Torno a leggere questa storia dopo un certo periodo. Hai per caso trovato qualcuno che ti beti la storia? Lo dico perché restano, comunque, refusi, accenti mancanti e virgole anarchiche, ma noto grossi progressi dal primo capitolo (sì, ho letto anche il secondo, aspetta che finisco qui e ti commento anche quello).
La tua amica ha ragione nel dire che questi capitoli sono introduttivi, ma non vedo cosa ci sia di male. Siamo solo al terzo, d'altro canto, e c'è la necessità di andarci coi piedi di piombo, in un certo senso, per far entrare il lettore nello spirito della tua storia. È comprensibile una certa prudenza. Significa che tu, a questa storia, ci tieni e vuoi essere sicura di far ambientare il lettore nel tuo mondo. Che è simile a quello di Kurumada, ma visto attraverso le tue lenti.
C'è da dire, piuttosto, che il secondo ed il terzo capitolo potrebbero, un domani, essere riuniti in uno solo, così da non dare al lettore la sensazione di uno spezzettamento (inutile) della trama. In questo caso sì che la tua amica avrebbe ragione nel dirti che questi due capitoli sono troppo descrittivi. Ci sarebbe troppo sugo e poco arrosto, o troppe patate e poca carne, insomma. Tu pensaci.
Ho amato molto i personaggi originali. Marin, Shaina, Ichi, Ban. Geki. Mi sono piaciuti nel loro essere protagonisti di un mondo che sta cambiando, che si sta ricucendo le ferite da solo, nella pia illusione che tutto sia come prima, che nulla sia cambiato. Il dolore di Marin per la perdita di Aiolia, la lacrime di Shaina sul cuscino stretto al petto, la frustrazione di Geki, la guasconeria di Ichi. Il silenzio di Ban (poveraccio). Fares, e sua sorella, non mi dicono molto. Non trovo in loro quell'appeal che mi faccia affezionare alle loro figure (cosa, invece, che è successa subito per la Devota Sotiria), ma magari, più avanti, chissà...
Non ho capito una cosa, però: quando Geki borbotta (eufemismo) per non aver cavato un ragno dal buco, dice che hanno sprecato tutti i loro risparmi. Ma risparmi di chi? Del Santuario o di Geki e soci? E nel caso fosse la seconda ipotesi, perché hanno pagato di tasca loro?
Mi è piaciuto il momento introspettivo di Nachi, quel suo "vado, do la notizia e torno" che si è trasformato in un soggiorno di quattro giornate. Per leggere delle carte. Vedo che abbiamo avuto la stessa pensata circa un riconoscimento da parte di Kido...
La recensione è neutra, e non positiva, per un testo che risulta penalizzato dalla punteggiatura e dai refusi. Purtroppo. Perché le idee ci sono e sono anche buone (o non avrei recensito. Non mi piace lasciare commenti critici a ripetizione, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, un inutile spam, anche piuttosto molesto.), ma il fatto che durante la lettura io pensi che quella virgola starebbe meglio lì, o che su "lì" ci vada l'accento, rallenta la fruizione del brano. Lo rovina. È come trovarsi a percorrere in auto un pezzo di strada dal panorama mozzafiato, ma dall'asfalto pieno di buche. Piccole, per carità. Alcune le si può evitare con un colpo di sterzo; ma le altre, quelle in cui gli pneumatici cadono, rovinano la passeggiata. Ed è un vero peccato. Non sarei onesta a darti una bandierina verde, ma sarò felicissima di cambiare quella di questa recensione non appena avrai sistemato questo capitolo. (Recensione modificata il 07/02/2014 - 11:02 am) |