far entrare pure Nerilif.
Era umido e faceva freddo lì dentro, e improvvisamente…



#Ricordo
I capelli erano tutti sporchi, pieni di nodi e bagnati, piangeva ma non si notava perché pioveva, faceva molto freddo, la bambina non mangiava da giorni e a causa dei suoi svenimenti continui si procurava dei lividi  e graffi dappertutto, ma non era solo quello il motivo. Degli uomini l’avevano trovata e l’avevano maltrattata per poi stuprarla e gettarla nella strada così tanto per divertimento, i vestiti glie l’avevano strappati mal conciandoli ed erano  tutti infangati. Gli doleva tutto il corpo, camminava zoppicando, ma gli faceva male specialmente la ferita alla vita, era passata una settimana e quindi era infettata.
“ESISTE GIUSTIZIA IN QUESTO MONDO MALEDETTOO?!!” aveva urlato la bambina prima di svenire per l’ennesima volta.


Un brivido gli percorse lungo la schiena.
“Non ci pensare Ghena, non ci pensare…”

Subito dopo Ghena era riuscita ad accendere il fuoco, almeno rendeva l’atmosfera più accogliente, dopo di che aveva messo ad arrostire un pezzo di carne comprato a Inau assieme a del pane, come da bere aveva preso dell’acqua. Appena finito, dalla sua borsa di pelle aveva preso due coperte che le aveva stese sopra la paglia ben disposta sul pavimento, spento il fuoco la ragazza si era sdraiata, non era particolarmente stanca perché era abituata a viaggiare per molto tempo e riposare poco. Anche se aveva il sonno leggero teneva sempre il pugnale a portata di mano, come le aveva insegnato il Maestro Orup…



#Addestramento del Maestro Orup
“Quando viaggerai o dovrai fare missioni importanti, la prima cosa essenziale è quella di sentire tutto, ogni minimo rumore può esserti utile, specialmente quando dormi, e per questo che  quando ti insegnerò ad usare il pugnale dovrai portarlo sempre con te, anche mentre riposi può esserti utile in qualsiasi momento. Ma prima ti devo addestrare a dormire col sonno leggero, per cui questa notte rimarrai sveglia per controllare che nessuno arrivi per due ore poi ci daremo il cambio, ma bada a non addormentarti, altrimenti domani resterai sveglia più di oggi.”

Il Maestro era sdraiato girato dall’altra parte, non era affatto vecchio anzi era giovane e molto saggio per la sua età, la sua corporatura era atletica, i capelli erano lunghi raccolti in una coda all’indietro color castano scuro , gli occhi  erano marroni chiaro, la sua bocca era piccola.
Spiegava a Ghena tutto quello che doveva sapere, severo quando serviva, ma anche amorevole.
Il Maestro aveva notato in  lei qualcosa di speciale sin dall’inizio e per questo motivo che la trattava come una figlia, insegnandole tutto quello che sapeva.

Ghena era seduta vicino al fuoco, ormai quasi spento, era riuscita a restare sveglia ma non per molto, infatti dopo alcuni istanti era caduta in un sonno profondo.
Il mattino successivo, il Maestro era zitto e con sguardo severo l’aveva svegliata.
“Perdonami Maestro, non lo so cosa mi sia capitato, ero sveglia e poi… “
“È questo il problema, non sai controllare il tuo corpo, per questo oggi rimarrai sveglia più di sta notte, devi imparare e continueremo a fare così finché non riuscirai a dominare te stessa.” Gli aveva detto il Maestro guardandola dritto negli occhi con un’occhiata gelida.
Ghena aveva annuito abbassando lo sguardo verso terra.




#Rymen
È così lugubre il bosco di notte, chissà quali misteri nasconde…Ma ora non è il momento di pensare a ste cavolate, Rymen! Ormai sto camminando da ore sotto la pioggia, ho tutti i vestiti bagnati fradici e se non trovo un riparo al più presto mi ammalerò.
Oh guarda, una caverna! Che sia lodato Enimet!!!



Il ragazzo si stava avviando con passo veloce alla dimora, da fuori si poteva scorgere un cavallo all’interno. “Non dirmi che c’è qualcuno, meglio controllare…”
Appena entrato, aveva notato una sagoma distesa per terra e girata dall’altra parte, un fuoco al centro e un cavallo sulla destra. Rymen aveva preso la sua spada e pian piano si era diretto verso la figura e proprio nel momento che stava per infilzare l’arma nel corpo sdraiato, una lama sulla gola lo aveva fermato.
“Non credo che ti conviene.” Gli aveva sussurrato all’orecchio qualcuno.


Cari lettori, spero vi sia piaciuto il secondo capitolo! Ho fatto del mio meglio seguendo i vostri consigli, e perdonatemi se trovate errori grammaticali. Siccome la settimana che viene sono in vacanza cercherò di aggiungere più capitoli possibili. Scrivete recensioni in modo tale da sapere dove sbaglio e darmi consigli. Grazie mille e al prossimo capitolo.
A preeestoo!! :D
  
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