Pensavi che mi fossi dimenticata di te, eh? Sbagliato, sono ancora qui a fracassarti l'anima!
Ma ora, parliamo di cose serie. Io. Ti. Adoro. Riesci a passare da una prigione francese, alla camera di un ragazzo giapponese, ad un paesino sperduto nella calura profumata d'arance della Sicilia, e infine alla merdosa Kotelniki senza perdere niente, e tutto, tutto è al posto in cui dovrebbe essere mentre lo leggo e una volta che è stato letto non se ne va. Mai più.
Questa, di tutte, è quella che preferisco, perché è bellissima e frenetica e caotica e perché l'hai scritta in un modo bellissimo e frenetico e caotico e per questo continuerò a leggerla nei secoli dei secoli amen. |