È giunto il momento di recensire.
Lo so che ho detto che avrei scritto il quarto capitolo della mia, ma sto seriamente pensando di attendere che tu pubblichi l’ultimo. Sì.
E poi sono fresca di betaggio, quindi è il caso di farlo ora, prima che sia troppo tardi.
Ti dico subito che questo capitolo lo recensirò come una che NON sa chi sarà il vincitore. Così confondo gli animi di chi si sta ancora domandando chi vincerà: AHAHAH. Poveri stolti.
Come dici tu il mio parere è un po’ secondario, dopotutto io so già come finirà, so già chi vincerà, chi morirà e come morirà, quindi… non lo so.
Ho amato gli uccelli del paradiso anche perché ho visto il video in cui ballano e nessuna uccellina se li caga… poveretti. Insomma, è un’idea geniale farli esplodere: fantastica.
Fa molto uccellino di Shrek che si gonfia e poi fa PUFF. Dovevo dirlo. Scusami.
La scena dove Ly si taglia le dita mi ha fatto venire l’angoscia. Lo sai, te l’ho già detto, ma lo ripeto perché… brr, insomma. Fa veramente impressione anche se non l’hai descritta nei dettagli.
Se non si fosse capito oggi sono in vena di onomatopee, mi sento molto Pascoli.
Ora veniamo alla mia Liv. Che non è mia, purtroppo. Veniamo alla Liv del mio Roel, ecco.
Io mi sono immaginata il sopracitato uomo davanti alla televisione che si mangia le unghie avvolto nella coperta, con le occhiaie, una ciotola con il cibo accanto – e secondo me anche un secchio dove fare i bisogni, perché oramai non si perde più un secondo dei giochi… che schifo.
Insomma, avrà esultato gridando cose del tipo “MAMMA, GUARDA: QUESTA È LA MIA LIV. QUESTA È LA MIA FIDANZATA!” … sì, sarà piuttosto su di giri e orgoglioso di lei.
Ma la cosa davvero notevole in questo capitolo è che finalmente abbiamo il pov di Ariel.
Non era mai successo in dodici capitoli, quindi è un grande evento, un grande tutto, un grande e basta. La cosa – però – è anche preoccupante, perché se dal pov di Ly siamo passati a quello di Ariel può significare che il nostro cucciolo del Distretto Otto sia morto.
Già. Non ci voglio pensare. Non potrei sopportare la morta di Lyosha, come non potrei sopportare quella di Liv e Ariel, ma non possono vincere tutti e tre, quindi per forza di cose qualcuno deve morire ed io devo accettare la cosa. Che ho già accettato in parte… con un’accetta. Che battuta di merda.
Siamo decisamente agli sgoccioli, ed io non posso più sopportare tutto questo.
Sono rimasti in cinque. Solo. Cinque.
Perché. PERCHÉ. Voglio morire anche io.
Anche Roel. Avrà il fegato che lo prende a pugni mentre Liv è lì che è quasi sul punto di vincere e di tornare a casa da lui, così possono finalmente sposarsi dopo sei anni di fidanzamento, perché lui le ha chiesto inconsapevolmente di sposarlo a dodici anni. Lui già era avanti. Credeva ancora che i bambini li trovassero sotto i funghi ai piedi delle montagne, ma già ne voleva quattordici(?) con lei. Insomma, sì. Avrà più ansia di quanta ne ho io che so già come va a finire, anche se fingo di non sapere. So di sapere, altro che Socrate.
Non voglio il prossimo capitolo. Troppe cose brutte accadranno. Non… no. Non sono sicura di volerlo. Per niente. Riconosci i punti sintomo di dolore profondo. Oramai lo sai che quando ne metto troppi significa che soffro come Penny quando è a casa da sola e si sbrana i fazzoletti per porre rimedio alla sua solitudine.
Ecco, a breve mangerò anche io fazzolettini di carta.
sempre con amore
~yingsu.
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