Recensioni per
Vieni via con me
di Kastel
"Tu mi stai spezzando il cuore..." cit. |
Ciao Kastel! |
Nonostante ti stia maledicendo con tutto il cuore per il finale, devo dire che la tua storia è molto bella, triste, ma molto bella |
Davvero molto, bella complimenti. Dire che è angst è un eufemismo, questa è la depressione pura! Mi è dispiaciuto molto non solo per Kuroko ma anche per Kagami che è rimasto in attesa di lui, chissà se sarebbe mai venuto a scoprire del suo triste epilogo. |
Rileggendola, credo che i punti più strazianti siano quando Kagami gli propone di sfogarsi col basket e quando lo aspetta (ma Tetsuya non arriverà). Condensano bene lo scarto tragico tra i loro destini, i presupposti così diversi, il loro volersi e non riuscire e stringersi in tempo, o nei modi "giusti", per strappare al tempo la felicità che meriterebbero. |
la lieve allusione all'aokaga ci sta di brutto *fanfirliggia a random* |
... un po' buh, ecco. Ok, d'accordo, avevi detto che era angst e anche deathfic, se non erro - o forse questo passaggio la mia mente lo ha saltato perché sì - però un buh, piccino piccino, te lo meriti lo stesso. |
Fantastica. Davvero fantastica.
Ho appena finito di leggerla e, devo dire, manca davvero poco per vedermi scoppiare a piangere.
Una shot davvero fenomenale. Triste, struggente e piena di quell'angst che ti fa contorcere le viscere e ti spinge a continuare la lettura fino all'ultima riga. Il tuo è davvero un'ottimo lavoro; non appena avrò terminato la recensione, inserirò la tua storia nelle preferite così da poterla rileggere non appena avrò di nuovo tempo. Credo di non aver mai letto qualcosa del genere e, se devo essere sincera, sono davvero contenta di aver avuto la possibilità di farlo.
Tendenzialmente siamo tutti portati a vedere la KagaKuro come una coppia rosa e fiori; infondo è con Kagami che Kuroko ritrova la voglia di giocare a basket e riesce a coronare il suo sogno di rendere "grande" il Seirin (anche se, non è ancora detto visto l'andamento della finale). Invece tu sei riuscita a mostrare un lato di questa coppia molto più maturo e triste, solcando una strada che ben pochi riescono a fare. Improvvisamente lo scenario in cui il loro amore si consuma non è più un campo di basket ma un mondo molto più cupo e tetro; in cui non c'è spazio per l'amore e tutti quei ideali che da ragazzi affollano continuamente le nostre menti.
La shot si apre con un Kagami che è l'ombra di sé stesso- un uomo che non riesce più a capire dove sta andando e cosa sta facendo - la cui strada viene, però, rischiarata dall'improvviso ritrovamento di Kuroko. Per un attimo è come se i loro ruoli si invertissero ed entrambi provassero l'ebbrezza di scoprire cosa significa "essere salvato" e "salvare". Anche, se a ben guardare, in questa shot entrmabi sono salvatori e salvati - anche se per poco tempo. Vorrei evitare di dilungarmi troppo nella descrizione della shot, perché altrimenti finirei con lo scoppiare a piangere e non scriverei più nulla. Posso solo dire che ho apprezzato davvero tanto la caratterizzazione che hai dato a Kuroko: lui ci appare, proprio come un tempo, orgoglioso, fiero ma allo stesso tempo sofferente, disperato e vergognoso di quello che è diventata la sua vita. Vorrebbe cambiare, chiedere aiuto, magari scappare. Ma si trova bloccato proprio da sé stesso e si ritrova ad accontentarsi di quello che ha ricevuto, senza nemmeno provare a rischiare. Dopotutto, il cambiamento fa paura - soprattutto quando si è da soli.
Per questo, Kagami lo convince ad andare via con lui.Ci riesce perché gli domostra che, qualunque cosa gli fosse successa, gli sarebbe stato accanto fino alla fine. Ed era forse di questo di cui Kuroko ne aveva bisogno: una spalla su cui piangere, un corpo che gli trasmettesse calore e lo facesse sentire meno solo in questo mondo così sporco e crudele.
La fine è qualcosa di straziante. Ed inaspettata.
Speri fino all'ultimo che la loro felicità possa essere completa e che riescano a fuggire via. Ma, a quanto pare, questo non è possibile. Perché questo mondo è cattivo. E bugiardo. Ti inganna fino alla fine e tira a sé quello che hai più a cuore.
Per Kagami è stato così.
E tutto ciò è veramente triste.
Credo che non troverò facilmente un lavoro simile. Ti faccio i miei complimenti, i più sinceri e veritieri che posso mai farti; perché, davvero, in questa shot ti sei superata. è stata un qualcosa di meraviglioso e credo davvero meriti le attenzioni che merita.
mughetto
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