Recensioni per
Non sempre i piani vanno come vorremmo.
di vero_91

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/05/14, ore 23:19

Ciao,
ti faccio i miei più sentiti complimenti per questa fantastica storia, che mi ha molto emozionato!! Ho amato tantissimo la tua "Tu mi ami. Vero o falso? Vero. Ma ormai non basta più", e questo racconto su Gale e Johanna è davvero magnifico...a questo punto mi perderò in tutti gli altri racconti che hai scritto su di loro. Per quel che vale, non ho trovato i personaggi OOC, anzi. Mi è molto piaciuta l'evoluzione di Johanna e dei suoi sentimenti (ricordiamoci che comunque sono passati due anni dalla guerra, e le ferite piano piano iniziano a rimarginarsi...). E Gale...beh Gale mi sembra proprio il Gale della Collins...quindi davvero complimenti!!!
corro a leggere altre tue storie!!!

Complimentissimi
un abbraccio

Recensore Veterano
19/02/14, ore 18:35

Recensione per il contest "A ciascuno il suo" indetto sul forum di EFP
Grammatica e sintassi: 7/10

Ho riscontrato molti errori durante la lettura, per la maggior parte imprecisioni o errori di battitura, ma anche qualche refuso un po’ più grave. In questa frase: “ci sono ancora giorni in cui l'astinenza dalla morfamina la rendono intrattabile” il verbo deve essere coniugato al singolare, perché il soggetto (l’astinenza) è singolare; qui, invece: “L'incidente si rivela peggiodel previsto” utilizzare “peggio” è errato, perché è un avverbio, mentre l’enunciato richiede l’aggettivo peggiore; ad un certo punto utilizzi l’espressione “da lì a poco” al posto della più diffusa “di lì a poco”. “Quando sarà in ginocchio glieli calerà lentamente”, invece, è sbagliato perché parli di mutande, quindi un sostantivo femminile, perciò il pronome giusto è “gliele”. Un errore simile l’ho trovato nella frase: “rendendosi conto solo ora quanto gli fosse mancata la sua presenza”: dato che il soggetto della frase è Johanna, il pronome gli è scorretto e va sostituito con le. Ugualmente, in “un enorme pila di carte”, dato che il sostantivo è femminile, deve esserci un apostrofo tra l’articolo e l’aggettivo: “un’enorme”. Un errore un po’ più grave è questo: “Puoi uscire che devo fare la doccia?”: dato che le due proposizioni sono unite da un nesso causale, il che non è congiunzione, ma complemento di causa, quindi la forma corretta si scrive con l’accento: ché. Altre imprecisioni che ho riscontrato spesso sono la forma maiuscola del verbo essere alla terza persona singolare, che si scrive È, quindi accentato, non E’ (apostrofato) - per inserirla all’interno del testo è sufficiente premere i tasti Alt +0200 – e “be”. Be non esiste nella lingua italiana: ci sono molte discussione tra i linguisti su quale forma usare, chi ritiene che la più giusta sia beh, o chi preferisce be’ come troncamento di bene, ma be non è minimamente corretto. È sbagliato anche scrivere “qual’è”, perché si tratta di un’apocope vocalica e non di un’elisione, perciò non deve essere apostrofata: la forma corretta è “qual è”. Qualche piccola imprecisione anche qui: “Johanna sorride di rimando, chiedendosi se in quel casa fa parte anche lei, provocandoleuno strano calore al petto”. Innanzitutto l’espressione corretta è “fare parte di qualcosa”, non “fare parte in qualcosa”, inoltre la frase richiede il congiuntivo “faccia”, non l’indicativo “fa”; infine, dato che il soggetto di tutte e due le coordinate è sempre Johanna, e dato che lo “strano calore al petto” è provocato a Johanna stessa, la forma corretta è “provocandosi”. In sostanza, riscrivendo l’enunciato, andrebbe corretto così: Johanna sorride di rimando, chiedendosi se di quel casa faccia parte anche lei, provocandosi uno strano calore al petto. I verbi sono coniugati in modo errato anche in altri due casi: “per un attimo la ragazza pensa che va (vada) bene anche così”, e “Ha la sensazione che se abbassa (abbassasse) la guardia, per lei non ci sarà (sarebbe) più scampo”. Qualche piccolo errore di battitura:“la sua squadra ti (di) taglialegna” e “le loro lingue velocemente si sarebbero trovare (trovate)”. Un’ultima cosa: “e solo quando è al rifugio sotto le coperte” non riesce a suonarmi bene, l’espressione più giusta sarebbe trovarsi al sicuro, non al rifugio. Ho trovato anche un “Hawthone” al posto di “Hawthorne”.
Lessico e Stile: 7/10
Il tuo stile l’ho trovato adatto alla tipologia di storia narrata, semplice e diretto senza troppi fronzoli per narrare una storia d’amore che non si rende ancora conto di essere tale. Il lessico magari in qualche punto era fin troppo comune, soprattutto nei dialoghi, ma niente di eccessivamente colloquiale. Il vero problema è la punteggiatura: se posso darti un consiglio, stai particolarmente attenta a quella del discorsi diretti. Spesso fai delle frasi troppo lunghe che risultano innaturali, dato che la conformazione dell’apparato fonatorio non ci consente di prendere così poche pause mentre parliamo; inoltre, apporre il punto esclamativo alla fine di una frase molto articolata, inoltre, risulta ancora più innaturale, perché enfatizzare una lunga sequenza di parole risulta impossibile. Prova a rileggere i dialoghi ad alta voce e ti renderai conto che enunciati sintatticamente complessi, seppur perfetti per una narrazione, stonano un po’ in un discorso diretto. Altro grande problema sono le virgole: ne metti decisamente troppo poche. Innanzitutto, quando in un discorso diretto si pronuncia il nome dell’interlocutore, esso deve essere posto tra due virgole, in quanto si tratta di un vocativo, mentre tu tendi a inserire una virgola solo dopo il nome. È buona norma anche inserire una virgola dopo i verba dicendi, ad esempio: “Ora mi faccio una doccia e poi farò qualche telefonata.” Dice, mentre mette la canottiera in lavatrice”. Di norma si usa per separare la principale dalla secondaria, prima di congiunzioni avversative come “ma” o “però”, dopo “Sì” e “No” e tanti altri casi; al momento non posso segnalarti tutti gli errori che hai commesso perché verrebbe fuori una lista davvero tropo lunga, ma se sei interessata posso sempre mandarti il file della tua storia corretta. Comunque, puoi tranquillamente riuscire a trovarli da sola: basta leggere il racconto a voce alta e vedrai che riuscirai a individuare da sola tutti i momenti in cui è necessaria una pausa. Passando invece allo stile grafico della storia, mi ha lasciata perplessa la scelta di scriverla tutta in corsivo: in questo modo, i punti in cui sarebbe davvero servito non sono enfatizzati adeguatamente – ad esempio i momenti in cui si passa dalla narrazione ai pensieri di Johanna – dato che non cambi la formattazione del carattere. Ti consiglierei di rivedere questo aspetto, anche perché il corsivo è uno stile che alla lunga affatica l’occhio e rende meno scorrevole la lettura.
Caratterizzazione dei personaggi: 8/10
Non ho molto da dire, in realtà. Mi è piaciuta molto la caratterizzazione di Johanna: differisce leggermente da quella originale, è vero, ma attribuisco questo cambiamento alla graduale maturazione che, è inevitabile, deve aver subito dopo la chiusura della trilogia. La vedo come una Johanna più cresciuta, esattamente come sarebbe cresciuta all’interno dei romanzi, quindi la considero decisamente IC – forse alla fine si lascia andare a riflessioni un po’ troppo “zuccherine”, ma non l’ho trovato spiacevole. È comunque una donna che, dopo una vita trascorsa da sola, scopre di sentire il desiderio di avere qualcuno accanto, e non lo trovo affatto innaturale, nemmeno in un personaggio come lei. D’altra parte, la caratterizzazione di Gale mi ha lasciato un po’ più perplessa: non che sia OOC, ma non l’ho trovato molto in linea con il prospetto che ci ha dato di lui la Collins. Se per Johanna questo cambiamento è giustificabile come una crescita, con Gale non riesco a fare lo stesso ragionamento, perché si tratta di una retrocessione. L’ho trovato molto semplicizzato come personaggio, un po’ troppo ingenuo e poco acuto, mancante dell’audacia che ha dimostrato in Hunger Games. Si tratta ovviamente di un’opinione personale – i commenti sull’IC o sull’OOC vanno sempre presi con le pinze, dato che ognuno vede i personaggi in modo diverso e del tutto personale – ma ti dirò, la caratterizzazione di Johanna mi ha convinto molto di più, e l’ho apprezzata molto di più di quanto ho fatto con Gale. Ciò non toglie che entrambi siano sufficientemente approfonditi e dotati di una certa umanità.
Sviluppo della trama: 8,5/10
La trama, di per sé, non brilla per originalità. Ciò che la rende davvero originale è il modo in cui l’hai fatta tua, e da un’idea di partenza che poteva sembrare banale sei arrivata a una storia che ti appartiene totalmente. La storia scorre bene, non ci sono punti morti o noiosi, ma è un piacere continuare a leggere per scoprire cosa si inventerà Johanna per sedurre Gale senza far ricorso ai suoi soliti mezzi; è una commedia romantica dolce e divertente, e mi sono anche piaciuti molto gli espedienti che hai usato per spiegare le esigenze di trama che dovevi affrontare: in parole povere, non ci sono incoerenze o dubbi, ma hai spiegato tutto perfettamente – come ad esempio Gale che deve lavorare molto per l’incidente in quella fabbrica. Non hai lasciato nulla al caso, ma hai saputo giostrare la tua storia riuscendo a muoverti all’interno di essa in modo naturale. Non è una storia particolarmente complessa, anzi, è molto semplice e non accade nulla di eclatante, nessun colpo di scena, ma è comunque una lettura piacevole e rilassante. Anche il finale mi è piaciuto molto, con Johanna che decide di non dirgli le due famose paroline, questo lieto fine con una punta di amarezza è in piena linea con l’IC di entrambi i personaggi e l’ho di gran lunga preferito a un finale con un’happy ending pieno di zucchero che, a parer mio, sarebbe risultato forzato.
Bonus: 4/4
Su questo ho poco da dire, la scena erotica è stata trattata senza arrivare al rating rosso e la coppia è decisamente crack, quindi hai ottenuto il massimo del punteggio in questa categoria.
Gradimento personale: 0,5/1
Mi è piaciuto davvero molto come hai trattato questo spunto, come ho già detto in Sviluppo della trama, però non posso assegnarti l’intero punto perché i refusi grammaticali e la mancanza di una punteggiatura adeguata mi hanno impedito di gustarmi a pieno la lettura. Ciò non toglie che io l’abbia apprezzata molto.
Totale: 35/45

Recensore Master
14/02/14, ore 18:27

Ciao, Vero!
Ho letto questa storia un bel po’ di giorni fa, ma ultimamente procedo molto a rilento con le recensioni, ma oggi ho deciso di prendermi il pomeriggio libero dallo studio per recuperare un po’ di storie e, così, eccomi qui! Sono veramente contenta di aver finalmente l’occasione di leggere una tua Ganna, perché mi ero ripromessa di farlo da secoli, ma alla fine ricadevo sempre sulle tue storie con accenni Everthorne >.< Devo dire che non potevo pensare di addentrarmi nel mondo delle Ganna in maniera migliore. Questa storia è bellissima! Ho apprezzato tanto il sottogenere ‘commedia’, perché ha reso il tutto ancor più godibile e perché, diciamocelo, quei due devono essere seriamente un concentrato di angst, ma anche di esilaranza, ce li vedo fin troppo bene a battibeccare ogni due per tre. Mi è piaciuto anche il fatto che, pur partendo con l’intento di scrivere una commedia erotica, tu abbia comunque lasciato molto spazio all’introspezione di Johanna, che io ho trovato comunque molto IC, specie in determinate situazioni, come quando se ne gironzola per casa nuda e, in generale, la sua testardaggine nel desiderare che, per una volta, sia Gale a cercarla per prima. Anche se di norma sa di essere lei a fare la prima mossa perché – e questa è una cosa che anch’io ho sempre immaginato quando pensavo/scrivevo su Johanna – se lei vuole una cosa, va e se la prende. Incluso Gale Hawthorne <3 E anche Gale mi è sembrato perfettamente caratterizzato, nel suo sommergersi nel lavoro e non comprendere quale motivo spinga Johanna a comportarsi così – fraintendendo tutto, per altro.  Oh, il finale è di una dolcezza unica e sottolinea benissimo quanto siano perfetti assieme questi due <3 Ti chiedo scusa per la recensione un po’ ficca, ma sono indietro con un mucchio di storie e quindi devo scappare!
Alla prossima storia e ancora complimenti <3

un abbraccio!

Laura

Recensore Master
10/02/14, ore 20:19

Vero, carissima ♥
Finalmente la Ganna che stavo aspettando con troppo impazienza!
Ora, ti avevo detto che ieri non potevo recensire e poi tu mi pubblichi mentre sto per andare a mangiare... Certe cose non si fanno, perché so già che mentre scrivo questa recensione la cosa (?) che c'è nel forno si brucerà, ma io ho bisogno di Ganna. Ora. *fangirla*
Okay, ogni recensione che ti lascio è su questa lunghezza d'onda, ma cosa posso farci se tu scrivi delle storie così belle – e in questo caso anche hot ♥ - con protagonisti Galeotto e Johannina! Il mio cuoricino uno di questi giorni non ce la farà più e collasserà d'ammoreH, sapevilo.
È che io non ce la faccio a vedere Johanna così insicura per colpa di quel tardone di Gale versione Katniss style, perché dai, una donna che ti si para davanti nuda e chissà che espressione provocante aveva non può lasciare indifferenti. Secondo Gale sì, purtroppo. *sospira* Aaah, che pazienza che ci vuole con gli uomini!
Inutile dire che sono morta dal ridere ogni volta che lei ci provava così spudoratamente con lui, che invece nemmeno lo notava e lei imprecava xD Dio, quanto amo la sfacciataggine di quella donna ♥ Che poi alla fine è anche insicura e vuole solo che quel ritardato le dica che la desidera *^*
Infatti ho amato tantissimo il finale, quando lui le dice tutte quelle cose tenerose al massimo e c'è il momento hot più hot di tutti, ma è anche dolce perché Johanna lo ama – e anche lui la ama, lo sappiamo – e io mi sciolgo *___*
E mi ero anche dimenticata di dire che ho adorato i pensieri di Johanna quando dice che amare qualcuno rende deboli, però si lascia comunque andare nell'abbraccio di Gale e pensa che ormai è cotta e non può più fare nulla per impedirsi di pensare a lui ♥
Sì, sono partita per la tangente con questa adorabile shot! Anche se il ti amo finale ci sarebbe stato, ma anche Johanna ha bisogno dei suoi tempi e noi l'amiamo anche epr questo ♥
Ah, una cosa: mi sa che hai lasciato un tag aperto nell'introduzione, perché si vede tutto in corsivo ^^
E no, i personaggi non sono OOC, è che l'argomento è molto distante dalle tematiche di Hunger Games, quindi è normale che i personaggi si comportino in maniera un po' più leggera, vai tra (?)
Devo scappare, ma sappi una cosa, mia adorata Ganna writer preferita: pubblica taaante altre Gale/Johanna e rendimi felice ♥
Un bacione

(Recensione modificata il 10/02/2014 - 10:55 pm)