Recensioni per
It's Hard to Forget
di topolinia

Questa storia ha ottenuto 434 recensioni.
Positive : 433
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
14/08/15, ore 17:36

Ciao topolinia! Sono ancora io, e credo che dovrai sopportarmi ancora per un bel po'. Questa volta la mia recensione è neutra. Sei stata imprecisa e la revisione non è stata fatta con la debita accortezza. Mi sembri sempre un po' fredda e veloce quando scrivi ma se devi una storia del genere... ci vuole anche emozione! Emozioni dei personaggi che sono solo intraviste ma non mostrate. E poi la giornata a scuola poteva essere raccontata in modo più particolareggiato ed esauriente. Avresti potuto narrare di Scott che prova a raccontare al suo migliore amico della cotta per Lydia (non sono sicura che si scriva così) da parte di Stiles, di Harris e la sua maledetta chimica (è lui vero? Faccio sempre confusione coi nomi), il coach e la squadra di lacrosse. Avrebbe potuto essere davvero un gran capitolo.
Segue il solito elenco.
Baci,
Lud0

• "Temeva che le ultime parole che gli aveva detto erano..." sai, ho una cotta dichiarata per il congiuntivo. Correggi per favore.

• "Si guardava intorno con aria spaesata e chiedendosi se lui fosse tipo da poster al muro, di fogli che indicavano posti in un bosco se tutto quello che vedeva davvero lo rappresentasse, però nulla gli fu familiare." Procediamo per punti.
1. "... e chiedendosi..." magari senza "e"? Oppure "... e si chideva..."? Comunque nel modo in cui è adesso, la frase non sta in piedi.
2. "... in un bosco se tutto quello..." tra "bosco" e "se" ci va una virgola. La punteggiatura sembra insignificante e perfino qualcosa che si può traladciare ma oltre a dare forma alla struttura della frase, la dice lunga sulla cura con cui questo capitolo è stato scritto, riletto e revisionato. Più attenzione, dai, errori del genere capitano solo perché non si sta attenti.
3. "... nulla gli fu familiare." attenzione ai tempi verbali, qui il passato remoto non suona naturale. Meglio :"... nulla gli era familiare".

• Questo punto riguarda il flashback e mi sta molto a cuore. Tu hai scelto di narrare questa storia da un punto di vista esterno, pertanto realizzare un flashback è forse un pochino più semplice. In questo caso può essere introdotto da qualcosa come :"In effetti Derek e Scott ne avevano parlato...". Per favore non mettere più la scritta "flashback" perché è una dichiarazione della serie "sto scrivendo questa storia tanto per farlo, perché sapete non riesco nemmeno ad introdurre un comunissimo flashback!".

• "L'odore provenire da lui si tramutò velocemente." Prima osservazione. Al massimo "l'odore proveniente da lui" o altro, ma "l'odore provenire da lui" proprio no. Seconda osservazione. Se qualcosa si tramuta, si tramuta in qualcosa. Se non si tramuta in qualcosa, molto semplicemente CAMBIA.

• "Scott ascoltava i battiti del suo migliore amico aumentare, il suo respiro farsi corto. L'odore provenire da lui si tramutò velocemente. Temeva che potesse avere un attacco di panico da un momento all'altro." Chiariscimi i vari "lui" (soggetti sottintesi compresi) presenti in queste tre frasi. Non è difficile da capire ma costringe il lettore (quello attento però) a fermarsi e riflettere. Questo punto è molto meno scorrevole rispetto al resto del capitolo.

• Ti faccio notare che ti sei persa una "e" in "Potva sentire il colore..."

• "... per il ritorno di Scott che sorridendogli gli diceva che si era ripreso e che era meglio tornare in classe." Possiamo evitare i doppi che, grazie?!

• Quando lo sceriffo è così "materno" da annunciare a Stiles la cena, magari dimmi che è sera. Sì, è scontato, ma me lo dici solo a fine frase. Non so come dirlo ma sarebbe meglio dire che è sera ad inizio frase perché il lettore è ancora rimasto alla scena precedente. Inoltre sarebbe molto carino spiegare come si sente lo sceriffo.
(Recensione modificata il 14/08/2015 - 05:44 pm)