Recensioni per
Your heart in me
di dilpa93
Woooo io pensavo di aver commentato i tuoi capitoli, invece nel ricontrollare ho scoperto, non solo di non aver recensito, ma anche di non aver aggiunto la tua storia a quelle seguite...SACRILEGIOOOOOOOOOOOOOO |
Etta questo capitolo mi ha sconvolta... |
“Bene detective, allora io andrei, ho un epilogo da scrivere.” |
Dile - che tenerezza questo capitolo! Castle origlia la conversazione privata di Kate con suo padre (perché quella telefonata riguardava proprio il suo trapianto) e, dolcissimo, le racconta la propria storia (una storia angosciante, peraltro, che mi fa amare ancora di più sia lui che Martha) affinché lei a sua volta si apra con lui. Perché parlarne con qualcuno fa bene, e infatti dopo questa chiacchierata Beckett si sente meglio e il suo cuore batte forte e non certo per l'aritmia. Già, è per l'emozione che prova al ricordo di quel bacio casto ricevuto sulla guancia da parte del suo scrittore. Splendido capitolo! |
Ettaaaaa |
Dile, tesoro, che bello anche questo capitolo! |
Era inevitabile che tutti si accorgessero del cambiamento di Kate, è assolutamente inusuale che lei non si muova dal Distretto, da un mese per di più. Esposito, Ryan, e Castle in primis sono preoccupati per lei e vorrebbero sapere cosa le prende e, come ha sottolineato Rick in sala autopsie, non è per farsi gli affari suoi o per curiosità, soltanto vorrebbero saperlo per esserle d'aiuto. Beckett però è talmente chiusa rispetto alla sua vita privata che i Bro e Castle se la giocano alla morra cinese per decidere chi dovrà indagare a tal proposito, e questa parte mi ha fatto sorridere. Tocca a Rick, che si è fatto fregare... Poi arriva quella telefonata, che porta buone notizie: io incrocio le dita e aspetto. |
Cominciamo con la storia delle cospirazioni con gli omini verdi? hihihihi |
Quando capirà Beckett che le persone intorno a lei le vogliono bene? |
*-* Lo sconosciuto trafitto da una ventina di chiodi? *-* Mi sento protagonista di questa frase :3 |
Wow, Dile, splendido capitolo. Scritto bene, come al solito per le tue storie. Introduci una tematica non certo semplice e ci presenti una Kate Beckett di qualche anno fa, una donna che indossa una maschera di ferro che la fa apparire forte, ma che in realtà nasconde un cuore fragile, nel senso fisico e metaforico del termine. Abbandonata persino dal padre, che si è rifugiato nell'alcol, si ritrova da sola ad affrontare una malattia tosta che prevede solo il trapianto come soluzione. Di chi sarà quell' heart in me che citi nel titolo? |
Eccoci qui... tempismo perfetto, direi ;-) |
Descrivi così bene le ambientazioni che sembra di essere lì e altrettanto perfettamente gli stati d'animo, tanto da farmi immedesimare nel personaggio. In questo caso Kate, con il segreto che si porta dietro da anni che ora è diventato consapevolezza di non poter più rimandare, deve cambiare abitudini di vita se vuole averne ancora una. Ho apprezzato anche come hai approfondito il personaggio del medico, con la storia della sua famiglia, in poche righe lo hai ben delineato. |
Bella, mi piace l'inizio *-* |
Partenza, via... ma pronti no... proprio no. |