Questa storia è davvero molto carina. La traduzione è semplicemente perfetta, tanto più che non mi sembrava nemmeno una traduzione! Complimenti (e grazie!), si vede che lo fai professionalmente ;)
Era da tempo che sentivo parlare di Cabin Pressure, non avendo mai capito molto bene di cosa si trattasse, così proprio l'altro giorno ho spulciato un po' per il web e ho iniziato a sentirmi le puntate (con un po' di difficoltà, a dire il vero, mannaggia l'english, managgia british! xD), e devo dire che sono davvero divertentissime! Quindi quando stamattina ho visto questa fic ho pensato "oh, manco a farlo apposta!"
E' un peccato che abbia così poco successo qui su efp, perché credo sia davvero interessante e ben scritta. Sarà poi che io ho una specie di "kink" per le storie con il tema dell'amnesia o sulla memoria in genere, cosa quindi che me l'ha fatta apprezzare ancora di più. Quindi ho deciso di recensirla man mano che la leggo, chissà mai che un'aumento dei commenti non aiuti a farla conoscere un po' di più... perché è davvero un peccato passi così sotto silenzio! ;)
Per ora ho letto questo primo capitolo, e appunto, mi ha catturato fin da subito! E' stata molto brava l'autrice a descrivere la confusione di Martin, il suo stato mentale, le sue convinzioni... è riuscita ad amalgamare perfettamente il personaggio di Martin al mondo di Sherlock, lasciando un sacco di cose nel mistero, proprio come se vedessimo la storia dal punto di vista del povero Martin! Così assistiamo allo sgretolarsi delle sue certezze riguardo la propria vita, con tutti i pezzi che gli scorrono via senza che lui possa fare nulla... sa di essere un pilota, ma non ricorda come fare il proprio lavoro, crede di avere famiglia e amici, ma non ricorda dettagli minimi su di loro...
E' stato divertente cercare di capire i riferimenti che l'autrice ha sparso per il capitolo, riferimenti che ovviamente Martin non comprende, ma che strizzano l'occhio al lettore. E così i capelli grigi del dottor Shelton potrebbero essere quelli di Lestrade, e i sorrisetti inquietanti dello psicologo Gregory (Gregory poi?! Eheheh) nascondono in realà Mycroft, e il gentile Jack, che Martin prende subito in simpatia "a pelle" (chissà come mai ^^) è in realtà John... poi credo che una delle due infermiere, Lacey penso, sia in realtà Molly...
Sono molto curiosa di capire come abbiano fatto a integrarsi così nell'ospedale, quali siano veramente i loro ruoli, o se è solo tutta una montatura... Non credo in realtà, perché comunque Sherlock ha subito un trauma ed è malato, quindi qualcosa di vero nelle cure ci deve essere. Anche se mi chiedo come mai John faccia quindi la parte di un infermiere/spazzino piuttosto di un medico, avendone le capacità, e sinceramente Mycroft che si spaccia per psicologo mi mette i brividi, povero Sherlock!
Però queste sono solo mie supposizioni, e magari ho preso un abbaglio e non c'ho capito nulla! xD
Questo Martin è costruito egregiamente, così perduto e confuso, con questi riferimenti a Cabin Pressure, e allo stesso tempo sprazzi della personalità di Sherlock che escono prepotentemente, come la frase sbottata contro Lacey/Molly e Jack/John che alza gli occhi al cielo... Insomma, credo che chiunque, risvegliandosi in un ospedale e sentendosi dire che tutto ciò che crede di essere, tutto ciò che conosce sul suo mondo è in realtà una bugia, uscirebbe fuori di testa, almeno un poco.
Questo argomento mi affascina molto, in effetti, e perciò sono curiosa di sapere come verrà gestito... e sono anche fortunata, visto che la ff è già tutta tradotta! *.*
L'ultima scena poi è spettacolare, perché mette un sacco di domande in testa: avevo creduto che semplicemente non volessero farlo guardare allo specchio troppo presto perché si sarebbe visto con i capelli di Sherlock e non di Martin... ma così è ancora più interessante! Se i suoi capelli sono rossi e ha solo una ricrescita mora, vuol dire che il trauma che ha subito che gli ha fatto "cambiare identità" è precedente a quello che gli ha fatto perdere la memoria, visto che deve essersi tinto i capelli, a un certo punto. Oppure, aveva assunto l'identità di Martin per un caso, ma poi qualcosa è andato storto... Insomma, sì, sono davvero incuriosita.
Per finire, bellissimo il titolo e il riferimento alla frase di Mycroft! *.*
Ho scritto un po' troppo mi sa, spero di non averti annoiato con le mie elucubrazioni :P
Al prossimo capitolo, e ancora complimenti/grazie! ;)
p.s. secondo me potresti inserire nel titolo il solito "[traduzione a cura di]", perché ho notato che quando è esplicito che sia una traduzione le persone tendono a leggere più volentieri, probabilmente perché le ff in lingua inglese sono spesso meglio scritte, inoltre se vengono tradotte vuol dire che qualcuno ha trovato tale storia bella al punto da spenderci del tempo per la traduzione, e quindi "più cura = storia più bella". Non so se mi sono spiegata, e magari è un consiglio scemo... non so, è una mia idea, anche se non ha nessun valore psicologico! :P |