Recensioni per
Made with Love
di manucchi

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
22/09/14, ore 22:23
Cap. 7:

Uhm. Ciao, piacere. Mi chiamo proprietaria senza luna, o in inglisc, Moonless Mistress. 
Sono inciampata su questa storia per puro caso - scorrendo la main page del fandom di KuroBasu - e incuriosita ho aperto la pagina. Mi piace sempre dare una possibilità ai personaggi originali. Premetto però che non è una recensione positiva - come testimonia anche la sventolante bandierina rossa comunista
Nonostante ciò mi dico che anche da un pessimo terriccio possono nascere splendidi fiori, e perciò mi sono avventurata in questa recensione. Perché penso che c'è la speranza che diventi migliore. 
Massù, avventuriamoci. La recensione è lunga. Ma non spaventarti, non dovrebbe mangiarti. Credo.

L'incipit non è il massimo dell'originalità. La storia della sorella/cugina/parente stretta è una cosa trita e ritrita nei fandom sportivi. Soprattutto se sono personaggi fighi, si trovano sempre qualche sorella di troppo. Ormai avranno un armadio pieno, quelle povere anime.
Inoltre il canon comanda che Kise abbia due sorelle maggiori. Quindi perché anche la gemella? Potevi benissimo inserire una delle due sorelle come senpai al Kaijo, sarebbe stato canonicamente accettabile, invece di forzare inutilmente la credibilità.
L'inizio del primo capitolo riprende la scena dell'episodio cinque - il fatidico, dove il pirla tiratore fa la sua dovuta entrata in scena - ma mi sfugge la prima frase pronunciata da Kise. Riguardando la scena, Kise fa l'ice bucket challenge si sta rinfrescando, non lo fa perché ha pianto. (?)
Ed entra in scena Yumiko (Bambina dell'arco?). Che già non dà una bella impressione di sé. Non so se volevi dare l'impressione che sia tosta, ma malmenare il proprio fratello non è una cosa simpatica. Anzi, è discretamente irritante. Con il fatto che Kise sia alto un metro e ottantanove (è un gigante, diamine! çAçAçAçAç) Yumi deve essere parecchio alta per stampargli una mano sulla fronte, o accarezzargli la testa - senza sembrare buffa.
L'ultima scenetta è fatta apposta per dirci chi è Yumiko e cosa fa. E' un buon lavoro perché hai parzialmente utilizzato la regola del show, don't tell. Brava, complimenti, potevi sbattercelo in faccia nella narrazione e non l'hai fatto, improvvisando addirittura un dialogo per farcelo sapere.
C’è però cosa mi sfugge. La partita tra Seirin e Kaijo si è svolta qualcosa come a maggio. E il coach pensa di cercare un manager adesso - a maggio/praticamente giugno? Takeuchi, con calma, mi raccomando. 
Ovviamente Yumiko, oltre all'aikido, è anche una modella. La cosa sta diventando irritante. Non è che si scopre che è pure brava a basket o ha le abilità del copycat? Puzza di Mary Sue...
Sì, infatti si scopre che è bravissima, più dei maschi, fantasticissima!!uno11one
Anche in ritiro, non è che Yumiko possa vestirsi come le pare. Ricordi Riko? Lei aveva comunque la divisa. Ma ha punti bonus, perché almeno lei soffre la fame. Mi stupisce anche la sua poca serietà. E’ la manager, perciò deve seguire attentamente i giocatori e preoccuparsi della loro condizione. Hai presente Momoi? Lei mica legge i libri o chiacchiera al telefono durante gli allenamenti della sua squadra.
Siccome nei manga non si sa mai chi siano i genitori dei personaggi (io considero Alex la mamma di Kagami e Himuro, ormai) tutti possiamo prenderci la libertà di ricamarci sopra. *cough* Trovo comunque un po' forzato che i genitori li lascino da soli senza qualcuno - sono pur sempre adolescenti. Kise ha ben due sorelle maggiori, perché non chiedere a loro?
Inoltre, anche se Kise viene fatto puntualmente passare come donnaiolo, io non l'ho mai visto flirtare con delle ragazze. Tanto meno dire loro "sei carina". Attenzione all'OOC!
Attenzione, però, perché d'accordo essere amikeamycissime, ma i giapponesi non sono fan del contatto fisico. Giusto perché tu lo sappia.
La presentazione va anche bene, se devo essere sincera, ma non si tende la mano! Si inchina per salutare/ringraziare/qualsiasi cosa. Non si stringe la mano, a meno che tu non sia straniero. 
Inoltre, a meno che non ci siano festival, non ci sono le bancarelle. Che poi verrebbero adibite di sera.
Inoltre, trovo che sia erroneo che Kise la chiami "Yumicchi". Lui aggiunge il "cchi" a coloro che rispetta. Mentre Yumiko è sua sorella. Non sarebbe più carino e verosimile che lui la chiami "Yumi/ko-nee-chan/san"? E' molto più naturale, visto che sono fratelli. Perché far usare a Kise quell'appellativo che usa per altri scopi?
In più vale lo stesso discorso con Midorima. E' difficile che i ragazzi chiamino le ragazze per nome. Ci dev'essere un rapporto d'infanzia o molto stretto, oppure bisogna essere molto cafoni (sì, Aomine, parlo con te). Non so a che livelli di amicizia lui sia con Yumiko, ma stona incredibilmente. Midorima, poi, che augura a Kise di morire una volta sì e l'altra pure, non credo che sia così accomodante da fare commenti sulla crescita di Yumiko. E a sorridere. Un Midorima che sorride - cosa da paragonare ai miraggi per la sorpresa e alle apparizioni di ufo come frequenza - è spaventoso. E OOC, noto che non hai messo l'avvertimento. Inoltre, se Midorima non ci ha parlato molto [testuali parole sue cit.] come riesce a parlarne con naturalezza dopo mesi che non si vedono - e a chiamarla per nome?
Però Kasamatsu è stranamente IC, in tutta questa faccenda.

La forma è un punto dolente di questa storia. 
Non per gli errori, ne ho notato molto pochi, quanto per le descrizioni. Punti molto sul dialogo, senza descrivere minimamente i gesti o l'ambientazione. Certo, l'immaginazione va usata, ma tu fornisci troppo poco anche per sguinzagliarla. Nel caso, prova a descrivere l'ambientazione, più movimenti ed espressioni dei personaggi, amplia il discorso.
Prendiamo per esempio la scena del primo capitolo e facciamo così:
Kise sgranò gli occhi, si girò di scatto e iniziò a correre. Quella voce la conosceva troppo bene. << Yumi-nee!! >>
La ragazza lo fermò in fretta, compiendo un piccolo salto per via della differenza di altezza e stampandogli il palmo dritto sulla fronte. Kise compì qualche passo indietro per l'impatto.
<< Buon giorno, Kise-san >> disse il ragazzo dai capelli verdi, aggiustandosi gli occhiali. Ecco un'altra Kise nella sua visuale.
<< Oh, Midorima Shintaro, giusto? >> gli chiese lei, dopo aver rimirato con attenzione il suo viso. Shintaro annuì.
<< Si. E' da un bel po' che non ci si vedeva. Mi sembri più alta. >>
Indubbiamente la ragazzina dai capelli biondi che aveva visto alle medie stava rapidamente cambiando. La ricordava ancora, un poco più bassa e agitata, ai tempi della Teiko.
<< Ah, grazie. Tu ti sei alzato un bel po', no? >> rispose lei, cercando di nascondere il suo lieve rossore. Adorava sentirsi dire di essere cresciuta.
<< Ehi, ma non stavamo parlando di me? >> disse Kise guardando offeso gli altri due.

Ecco, non credi che sia già un po' meglio? Va bene che il mio, adesso, è un lavoro di improvvisazione. Ampliare le descrizioni senza esagerare rende la lettura piacevole, evitando così lo stile copione. Cerca di provarci, non si smette mai di migliorarsi.
Inoltre utilizzi le frasi tra le *....* per descrivere le azioni. Non sarebbe meglio scriverle come frasi, come "il trillo fastidioso di un campanello risuonò nell'aria" al posto del *drin drin* o al posto dello *skreek* scrivere "arrivando alla fermata il treno frenò bruscamente"? (ti ho fatto gli esempi dei primi due capitoli, ma questo vale per tutta la storia) E' più elegante, oltre che più corretto. Le onomatopee letterali dovrebbero stare nei manga e basta, nelle storie ci fanno davvero una brutta figura.
La cosa strana è il Point Of Wiew dei ragazzi successivamente. Perché dovresti specificare? Perché non c'è in scena Yumiko?
Inoltre, perché, perché, perché lo stile copione? R.1, R.2, etc. Mi sembrano prototipi di robot. Se cerchi su internet, ci sono molte pagine che ti danno i cognomi giapponesi. E' facile, è bello, è litigarello, no.
ARGH! Lo stampatello!! I miei occhi!! *sfrega gli occhi* Ti prego. Se vuoi far vedere che è arrabbiata, usa uno o due punti esclamativi! Non tutto in stampatello!! *piange* Lo stampatello si usa per dare enfasi ed è accettato se è una o due parole, ma non due righe di frasi!!
Oddio. Oddio, che è successo! Perché è tutto in stile copione? *scuote* Ma prima andava bene! Perchéééé?!?! *piange* E perché il PoV? 
 
Insomma, sono partita con la speranza.
E devo dire che sono rimasta molto perplessa. Se c’era il terreno per scrivere una buona storia, leggendo l’ultimo capitolo queste speranze finiscono nel water. Se Yumiko poteva essere un personaggio originale come si deve, nell’ultimo capitolo ha perso tutto.
Inoltre, usi un’ambientazione italoamericana, ma ci terrei ad informarti che KuroBasu è ambientato in Giappone. E non dico che tu debba essere fedele al 100%, ma un minimo di informazione sui comportamenti e sulle abitudini andrebbe data se si vuole scrivere una buona storia.
Insomma, le premesse erano buone, ma se dal prossimo capitolo la cosa non si risolleva magicamente, Yumiko diventerà una palese Mary Sue, e saluteremo al porto una trama simildecente.
Quindi non so, io ho cercato di avvertirti, ho cercato di darti dei consigli, spero che tu non finisca per buttarli nel cesso.