È la prima volta che mi avventuro dalle parti del 221b, qui su efp, e devo dire che, se tutti scrivono bene la metà di te, ho perso un sacco di tempo, maledizione.

Prima di avventurarmi nella narrazione propriamente detta, ci terrei a fare una menzione d'onore al titolo, non che chiederti, con ammirazione e una sana dose di invidia: come hai fatto? Un qualche arcano programma di grafica che sicuramente non sarò in grado di usare? Perchè dopo aver visto quanta cura dedichi al titolo (che è variopinto, ma non eccessivo, come di norma lo sono i titoli "grafici") i miei titoli in un banalissimo Times New Roman mi appaiono quantomeno spenti, se non decisamente tristi.

In ogni caso, il testo in se' non sfigura per niente: lo stile è preciso, ma con una certa leggerezza che non si perde in chiacchiere e lunghe descrizioni ma che va dritta al punto. Poi vabbè, la fangirl che è in me mi fa sapere che a noi Molly e Sherlock ci piacciono assai, quindi a posto: seguire è d'obbligo, i complimenti pure. Bravissima dunque, per quello che scrivi, come lo scrivi e la cura che ne hai. Tanto di cappello, e uno scroscio di applausi!

Ah, il racconto a cui ti ispiri io non lo conosco, quindi sono decisamente curioso di sapere come continua la storia.

Allora al prossimo capitolo, dunque, e tanti cari saluti!

A presto!

P.S. Chiedo perdono, due mini appunti:

- «E come le sta piacendo l’esperienza?» si usa dire così oppure si tratta di una svista?

- "John, il latte"
  "Compratelo."
Niente da dire, se non: magnifico.

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Solitamente non mi basta il primo capitolo per decidere di inserire una storia nelle preferite, ma questa è un'eccezione con la e maiuscola.
A parte che io adoro tutte le tue storie su Sherlock e mi spiace così tanto non riuscirle a recensire tutte, perché meriterebbero ognuna un poema da parte mia per farti sapere quanto io le ami, quindi cerco di rifarmi con questa. Il racconto sul quale ti sei basata me lo ricordo abbastanza bene, quindi sono ancora più interessata a scoprire come hai intenzione di adattarla al contesto moderno dello show, ma già dal primo capitolo trovo tutto molto interessante ed estremamente ben studiato.
La caratterizzazione di Sherlock è a dir poco stupenda, perfettamente azzeccata e descritta in modo sublime. Adoro il tuo modo di fare introspezione e riportare i pensieri dei personaggi, inoltre li fai interagire tutti in maniera naturale, proprio come li vedrei rapportarsi in un episodio della serie. Ovviamente ho apprezzato assai molto le parti in cui è apparsa la nostra Molly, interagendo con Sherlock, e come sia stata lei la spinta che l'abbia indotto ad accettare infine il caso - come ha giustamente dedotto John, nonostante Sherlock smentisca.
Ti rinnovo i miei complimenti e non vedo l'ora di poter leggere il prossimo capitolo!
Alla prossima,


Mania

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È una vita e mezza che non lascio una recensione, ma d'altro canto era una vita e mezza che non leggevo una sherlockizzazione di un'avventura canonica, cosa che nel mio mondo ideale dovrebbe essere fatto almeno a fanfiction alterne. Quindi applausi. Applausi per la scelta dell'avventura, per stile e lessico. La lettura scivola via che è un piacere e, com'è giusto che sia, chi non conosce l'originale neppure si accorge che è una rivisitazione.
PS: io sono da sempre convinta che in questa avventura Watson cerchi di accasare Holmes con la cliente(mi pare che alla fine dica che, terminato il caso, "purtroppo" Holmes perse interesse per la ragazza), non so se sia tutto nella mia testa, ma la variabile Molly rende l'adattamento ancora più interessante!

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La gioia nel vedere questa tua nuova storia è quasi eguagliata dalla preoccupazione. Ho una settimana piena di verifiche/impegni e so già che questo ennesimo fantastico tuo racconto sarà una grandissima distrazione.
Adesso pretendo di sapere come andrà a finire. Perché davvero mi piace già la tua caratterizzazione di Violet Hunter (di Sherlock e Molly non sto neanche a parlare, li descrivi sempre perfettamente)
Visto che mi dimentico sempre di scrivertelo te lo dico adesso e vale per tutti i tuoi lavori: le immagini, i titoli dei capitoli e tutto il resto del lavoro "grafico" è l'ennesima prova di quanto tu tenga ad ogni minimo dettaglio. Sono proprio i piccoli particolari che rendono bella una storia.
A presto :)

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