Recensioni per
Like the rain against the window
di SAranel
Le tue storie fanno bene come una tazza di tè bollente in un pomeriggio freddo. E anche se protagonista della storia è la piggia, e la pioggia è fredda, si percepisce tanto calore nelle tue parole. Questo loro muoversi in punta di piedi, il non parlare, il non guardarsi negli occhi, il non toccarsi è ben rappresentativo della situazione di istallo in cui si trovano: fiducia incrinata, cose taciute da molto tempo prima della caduta, tutto contribuisce a tenerli distanti, a far sì che essi stessi si tengano a distanza, incapaci di muovere quei passi che li porterebbero oltre, in un territorio nuovo e sconosciuto. Ho amato tanto la delicatezza delle parole di Sherlock ed il gesto di John di cercarlo, di volerlo sentire più vicino, più vivo e più vero, di toccarlo finalmente, rompendo un tabù che si erano imposti senza nemmeno accorgersene. |
Sto piangendo, Sara. Carissima. Io non posso crederci, ogni volta. Sono un'idiota a non leggere subito le tue storie, perché voglio tenermele per la buona notte, e invece capita sempre che mi addormento prima ancora di aprire efp. Rimedierò decisamente al più presto, davvero. |
Dolcissima Sara, uno cosa deve dire quando si trova davanti a tanta meraviglia? E soprattutto con una dedica del genere? Non me la merito davvero...Da parte tua poi! Una scrittrice che riesce a prendere i sentimenti, tesserli insieme alle corde del cuore, e crearne un tessuto prezioso. Davvero mi hai lasciata senza fiato, questa volta più di altre. Anche perché non hai scritto del ritorno di Sherlock Holmes, ma del ritorno del suo cuore, che era dovuto morire con Moriarty ma che ora può finalmente tornare a battere. E le lacrime sono il segno più evidente di un cuore che ritorna a casa. Ogni riga che hai scritto è una scheggia bollente dritta nel petto, ma due passaggi in particolare mi hanno fatta tremare di emozione: |
*si mette a piangere per la commozione* Tu devi sempre commuovermi eh? Io non ce la posso fare.. quando leggo qualcosa di tuo vengo investita da una tempesta di emozioni e mi ci vuole tutto il mio autocontrollo per non mettermi a blaterare come una pazza e costruirti un monumento... TI ADORO. E loro sono bellissimi... io non so proprio trovare le parole.... |
“Sei tornato indietro” “Non indietro. A casa”. Qui c'é tutto: tutto Sherlock e John che insieme scoprono di non essersi mai lasciati realmente andare, malgrado quello che John si è detto quando Sherlock è tornato, che cioè ha chiuso la loro porta del suo mind palace, probabilmente per non soffrire ancora e di più. E va bene così; per ricostruire qualcosa di nuovo occorre pur cominciare, e questo è già un ottimo inizio. |
Miiiiiiiiiiiimimimimimiiiiiii ç____ç |
E io che stavo cercando in tutti modi di non piangere. |
Oh, miseraccia *adotta la voce di Ronald Weasley per pure esigenze emotivo-comunicative* |
"sentire il calore della sua pelle sotto le dita"... Fiumi di lacrime a gogo... T_________T |