Recensioni per
If only angels could prevail
di Harriet

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
13/07/08, ore 23:19

Èllei la storia vittoriana di cui mi parlavi *_________*! Una storia disillusa e visionaria, immersa nel disincanto. Eppure, è proprio dal disincanto che nasce la magia della storia, quello spiraglio di luce che il lettore insegue in Thomas, in Julian, nella presenza dell'angelo, nonostante il colpo di scena dell'omicidio, nonostante lo sporco e l'atmosfera uggiosa che sembrano avvolgere la città. E, alla fine, il lettore scopre di non essersi sbagliato: per quanto "piantato con i piedi per terra" quello spiraglio si manifesta in tutta la sua disillusa radiosità, e spicca ancora di più, in una storia gridia come questa, fatta di lapidi e muschio, occhi bassi e lacrime, pioggia, cadaveri e miseria.
*E io LOVVO Julian.*

Recensore Veterano
01/06/08, ore 18:48

Allora, ultimamente ho seri problemi a scrivere commenti, non so mai che dire U_U A me è piaciuta moltissimo, mi ha commosso e adoro i personaggi di Thomas e Julian. Il loro legame, il loro incontrarsi vicino a quella statua d'angelo e poi la caduta, il riavvicinamento, la morte... e la risalita
Davvero stupenda ç____ç

Recensore Veterano
21/05/08, ore 20:16

Questa storia mi ha colpita molto, vuoi perchè è la tua prima storia originale che leggo, vuoi per le tematiche affrontate. Premesso che trovo il tuo stile decisamente calzante con l'intera opera, ciò che più mi ha colpita è livello stilistico è stata indubbiamente la scelta della voce narrante: un perfetto e riuscitissimo esempio di un narratore esterno che accompagna il lettore in un mare di ricordi non propri - se non per piccolissima parte - che raccontano un'altra storia, un'altra vita che inevitabilmente si è intrecciata alla propria. Molto suggestive ed evocative le immagini legate alla statua dell'angelo, eccezionale nel suo pianto silenzio, bellissimo chiuso nel proprio messaggio di speranza. L'angelo - proprio perchè protagonista passivo - è davvero ciò che di più struggente ci sia in questo racconto: perchè è difficile poter far parlare una statua che non può farlo ma tu, ci sei riuscita in pieno. Altro punto a favore della storia è la gemma del periodo vittoriano inglese, ottima scelta poichè rispecchia a pieno la decadenza di una società nel fulgore dell'ascesa tecnologia e del declino morale. Che dire? Complimenti vivissimi per questa storia Harriet! E grazie per le belle pagine offerte <3

Recensore Junior
05/05/08, ore 19:28

Ed ecco la prima giudicessa che fa il suo dovere XD
Dunque: come è stato detto in forum, io e Rowina abbiamo avuto impressioni molto simili sulle partecipanti, per questo abbiamo deciso di dare un giudizio unico.
< Ora è la volta di dare le impressioni personali. :)
La lettura di questa storia risulta davvero molto piacevole. L'inizio mi è piaciuto davvero moltissimo, con il modo ironico del protagonista di raccontare le vicende sempre più tragiche della sua vita, espediente, questo, che a mio avviso ha dato una grande leggerezza alla narrazione.
Diamo merito anche alla tua cuginetta ispiratrice, che ti ha fornito la domanda sull'angelo: è stato davvero un buon modo per introdurre l'opera nella storia.
La vicenda narrata è toccante e racconta di un'amicizia forte, che va al di là di un semplice legame; tanto forte da far sì che uno dia la vita per l'altro.
Quello che non mi ha convinto fino in fondo, e che ha fatto sì che per me la storia si posizionasse al terzo posto, è stato il ruolo di Julian. Mi spiego meglio: la descrizione iniziale del personaggio, nonchè il suo ingresso al cimitero, è davvero magistrale, tanto che per tutta la durata della storia mi sono aspettata un colpo di scena su di lui, che alla fine non è arrivato. Potrebbe anche essere stata un'aspettativa sbagliata da parte mia, però ho creduto che Julian fosse qualche sorta di essere soprannaturale, legato alla statua dell'angelo. O addirittura che fosse l'angelo stesso.
In realtà, per quanto la conclusione della storia sia toccante, manca di qualcosa in più e forse l'opera d'arte (essendo centrale contest) meritava un ruolo più importante.
In ogni caso si tratta di una storia meritevole di un terzo posto e per questo mi complimento con te (soprattutto sulla scelta dei due nomi, che sono tra i protagonisti di due mie storie ... cuore di mamma *___*)
Complimenti ancora e grazie per aver partecipato. Zia Esmy

Recensore Master
04/05/08, ore 22:27

Allora, premettendo che mi è generalmente piaciuta, e molto, ci tengo a sottolineare il fatto che più mi ha colpito: l'amiciza tra Thomas e Julian. Lo so che magari messa così sembra scontato, ma è quel qualcosa che di questa storia proprio mi ha fatto andare il cuore nello stomaco. Nei tuoi racconti ci sono sempre delle cose, delle situazioni e sempre più spesso delle frasi che parlano dei rapporti tra i "personaggi" (che più da amare e ricordarsi non si può), che sono in realtà qualcosa che va ben oltre, che... proprio ti spezzano il cuore, oh. Lho detto, va bene? XD E' la frase più banale del mondo, però è anche quella che spiega meglio cosa succede a leggere cose (scusa la ripetizione) come Se il sogno di Thomas si salvava, forse anche Julian si salvava., e anche solo la descrizione di Thomas da giovane. E poi ci sono dei particolari tipo, una scemenza, l'accenno alle discussioni sull'alcool dei due che proprio te le delineano davanti in modo tale che poi a leggere il finale (e per la cronaca, ci sono dei particolari nella simpaticissima cronaca che secondo me sono delle evree e proprie chicche) ci resti non da piangere, ancora di più.
Veramente, è proprio qualcosa di grande. E i due umani di questo piccolo circolo angelico hanno le migliori qualità della tipologia "ti prendo il di dentro e te lo pesticcio sotto i piedi" X'D

Recensore Veterano
29/04/08, ore 21:27

Bella. Mi è piaciuta, forse perché, essendo in un periodo pessimo della mia vita, anche io nutro pochissima speranza nella vita, nella giustizia e in questo triste mondo che ha perso l'anima. Bellissima l'idea di questa storia della nascita di un avvocato di cause perse e decisamente toccante la storia della morte di Julian. inoltre, l'immagine dell'angelo che piange sul mondo mi ha toccata profondamente. Una storia carica di ingiustizia, di sfiducia, di tristezza, ma con una piccola fiamma di speranza alla fine: nonostante la giustizia non esista, gli angeli piangono per noi e qualcuno si è accollato il peso delle cause perse di cui, purtroppo, è pieno il mondo. Dell'umore in cui sono una storia del genere non poteva che piacermi moltissimo e infatti così è stato. Davvero complimenti. Ciao; Mia.