Recensioni per
Due di Quindici
di Pseudomonas

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/03/14, ore 15:19

Valutazione del contest 'Di prompt e di raccolte':

Grammatica: 8.5/10
“- -”: -1; hai utilizzato per aprire e chiudere i discorsi diretti il trattino corto ‘-’, ma il segno grafico corretto è il trattino lungo (o lineetta) ‘–’. Per non penalizzarti eccessivamente ho deciso di sottrarti 1 punto in totale.
I drabble
“babbani”: -0.05; essendo un termine inventato dalla Rowling, va scritto con l’iniziale maiuscola.
II drabble
“Che fosse l’ultima volta lo sapeva”: -0.10; virgola tra ‘volta’ e ‘lo’, poiché con ‘lo’ sottintendi e ripeti ‘che fosse l’ultima volta’.
“un mago…che”: -0.10; manca lo spazio dopo i tre puntini sospensivi.
III drabble
“Tutti narrarono che sopravvisse ad Azkaban”: -0.15; ‘era sopravvissuto’ anziché ‘sopravvisse’, poiché è i ‘tutti’ ‘narrarono’ qualcosa che è accaduto in passato anche rispetto a loro. Inoltre, è preferibile il modo indicativo al congiuntivo perché quanto narrato dai tutti è dato per certo.
IV drabble
“reale, nelle”: -0.10; la virgola separa il complemento dal resto della frase, è preferibile ometterla.

Stile e Lessico: 9/10
Il lessico utilizzato è vario e ricercato, è evidente che ogni termine è stato scelto con cura e posizionato al posto giusto, dove avrebbe potuto esprimere alla perfezione il concetto da te voluto. Da questo punto di vista non ho davvero nessun appunto da farti, perché nessuna parola nel tuo testo stona o abbassa il registro linguistico; inoltre, nessun termine è ridondante. Complimenti!
Riguardo allo stile, invece, il discorso è leggermente diverso e cercherò di spiegarmi al meglio: il tuo stile è particolare, poco scorrevole e originale – e nessuno di questi tre elementi è una pecca! È particolare perché oggettivamente ha un andamento tutto suo, le frasi sono brevi, lapidarie, alcune paiono volutamente spezzate. I dialoghi sono, al pari del discorso indiretto, lapidari e carichi di sottintesi. Per quanto appena detto è poco scorrevole, le drabbles non si leggono con facilità, vi sono pause imposte da te, periodi complessi nonostante la brevità che impongono al lettore di fermarsi, riflettere e magari rileggere anche; ma credo che sia un effetto voluto il tuo, perché anche in questa ‘poca scorrevolezza’ del testo è evidente la scelta di impostare il racconto in un certo modo. Di conseguenza è uno stile originale, perché ha pochi tratti in comune con altri stili.
Detto questo, passo al motivo per cui ti ho assegnato – confesso a malincuore! – un punteggio non superiore a 9/10: il primo dettaglio a influire è stato l’utilizzo del segno grafico sbagliato per i dialoghi; il secondo è legato proprio alla complessità del tuo stile, vi sono infatti alcuni punti che risultano confusi, che devono essere riletti perché poco chiari (e questo è ben diverso dalla scelta di imporre un ritmo particolare di cui ti ho parlato prima); il punto più ostico è alla quinta drabble, dove scrivi: “Carezzò un’ultima volta il muso del cane. Respirava a malapena”, quel punto fermo dopo ‘cane’ crea confusione circa il soggetto che respira a malapena, è lei o il cane a respirare male? Io credo il cane, e se è così sarebbe preferibile sostituire il punto con i due punti; è la complessità del tuo stile a far sorgere il dubbio, per come sono impostate le drabbles, a respirare male potrebbe essere tranquillamente lei; capire a chi si riferisce il ‘respirava a malapena’ è fondamentale per comprendere il senso dell’intera drabble. Ancora, quando alla seconda drabble scrivi “Che fosse l’ultima volta lo sapeva anche lei. Lo capiva dal modo colpevole di carezzarla” c’è un attimo di confusione legato all’assenza di un soggetto esplicito nella frase che inizia con ‘lo capiva’, basterebbe un ‘che lui aveva di carezzarla’ o ‘con cui la carezzava’ o simili e già l’intera espressione risulterebbe più chiara.
Spero d’averti spiegato nel dettaglio i motivi per cui il punteggio è 9/10.

Originalità: 5/5
L’idea di affiancare un personaggio originale a Sirius non è nuova, ma è nuovo il modo in cui hai sviluppato questo tema. Non avrei potuto assegnarti meno di 5/5 neanche volendo, la tua raccolta è originale in tutto: nella trama, nella caratterizzazione dei personaggi e nello stile.
Hai saputo creare qualcosa che difficilmente si è letto altrove e per questo meriti il massimo in originalità! Anche il prompt è stato utilizzato in modo originale, non lo citi in nessun punto, eppure è il concetto su cui si basa l’intera storia. Il dettaglio più innovativo è senza dubbio il personaggio femminile che affianchi a Sirius, ma di lei parlerò in ‘caratterizzazione’.

Utilizzo dei prompt: 10/10
Anche in questo parametro il massimo! Un po’ ti ho anticipato il perché del punteggio in ‘originalità’, ma qui andrò più nel dettaglio.
Hai scelto di basare le cinque drabbles su un unico prompt e hai scelto di non citarlo affatto nel tuo racconto; del prompt hai utilizzato il significato e l’hai utilizzato al punto che l’intera storia si basa sul concetto di ‘potere’ e ‘non potere’. Sirius che può amarla, Sirius che non può dimenticarla e così via. Il contrasto maggiore credo sia nel dimenticare/non dimenticare: lui può fare entrambe le cose, può scegliere e la fa, la sua scelta, la fa e ne subisce le conseguenze.
Un utilizzo davvero meraviglioso della citazione scelta, non avresti potuto fare di meglio, perché ciò che hai scritto è già il meglio! Inutile dilungarmi oltre, credo d’averti spiegato il motivo del massimo punteggio in questo parametro. Complimenti!

Caratterizzazione e IC personaggi: 8.5/10
I protagonisti della tua storia sono Sirius e la donna senza nome (e senza volto) da lui amata; nel complesso entrambe le caratterizzazioni sono buone, fatta eccezione per alcuni dettagli che mi hanno costretta ad assegnarti 8.5/10 e non un punteggio maggiore.
Sirius è sicuramente IC: randagio, impulsivo, per nulla incline al razzismo della sua famiglia, passionale e un po’ egoista quando si tratta di sentimenti forti, infatti non la lascia andare, nonostante tutto. Il Sirius della tua storia è il Sirius ‘innamorato’ di cui la Rowling non ci ha mai parlato, ma la tua caratterizzazione risulta credibile perché rispetta quanto sappiamo di questo personaggio; non lo descrivi dolce o plateale, né eccessivamente romantico, lo descrivi ‘nudo e crudo’, un ragazzo – un uomo – che ama a suo modo, in una maniera un po’ egoista e un po’ distaccata, un Sirius che sembra sempre sul punto di fuggire via. Ciò che stona nella caratterizzazione è la completa assenza dell’amicizia tra Sirius e James, mi spiego meglio: la Rowling scrive che Sirius sopravvive ad Azkaban perché consapevole della propria innocenza, elemento strettamente legato all’amicizia fraterna con James; ancora, sappiamo che Sirius decide di fuggire dalla prigione solo quando scopre che Peter è ancora in vita. Tutto questo nella tua storia è ragionevolmente assente, perché tu tratti un aspetto diverso di Black e dai una tua interpretazione della prigionia e della fuga, ma non posso ignorare che questa tua interpretazione – per quanto ben strutturata – è in antitesi con l’opera originale; se solo tu avessi fatto un piccolissimo accenno a James e alla voglia di vendetta che spinge Sirius a fuggire da Azkaban avresti reso ancor più credibile – e coerente ai libri – la caratterizzazione di Sirius.
Passando al personaggio di tua invenzione, sei stata molto brava nel caratterizzare questa donna ‘senza identità’: lei è e non è, perché di lei non sappiamo nulla, eppure la conosciamo attraverso il vissuto di Sirius. La sagoma che hai delineato è credibile e adatta a vestire i panni della ragazza amata da Sirius, perché in effetti sembra somigliare molto a lui, è una randagia anche lei – come scrivi tu – è passionale quanto lui, ma a differenza di Sirius sembra crederci sul serio in un futuro per loro due, anche se sa che lui prima o poi sarebbe sparito; è in più una donna forte e indipendente, e lo capiamo dal fatto che accetta di vivere una relazione difficile, che riesce a vivere della sua passione, divenendo un direttore d’orchestra. L’unico dettaglio che mina la caratterizzazione di quest’interessante personaggio è nelle ultime due drabbles: in precedenza scrivi che lei non sa nulla del mondo dei maghi, che non sa della guerra, eppure in queste due drabbles lei sembra riconoscere Sirius nel cane nero, nel ‘randagio’. Ecco, questo elemento rende un po’ sfocata la caratterizzazione della donna. Da un lato è facile credere che lei, ancora innamorata, abbia ‘sentito’ Sirius nel cane nero (elemento, assieme alla prigionia, a cui fai riferimento nella seconda drabble: particolari che ho adorato!), ma dall’altro resta il dubbio: lei sa? Forse, l’ambiguità è voluta, ma è un’ambiguità che rende ancora più incerta la caratterizzazione del personaggio originale.
Al di là di quanto appena detto in riferimento ai due protagonisti, la caratterizzazione è veramente ottima, così come è ottimo lo sviluppo della coppia, coerente dall’inizio alla fine.

Totale: 41/45