Ciao.
Dunque, ammetto di aver già letto il prologo la settimana scorsa e di essere rimasta alquanto perplessa. A parte il fatto che per me i prologhi non hanno molto senso, preferisco partire direttamente dal capitolo uno e presentare la situazione poco per volta, ma qua penso ci sia un problema sostanziale. I prologhi servono a incuriosire la gente, dando un punto di partenza (o di arrivo, quando il prologo in realtà sta mostrando una scena che avverrà solo alla fine della storia, e tutta la storia è basata sul come ci si arriva a tale scena) dove si devono lasciare parecchi dubbi al lettore, in modo che sia spinto a leggere anche il seguito. Questo prologo, invece, è come se fosse un elenco della spesa di troppe cose. Primo, la descrizione dei due protagonisti è solo un elenco di qualità fisiche, dove dici troppo e in troppo poco tempo. Mi spiego meglio. Quando descrivi Michael, in un’unica frase lo descrivi completamente e dici pure che pratica molti sport e che il basket è la sua passione. A parte la descrizione fisica, che poteva quasi starci (anche se è comunque un elenco che serve solo per dire “l’ho messa, ora almeno se mi riferisco a lui con il colore dei capelli non devo sempre spiegare chi è”), la parte degli sport l’avrei approfondita meglio. Potevi parlare di lui molto di più, non mettere tutto insieme giusto per dire che questo pg un passato ce l’ha ma non ci interessa molto. Hai pure messo un flashback subito dopo, potevi sfruttarlo per descriverlo lì, senza agglomerare tutto in una frase. Stessa cosa per Stefan, ovviamente, ho usato l’esempio di Michael solo perché era il primo ad apparire nel prologo.
Passando ai due coming out, quello di Michael lo trovo abbastanza assurdo. Cioè, se fosse stato che si era eccitato guardando il compagno masturbarsi, forse ci poteva stare, ma solo perché l’ha sfiorato alla fine e ha sentito una specie di colpo di fulmine mi sembra abbastanza irreale. Tra l’altro, immediatamente si è convinto di essere gay? Magari poteva iniziare ad avere dei dubbi, oppure confermare dubbi che già aveva prima, che magari si era scoperto ad osservare i ragazzi piuttosto che le ragazze, soprattutto negli spogliatoi dopo una partita o allenamento, oppure si trovava estraneo a quei discorsi a cui accenni, perché in realtà non era particolarmente interessato ai seni delle donne, anche se non sapeva bene il motivo.
Riguardo a Stefan, invece, non ho nulla da obiettare. Si è spaventato quando si è reso conto di essere diverso, finché qualcuno non gli ha spiegato che essere bisessuale non era un problema e allora ha capito. Certo, vedere che si eccita davanti a qualunque essere umano è strano, e forse un po’ più di lato romantico poteva anche avercelo (mi sembra che il suo corpo reagisca un po’ troppo in fretta quando vede un culo °-°), e che cerchi quello che gli fa battere il cuore come se dovesse essere una cosa immediata, ovvero solo con un colpo di fulmine è un po’ particolare, ma almeno trovo che la sua bisessualità sia spiegata meglio dell’omosessualità di Michael, ecco.
Riguardo alla trama, non la trovo così innovativa. C’è lo stronzo di turno (il figo della scuola, tra l’altro) e il ragazzino qualunque innamorato di lui che non dovrebbe avere speranze e invece le ha. La solita storia da film, solo che invece di essere una cosa etero è gay, ma per il resto è del tutto simile alle storie impossibili dei film o di quelle fanfiction dove appaiono le cosiddette Mary Sue. Michael è lo “sfigato” di turno, quello che è innamorato segretamente del più bello della scuola, che in teoria non sa nemmeno chi sia, e ora magicamente entra nella sua cerchia, anche se in un modo non proprio piacevole. Io dico, se vuole una storia più seria, basta che tiri fuori le palle per non cedere a Damian, per arrivare al punto che è Damian stesso a inseguirlo, no? Invece così sembra che nessuno possa dirgli di no, e che Michael non abbia carattere.
Non so come possa andare avanti, ma spero almeno che Michael non diventi veramente un giocattolo di Damian (mi ricorda qualcosa questa storia) e che si faccia valere.
Ti elenco un po’ di errori che ho trovato. Alcuni li trovo spesso anche in Charmed Destiny, ma non ti ho mai spiegato il perché di alcune correzioni. Ne approfitto per farlo qua:
- si intravvedono <-- intravedono, non intravvedono
- Per Stefan invece, la scoperta di essere bisessuale, fu un pochino più complicata; <-- qua c’è un errore di punteggiatura abbastanza grave. Hai separato il soggetto (la scoperta) dal verbo (fu). Inoltre, metterei una virgola anche prima di “invece”, quindi la versione corretta dovrebbe essere questa: “Per Stefan, invece, la scoperta di essere bisessuale fu un pochino più complicata;”.
- da buon poliziotto qual’era <-- “qual era” si scrive senza apostrofo, in quanto “qual” come parola esiste e si utilizza anche davanti a parole che iniziano per consonante (es. qual buon vento).
- Stefan, non ci mise molto a capitolare <-- come prima, hai separato il soggetto dal verbo con una virgola, cosa sbagliatissima.
- sei bisessuale figliolo, <-- qui manca la virgola del complemento di vocazione. Ti spiego: quando ti riferisci, in un discorso diretto, all’interlocutore, che sia con il nome proprio o uno che fa riferimento a lui, devi separare questo riferimento dal resto della frase con delle virgole. Quindi, “figliolo” dev’essere preceduto e seguito da una virgola, in quanto complemento di vocazione.
- Contrariamente a quello che pensava la gente, quella persona non poteva essere Mickey, perché verso l'amico nutriva un profondo senso di protezione, affetto, come se fosse un cucciolo da scaldare e tenere al sicuro dalle persone malvagie che abusavano della sua dolcezza. <-- occhio che il flashback è finito e devi tornare a parlare al presente, non al passato.
- E purtroppo, una di quelle persone, oggi ha colpito nel segno <-- di nuovo hai separato il soggetto dal verbo.
- «Mik, ti prego calmati! Ti sei sbagliato sicuramente, è impossibile che se ne sia accorto, egocentrico com’è non ci avrà fatto caso». Stefan cercava di metterla sul ridere, in modo da tranquillizzare Mickey, invece ottenne l’effetto contrario. <-- hai di nuovo messo i verbi al passato, occhio. Poi, dopo il “ti prego”, metti una virgola.
- È finita Stef <-- ci sono due spazi dopo la “È” e manca la virgola prima di Stef (di nuovo complemento di vocazione).
- perché essendo il capitano della squadra di basket, ha un’ampia scelta di persone <-- metti una virgola dopo “perché”.
- «Troveremo una soluzione Mik, te lo prometto, ma ora cerca di calmarti, altrimenti ti scoppia la testa! Andrà tutto bene fratellino». <-- sia Mik che fratellino sono complementi di vocazione, quindi ci va una virgola sia prima di Mik che prima di fratellino.
- Voglio morire Stefan <-- come sopra, Stefan è complemento di vocazione e richiede una virgola a separarlo dal resto della frase.
- che, quel piccolo demonio che alberga nei suoi sogni erotici ormai da quasi un anno <-- la virgola dopo il che non ci va °-°
- Ormai sei mio passerotto e non puoi più sfuggirmi! <-- passerotto è complemento di vocazione, quindi ci va una virgola sia prima che dopo.
- Ultima cosa, metti il titolo della storia in minuscolo, con solo l’iniziale maiuscola, perché sta meglio :D
Spero che tu non ti sia persa in questa recensione e che i miei consigli possano tornarti utili in seguito XD
Baci.
SNeppy. |