Eccomi!
Ci tengo particolarmente a questa recensione e spero di non farla durare un'infinità, ma neanche lasciarla di poche righe senza dire niente.
Questa raccolta la trovo la più personale e libera delle tue storie e mi piace moltissimo. Riguardo alla flashfic (dato che non si parla neanche di una OS) è uno spaccato di sentimenti che mi capita di vivere sulla mia stessa pelle.
Non parlo della storia, che in realtà è molto bella: l'idea che Peeta di ritorno al distretto 12 vada a cercare i suoi cari prima di rendersi conto di non essere solo e dunque torna a casa da Katniss con le primule... è veramente dolce e ti fa gonfiare il cuore!!
Ma le emozioni che se ne ricavano da ogni parola, sono così vive, così reali... voglio farti complimenti, anche se so che derivano da una tua reale sofferenza. E a maggior ragione voglio farteli! Perchè non è affatto facile tirare fuori tutto, così di getto. Anche se ti nascondi con delle metafore o con altri personaggi...
Credo che a una storia piccina e a se com'è questa, specie per l'argomento trattato, ognuno può dare un'interpretazione personale e rivedersi in qualche particolare (quelli ci sono sempre).
Io mi ci sono rivista!
E sono sicura che tantissime faranno lo stesso..
Quando si parla di funerali cerco di restare molto distaccata, come fossi un'estranea, anche se mi hanno toccato direttamente in alcune occasioni... Li ho sempre vissuti in automatico, proteggendomi da qualsiasi reazione devastante potesse scaturirmi, mantenendo rigorosa il classico 'nodo alla gola' per, non so, una settimana? due? prima di realizzare. In alcuni casi anni.
E poi la pioggia... è capitata anche a me. L'anno scorso, e non c'è stato verso...
E' come se la pioggia avesse potuto abbattere ogni barriere di protezione e costringerti con la forza a piangere, a disperarti, a star male!!! Prepotente, irrispettosa e devastante... e tu che stai lì a sentirla con ogni senso, non puoi ignorarla. Ne senti il rumore, l'odore, l'umidità, il bagnato... ed è come se il cielo ti mandasse un messaggio "Guarda che puoi piangere! Puoi soffrire anche tu!" E non puoi opporre resistenza perchè è inutile. Crea una cappa di ticchettii in cui nascondere i singhiozzi, le gocce che cadono fitte rendono sfocate le persone e ti celi dietro l'ombrello come dietro a un burqua,. Ti senti di poter piangere! La pioggia poi laverà tutto e laverà via anche le tue lacrime...
In definitiva, ai funerali con la pioggia non si sfugge in alcun modo. Devi soffrire, perchè la tua mente non ha alcun controllo su di te e tu devi lasciare che tutto ti sfugga di mano e farti trascinare come da una corrente.
La pioggia non è necessariamente tristezza. Si può essere felici anche sotto la pioggia!
Ma non c'è alcun tempo migliore della pioggia, per piangere.
(ok, mi sono commossa mentre scrivevo ed ora sto piangendo come una bambina.)
ps: bhè, sempre più convinta che la dovevi pubblicare!
Tanti tanti baci e abbracci, dato che sono così emotiva oggi :')
Flin |