Appena ho letto l'introduzione mi sono catapultato a leggere.
Una storia di questo genere è un qualcosa che non si legge tutti i giorni, e non son sicuro che sia un bene. Ma neanche un male, a rifletterci di più.
Innanzitutto, sebbene manchino un par di giorni, per evitare di dimenticarmene, ti faccio da subito gli auguri di Natale.
La storia di per sé parte con te che, con un simil-complesso di inferiorità, vuoi scrivere una storia sul Natale a tema ZeXaL. E non sai cosa scrivere. Chissà, colpa delle mie frequenti critiche?
Gli spezzoni violacei sono spunti interessanti che, se sviluppati, potrebbero dar la vita a interessanti storielle. Soprattutto la prima, quando un protagonista muore mi piace sempre (eccetto per Zero, ma questa è un'altra storia).
Una storia commovente. Nah, rischio di apparire troppo sdolcinato. Diciamo che la parte dell'Io, sebbene appaia a volte stereotipata, sia stata realizzata abbastanza bene.
Penso che con questa storia hai dato voce a quello che un po' tutti - io compreso - pensiamo. Dar libero sfogo ai sentimenti. Poter finalmente dire tutto ciò che si vuole dire, spogliarsi da ogni peso, librarsi nell'infinito.
Per non rischiare di sembrare troppo buono, però, ti faccio notare che la grammatica è stata letteralmente mandata a buone donne.
Nossi |
