Recensioni per
Folie à Deux
di Altariah

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/12/13, ore 02:43

Dunque, ero già impaziente di recensire ancor prima di leggere questo capitolo, perchè sapevo che avrei avuto cose da dire, inevitabilmente.
Insomma, dopo giorni passati a rileggere questa storia dall'inizio, a disegnarli e a ingannare il tempo cercando altre cose da leggere, riempendomi la testa e il cuore di feels... finalmente ritornano <3 Quanto mi sono affezionata a questi due neanche lo so... e se prima questo era da attribuirsi solo alle fanart che vedevo sparse in giro, ora questo sentimento dipende solo ed esclusivamente da questa storia. Di solito leggo velocemente, è una mia abitudine... qualunque cosa si tratti, ma stavolta era come se mi stessi imponendo di rallentare per non perdermi neanche una virgola e per arrivare alla fine il più tardi possibile. E infatti ad ogni frase sentivo riflessioni diverse formarsi nella mia testa. Tu lo chiami capitolo leggero? Beh, dipende... Io penso che ci sia davvero tanto qui, e non solo per la parte relativa a Miranda, che probabilmente è quella più intensa.
Oriana... boh, la adoro davvero tantissimo. Adoro la ragazza che tu hai plasmato basandoti solo ed esclusivamente su un nome, un'immagine, e qualche stralcio di mail scambiato con la sorella. Mi è piaciuto vederla qui catapultata in quell'ambiente che per lei, e per ogni coetanea, dovrebbe essere quello naturale... Per una volta rientra nei panni della studentessa, della ragazza che forse non è ancora del tutto donna e che potrebbe tranquillamente lasciarsi andare ai discorsi frivoli delle amiche e al gioco dei pettegolezzi. Ma no, lei non è una persona superficiale... anzi, è tutto il contrario. Una persona superficiale non avrebbe mai visto niente di buono negli occhi tristi e rabbiosi di Kolyat, una persona superficiale avrebbe dimenticato in fretta la sorella lontana, dicendosi che si stava meglio senza, quando la propria vita era meno complicata, era più normale.
Il desiderio di normalità c'è, è chiaro... ma se potesse scegliere, davvero preferirebbe dimenticare ciò che ha conquistato adesso, in cambio di un ritorno al suo passato tranquillo? Ne dubito, come dubito anche del fatto che Miranda, se potesse, tornerebbe ad un punto della sua vita dove effettivamente aveva il controllo di tutto (un controllo falso, ovviamente, dato solo da un'uniforme e uno stemma). La tranquillità, la serenità, la normalità spesso ci chiedono di privarci dei sentimenti più forti, ovvero quelli che questa tranquillità la devastano, in cambio di emozioni semplici e leggere, ma per questo effimere. Emozioni che forse si addicono a persone superficiali... ma nessuna di quelle che ci hai presentato in questo capitolo lo è.
Il paragone tra Oriana e Frida... la loro diversità è così evidente da essere quasi imbarazzante. Una si permette di lamentarsi del posto in cui vive, nonostante abbia accanto una famiglia, nonostante sia scampata alla guerra, nonostante abbia amici ed un posto per studiare... l'altra riesce a sorridere nonostante, in realtà, sia sola in un luogo che ancora non le appartiene del tutto. Sorride perchè trova il senso delle cose nelle piccolezze, si accontenta di un messaggio della sorella, si emoziona per uno sguardo di Kolyat, si sente coccolata dalle fusa di un gatto. Mi è venuto tanto da pensare ad Ameliè in questo momento... che poi è il mio film preferito. Perchè non ci avevo pensato prima? Diamine, stranezze a parte, credo si somiglino incredibilmente. Beh, penso che adesso che si è formata quest'idea nella mia mente, correrò a rivedere quel film per l'ottantesima volta, probabilmente.
Lo spaccato che hai regalato a Miranda è stato splendido... qui si vede davvero tutto il tuo amore per questo personaggio e il livello di conoscenza che hai di lei, quello che ti ha permesso e ti permette di andare oltre il suo guscio. E' perfetta, in quella bolla di solitudine, e mi sono sentita davvero immensamente triste nel vederla così. Ecco, se immagino un futuro felice per tanti personaggi di Mass Effect dopo la guerra, non riesco ancora ad immaginarlo per lei. Cosa le è rimasto, a parte una sorella troppo lontana che non vuole avvicinare per paura di trascinarla nella sua vita e quindi nel suo dolore? Ha un grande bisogno d'amore, ma immagino che per lei sia incredibilmente difficile ammetterlo... è difficile passare la propria vita con l'idea di incarnare la perfezione e poi rendersi conto che ciò che la gente cerca, quella per cui vale la pena battersi, non è la perfezione... è la semplicità, la spontaneità, la sincerità. Voglio sperare che lei riesca a trovare il modo di essere felice, di ritrovare quella se stessa che ha perduto ormai troppi anni fa, dentro ad una tuta e dietro ad uno stemma.
Così come voglio sperare che anche Kolyat possa ritrovare se stesso, perchè lui, più di tutti, forse, è davvero la personificazione dell'abbandono.
Oh, porca miseria... perchè mi viene da piangere? Penso che la BioWare abbia creato dei personaggi, alcuni dei quali davvero marginali, che invece, visti attraverso una lente d'ingrandimento, sono assurdamente complessi e interessanti. E diamine, sono felice che storie come la tua diano giustizia anche a queste figure che per molti sono e resteranno sempre solo delle semplici comparse... è un universo talmente complesso e variegato che fermarsi ad analizzare solo Shepard e i suoi compagni più vicini risulta alla fine un vero peccato. Nessuno che ami davvero questa saga, dovrebbe perdersi storie come questa, che vanno semplicemente oltre, ma che sono altrettanto in grado di arrivare dritte al cuore, senza per questo risultare in qualche modo troppo slegate dalla trama.
E' strano come, nonostante tu qui ce li abbia presentati così lontani, ognuno perso nelle proprie cose, Oriana e Kolyat sembrino ugualmente così vicini. Perchè quando permetti a una persona di avvicinarsi, di leggere nella tua anima, vuoi o non vuoi lascia un'impronta che rimane... un'impronta che inizi a vedere nelle piccole cose intorno te, un'impronta che gli altri sembrano notare solo guardandoti negli occhi... Una relazione non è mai fatta solo dei momenti passati insieme, ma cresce anche quando si è separati, cresce nella propria mente e nel proprio cuore... sottoforma di pensieri, ricordi, fantasie. Sono lontani, ma ognuno si specchia nei pensieri dell'altro... e alla fine c'è un punto di contatto, a questo punto inevitabile.
Ti odio un pò per avermi lasciata così sulle spine... ma considerando tutte le volte che l'ho fatto anche io, decido di perdonarti XD
Sono così contenta di questo capitolo! Spero che si noti nella lunghezza di questo papiro (giuro, non volevo!) e soprattutto nell'abbondanza di punti <>! *fangirla malissimo*
Complimenti complimenti complimenti!!!111oneone

K....s.