Dunque, finalmente riesco a lasciarti una recensioncina.
Purtroppo sono costretta a darti una bandierina neutra e ti spiego subito il perché.
Partiamo dagli aspetti positivi. Apprezzo il modo in cui hai descritto Madeline, mi piacciono i suoi atteggiamenti. E' più o meno così che tutti immaginiamo una capitolina.
Anche i due Tributi del 12, Cecily e Ian, sono caratterizzati abbastanza bene: sei riuscita a rendere il sadismo e la crudeltà di lui verso la sorella. E' proprio quel che ci vuole per gli Hunger Games e, nonostante io detesti già Ian, mi piace. Ecco perché non me la sono sentita di lasciarti una recensione del tutto critica: credimi, non è tutto da buttare.
Purtroppo, come ti ha già detto Silente, ho notato parecchia confusione con i tempi verbali: inizi con il passato remoto, poi passi al presente quando i Tributi parlano in prima persona (e questo va bene), ma lo mantieni anche in terza.
Ti consiglio di correggere.
Anch'io ti consiglio di non dedicare un intero capitolo a ciascun Distretto, come hai fatto per il 12, perché altrimenti i veri Giochi non arriveranno mai!
Spero di non essere stata troppo dura con te, perché non volevo.
Mi raccomando, non scoraggiarti: sicuramente puoi migliorare!
A presto,
Ghost

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Mi dispiace, ma questa recensione non può essere che negativa. Intanto ti dico che scrivere le mietiture distretto per distretto è una follia, perché il lettore si annoierà e gli Hunger Games non arriveranno mai. Poi passi dal passato remoto al presente. Capisco cambiare tempo per sottolineare che stai scrivendo in prima persona, ma tu l'hai mantenuto anche tornando alla terza. Inoltre, hai commesso qualche errore verbale e utilizzi un linguaggio troppo confidenziale, come se stessi prendendo il tè con i lettori, arrivando addirittura a parlare con loro in mezzo al testo tramite parentesi. Quanto ai tributi... odio Ian, ma mi consolo sapendo che morirà, visto che l'ultimo vincitore prima di Katniss e Peeta è stato Haymitch. A presto e scusa per la recensione dura!

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