Immaginate di avere un'ossessione e che quell'ossessione abbia un nome.
Immaginate poi che quell'ossessione non solo abbia un nome, ma anche un volto, con tanto di lineamenti sopraffini, iridi chiare come laghi di alta montagna, capelli sottili e splendenti come fili d'argento.
Immaginate poi che a tutto ciò si sommi un fisico atletico e slanciato, un fisico temprato da ore ed ore di rigorosi allenamenti, un fisico abituato a danzare letteralmente sul ghiaccio.
Riuscite ad immaginarlo?

“Tu—” Yuuri non ascolta ragioni. Gli pianta un dito della mano sana nel petto e blatera tutto ciò che ha pensato in ogni secondo in cui Viktor gli ha parlato di sé e della sua vita e di quei mostri che avrebbero dovuto essere la sua famiglia. Yuuri è calmo e tranquillo, Phichit ha sempre detto troppo, ma Viktor è il pulsante giusto per farlo scattare e adesso è tanto che si tiene queste cose dentro. “—puoi andartene all’inferno, per quel che mi riguarda! [...]"
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Viktor sta cercando di lasciarsi alle spalle tutta la sua famiglia, incluso il fratello che lo ha abbandonato, perciò quando Yuuri si trova di fronte nientemeno che Alexander Nikiforov, beh, ha un po' di cose da dirgli.
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[Sequel di "Un centimetro è troppo", ma può essere letta come a sé stante - Ambientata circa un anno dopo la fine della serie - Menzione di Omofobia e Abusi su minore]

Sul letto di morte suo padre gli aveva detto di conoscere il segreto della vita.
Seduto a braccia conserte, Erwin si era chinato; incuriosito più dal sorriso furbo che illuminava il volto stanco dell'anziano che dal segreto in sé. La mano dell'uomo era ruvida contro la sua guancia, ma calda; nel carezzarlo il suo sorriso s'era fatto più ampio, genuino.
- Sta tutto nel guardare avanti. - Aveva detto poi. - Non vivere nel passato, Erwin. -
Erwin/Levi | Spoiler capitolo 84 | Reincarnation!AU

Cos'erano infondo Sasuke e Naruto se non tutto? Il loro non era altro che l'esito di un lungo viaggio, di un cammino che aveva attraversato i tempi e le ere più lontane, di pace e guerra, gridi di battaglia e strette di mano, i giorni illuminati dal sole e tutte le notti senza stelle. Il loro non era altro che l'incontro di due anime, destinate ad odiarsi, ma con la forza di andare oltre e amarsi, amarsi fino alle viscere, fino al punto di sacrificare un’intera vita, fino al punto di vincere il fato e di desiderare la morte stessa per poter essere solo Naruto e Sasuke, solo loro due.

«Sì. Tutto chiaro. Posso sapere il nome da cercare sul campanello?» - domandai con la massima pazienza di cui disponevo in quel momento.
«Avevo detto che l'indirizzo te lo avrei mandato per sms, quindi anche il nome. Sicuro di aver bisogno di ripetizioni solo di inglese? Mi sembra tu abbia ben altri problemi. Comunque... Rivaille. Rivaille Ackerman» - feci appena in tempo ad appuntarmi mentalmente quelle parole che la chiamata mi venne chiusa in faccia.

Caro Iwa-chan,
ti scrivo una lettera che non leggerai mai, una lettera con un mittente, ma senza un destinatario. Ho sempre pensato a come si scrive una lettera d'amore, forse perché ne ricevo tante e volevo capire cosa si provasse mentre se ne scrive una.

Un Uchiha non insegue. Un Uchiha viene inseguito, ricercato, braccato. Lui è quello che non concede niente senza sforzo, era Naruto a dover chiedere, a doverlo pregare.
Quindi come si permetteva di dormire come un pesce lesso di fianco a lui che si contorceva dall'eccitazione?

-Naruto…ti prego…- supplicò il moro ricacciando indietro le lacrime -…guardami…-

Kageyama e Hinata. Alzatore ed esca. Ombra e luce. Opposti, ma complementari. Compagni, solo di squadra? Il tempo trascorso insieme e l'affinità tra i due giocatori faranno a poco a poco sorgere un nuovo sentimento nel cuore del Re del campo, ma come può un sovrano dispotico trasmettere i propri sentimenti? Soprattutto se ad interessargli è un suo compagno di gioco ed il suo esatto opposto?

Akashi x Kuroko
Ten Count!AU: la storia si basa sull'omonimo manga yaoi, non è necessario però averlo letto per comprenderla, potete considerarla come una semplice AU.
Tutto in questo mondo è sporco: le maniglie delle porte, i corrimano delle metro, le cornette dei telefoni, l’aria respirata dalle altre persone. Se si esce fuori, ci sono solo un mucchio di cose disgustose.
È difficile respirare, ma non intendo morire soffocato.

Sosuke si annoia da mesi oramai; lì, steso sopra al divano, arriva a fine serata con la mente completamente sgombra da qualunque altra cosa che non sia il sesso.
Quel pensiero è l'unico capace di tenerlo sveglio, quello e il suo fidanzato.
[ SouRin ]

Cap. 1: Aomine sapeva che al mondo succedevano cose brutte ed esistevano persone più simili a bestie che ad esseri umani, il suo lavoro glielo ricordava ogni giorno, ma come tutti aveva ingenuamente pensato che quelle cose e quelle persone non lo riguardassero da vicino, che non avrebbero mai potuto toccare lui o i suoi cari. Probabilmente fu per quello che si trovò bloccato sulla porta di una stupida ed anonima stanza del reparto di terapia intensiva, troppo sciatta e bianca, a fissare l’unico letto e la minuscola creatura sotto le lenzuola che non riusciva a riconoscere.
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ATTENZIONE: Come suggerisce il titolo, questa storia parla di una relazione di tipo abusivo, contiene pertanto VIOLENZA e anche NON-CON. Chiedo scusa a chi eventualmente non si trova a proprio agio con questi temi.
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Coppie principali (esterne a quella violenta): AkaKuro - MidoTaka - AoKise.

L'amore ha mille e più modi per giungere a noi. Può assumere la forma di un sorriso, di un gesto gentile; può essere una frase o uno sguardo mai innocente, mai del tutto inconsapevole.
Per Rin fu una vista, come non ne aveva mai vedute in vita sua prima di allora. Una schiena grande a proteggerlo, e braccia spalancate a fargli da ulteriore barriera – come se al ragazzo che gli stava di fronte e fissava i loro compagni di scuola con uno sguardo che avrebbe potuto sciogliere anche l'acciaio non bastasse porsi di fronte a lui; come fosse nato solo per fare quello.
Dieci momenti in cui le vite di Rin e Sousuke si sono intrecciate, dalla loro infanzia fino all'età adulta. Angst & Fluff & Smut.

“Erwin… Erwin…”
Doveva capire. Doveva assolutamente capire o Levi sarebbe impazzito sul serio, ma evidentemente quella sera Erwin era in vena di sadismo puro, perché rispose alle invocazioni del marito dicendo: “Cosa vuoi, Levi? Se non mi dici quali sono i tuoi desideri, non li posso soddisfare…”
“Mh…”
Non lo avrebbe fatto, Levi. Non lo avrebbe supplicato più d così, mai.
Erwin fece scorrere il ghiaccio dalla sua punta fino ai testicoli, sui quali si fermò un momento per poi risalire e premere il cubetto sulla punta quasi con violenza.
Fanculo! si disse Levi.

Partecipante al Contest "Progetto Ripopola Fandom - Seconda Edizione" indetto da __Bad Apple__ sul Forum EFP.
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Parings: AKAKURO - MayuMibu - MidoTaka - AoKise - AlexMomo.
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Dal prologo: Che cosa doveva fare?! Una parte di lui voleva chiamare Akashi e dirgli tutto, ma la sua mente gli urlava che in quella storia Seijuro non aveva proprio colpa. Era solo lui che aveva deciso di tenergli segreto quel piccolo particolare della sua vita quando si erano messi insieme per la prima volta alle medie, e poi di non dirglielo nemmeno alle superiori nonostante fossero una coppia ormai da due anni; il rosso non meritava di essere tirato in mezzo per la sua sola stupidità.
“Kami-sama, ti prego…” scivolò fuori dalle sue labbra prima che potesse fermarsi, “Ti prego…!”
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Dal primo capitolo: Kuroko pianse ininterrottamente per i successivi tre giorni, con le mani saldamente strette al suo ventre lievemente arrotondato, ma non venne meno alla sua decisione.
Akashi non richiamò.
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ATTENZIONE: M-PREG! e Transgender!Character. Non piace, non leggete. v.v