Ho capito cosa c'è che non va in questa storia: la mancanza evidentissima di un tag OOC. E questo è solo il primo punto, però: ho fatto una fatica orba ad arrivare fino a qui, la storia è confusionaria e poco chiara. Avevo la costante sensazione di essermi persa dei pezzi per strada, così dovevo ricontrollare ma non ne usciva soluzione. Le reazioni umane della protagonista sono assenti: alla scoperta di essere una strega, e figlia di due persone fondamentalmente malvagie ed esecrabili, non si fa domande, ma accetta tutto di buon grado e via andare. Non ti pare illogico? Se ti dicessero che la famiglia che ti ha cresciuta e curata con amore e dedizione non è la tua famiglia biologica, non ti sentiresti un po' male all'idea di lasciarli? Te lo chiedo per vedere se riesci a citare dove voglio andare a parare.
Ma la storia è ambientata in Inghilterra? Perché devo informarti che i licei come i nostri non esistono, il Classico l'abbiamo solo noi. Le inflessioni dialettali (nel primo capitolo ho visto accenni come 'Mattè' che mi sembrano romaneschi...) sarebbero da togliere completamente, se, ripeto, la storia ha un'ambientazione inglese.
Rosalia non mi piace, ha un alone di Mary Sue che la circonda e impregna le cose attorno a sè: le bacchette non sono rettilofone, sono semplici pezzi di legno; avranno anche le loro leggi, come lo scegliersi da sole il proprietario, ma non parlano. Ecco, la bacchetta Mary Sue mi ha fatto sorridere, ma l'effetto non era voluto e mi dispiace. Nello scorso capitolo abbiamo visto la protagonista lanciare Maledizioni senza Perdono come se bevesse un bicchier d'acqua; per citare i libri:"Potreste pronunciare 'Avada Kedavra' tutti insieme e dubito mi fareste anche solo uscire il sangue dal naso". Questo Moody dice alla classe del quarto anno: è il modo per dire che ci vuole una grandissima forza di volontà per scagliare tali Maledizioni; infatti chi le lancia facilmente, come Bellatrix, è un pazzo sadico che ama provocare dolore. È chiaro fin qui? Inoltre, tratta bene Dobby (perché Dobby poi? È un 'elfo libero', come ama definirsi lui stesso, per indicare che nessuno lo possederà più), quando di solito tutti trattano gli elfi domestici come schiavi o li ignorano, a parte Hermione.
Per tornare sulla questione mai digerita dell'OOC, ti farò un elenco per mostrarti quanto i personaggi siano incoerenti (e per rendere più comprensibile questa recensione, che sta diventando un papiro, ma i problemi ci sono e sono molti...):
-Bellatrix zuccherosa e tenera non credo lo sia mai stata, ha passato metà della vita a odiare ed eliminare persone innocenti e l'altra ad impazzire ad Azkaban (segnatelo, che ci ritorno dopo);
-Voldemort che si fa chiamare Tom è praticamente impossibile, visto che odia quel nome e tutto ciò che gli ricorda più di quanto un celiaco odi il pane bianco;
-Harry terrorizzato alla vista di Malfoy e Rosalia, quando l'unica cosa di cui ha paura è... La paura stessa. Non ha mai avuto paura nè di Malofy (chi può averne timore, santo cielo? È un povero sfigato codardo e frignante), nè di Voldemort, probabilmente alla vista di un'eventuale discendente commenterebbe con un laconico:"Ti compatisco". Forse Ron avrebbe avuto un po' di timore, visto che è cresciuto in una famiglia di maghi che, come il resto della popolazione Magica, ha vissuto nel terrore del nome Voldemort, ma non di certo di fronte a Malfoy, con cui ha persino fatto a botte (primo libro). Hermione avrebbe sputato in faccia ad entrambi senza problemi.
-Silente che annuncia candidamente di chi è figlia Rosalia non sta in piedi da nessuna parte. Non esiste più un Ministero che dia la caccia ai suoi genitori? Potrebbe benissimo essere catturata e sottoposta al Veritaserum per farsi dire dove si trovano. E gli altri alunni? Molti di loro hanno perso famigliari ed amici per colpa dei Mangiamorte, e probabilmente si stanno già mettendo in fila uno alla volta per vendicarsi, Neville Paciock in prima linea.
Dici che stai cercando di rendere più simili al loro carattere i personaggi, ma io non lo vedo: anche se Voldemort è paterno solo con la figlia, questo sentimento il Voldemort dei libri non lo sa provare. Conosce solo rabbia, odio, paura, autocompiacimento, idem per Bellatrix, che in sua presenza diventa eccezionalmente servile, ma pronta subito a saltar su e scatenare il pandemonio. E la chiusura di questo capitolo non l'ho afferrata: cosa intendevi dire con "Il Cappello Parlante ha parlato solo a te"? Il Cappello parla nella mente di tutti, non solo della tua Mary Sue (lo è, ha tutti i prerequisiti e non c'è modo di negarlo), non come nei film, in cui sbandiera ai quattro venti tutto quello che gli passa per la mente, ergo l'unica cosa che urla ad alta voce è la casa prescelta, il resto lo sente solo chi lo sta indossando. Rosalia non è né unica né speciale, anche se stai cercando di farlo pensare. E io non lo penso, non lo penso proprio. Perché si dirige proprio in cucina, adesso? Non era preferibile dirigersi nei sotterranei della Casa? Questo punto non è una vera e propria critica, ma una curiosità.
Prima ti dissi che Bellatrix ha passato metà della vita ad Azkaban: quindi quando avrebbe avuto una figlia quattordicenne (questo l'ho dedotto sapendo che Rosalia frequenta la quarta ginnasio)? Da Voldemort, per di più, un uomo che nella vita faceva solo due cose: torturare persone e cercare con maniacale insistenza un modo per essere immortale. E che per di più non può conoscere l'amore. Abbassarsi ad unirsi con un'altra persona? No, non è da lui. Nei libri deride persino Bellatrix con cattiveria per la sua passione nei suoi confronti.
Attenta perché a volte metti gli accenti dove non dovresti (es. Quì), e ogni tanto scatta lo strafalcione della consecutio. Ecco un esempio preso da questo capitolo:
Possibile che non capivano che lei scherzava, e continuavano a controllare->Possibile che non capissero che lei scherzava, e che continuassero a controllare... Mi sono presa la libertà di correggertela. Per il resto, nulla da segnalare.
Magari adesso mi dirai scocciata:"Se non hai capito un c...o perché hai letto?". Essendo recensitrice, ho il diritto, protetto dall'amministrazione stessa, di scrivere la mia opinione nei limiti imposti e di chiedere spiegazioni, tutto qua. Arrivederci, L. Kane. (Recensione modificata il 12/12/2013 - 05:14 pm) |