Recensione premio per il contest "Frammenti di mondi", indetto sul forum di efp da _MoonBeam e Lutea Eos
Ciao!
Sono molto colpita da questa storia. La tua premessa mi aveva lasciata interdetta perchè, se posso essere sincera, non amo le storie tristi e credo di essere un po' come te riguardo agli ospedali. Cominciando la lettura, però, mi sono accorta di come tu sia riuscita a far svanire le mura dell'ospedale per trasportarmi nel turbine della vita di Francesco, nei suoi problemi, nei suoi spostamenti e nelle sue emozioni. Credo che tu sia riuscita, pur in una semplice one-shot, a fornire tutto il ritratto della sua relazione con Diego e tutti i loro sentimenti; anche Fabio sembra un bambino molto dolce.
Hai affrontato un argomento importante e credo che tu lo abbia fatto con la dovuta delicatezza: il sottotitolo è molto forte proprio perchè il grido che lì hai citato è l'unico atto "di violenza" all'interno della storia. Anche nella conclusione, dove i toni si dovevano alzare per forza, hai usato una frase amara, ma non gridata. Ho notato che non ti sei soffermata a pensare al futuro di Fabio, forse perchè la storia sarebbe stata troppo pesante e non te la sentivi, non saprei, però è una mancanza che forse fa riflettere di più. Oltre al dolore di Francesco, con cui il lettore ha stabilito una sorta di empatia e quindi che sente su di sè, bisogna considerare anche quello di un bambino.
Ti faccio i complimenti per la tua storia, toccante. Spero di rivederti presto!

Ho amato anche questa, di storia.
Ora capisco perché dici che è la tua preferita: si vede, si vede tutta, la tua partecipazione, il tuo affetto, il tuo dolore sordo che corrisponde al loro. Delicato, mai volgare, mai sfacciato, il tuo stile racconta sensazioni.
Ed è bello, bello davvero, sapere che anche tu non sei immune a questo tipo di ingiustizie: perché l'amore è una cosa pura, buona, che va oltre i confini di un sesso stabilito. E Francesco ama Diego, ama la sua famiglia, forse più di quanto potrebbe farlo una Francesca qualunque. Molto spesso mi domando perché, in un mondo che si dice all'avanguardia, certe cose siano rimaste legate ad idee primordiali -no, aspetta, primordiali nemmeno, perché primordialmente di distinzioni, probabilmente, ce n'erano ben poche.
A chi mi dice che questa, quella riguardante le "nuove famiglie", non è una mia battaglia, che io son già sicura, che io son già nel giusto, vorrei far leggere questa tua storia.
Complimenti, davvero, e di cuore.
Grazie per aver raccontato un po' di amore.

tu entri nell'anima dei lettori, cara Hir...sei un balsamo che lenisce ogni ferita, con le tue parole così particolari che hanno un modo tutto loro e tutto spontaneo di disporsi sul foglio. mi sei stata d'aiuto con questa storia, purtroppo anch'io da un anno vivo la realtà degli ospedali per la malattia di mio papà...sono mondi terribili e distaccati dalla vita quotidiana, dove tutti sono "sulla stessa barca" e la sensibilità delle persone si affina moltissimo, andando oltre al cinismo e al disincanto della realtà di tutti i giorni. Brava, davvero brava. ti prego, aggiorna anche le altre raccolte, sono semplicemente meravigliose! ** ti ringrazio se vorrai rispondermi, alla prossima!

Ok questa storia e bellissima.
Ottimo lavoro.
Beh non so cosa altro dirti, questa storia mi ha lasciata senza parole.
Ciao.