Recensioni per
Lo so io e lo sai tu - Il giorno più lungo del Santuario
di Francine
Ciao! Ho scoperto questa storia con un grandissimo ritardo, grazie al consiglio di un'amica, ma devo davvero ringraziare lei per avermela consigliata e sopratutto te per aveci dato la possibilità di vivere le scene che tutti noi avremmo voluto vedere su schermo (o su carta, almeno). |
Mi sto spellando le mani. |
Un raggio di sole scalda di rosso l’elmo della dea. Lo prende per un presagio di vittoria. |
Alla fine ho letto anche questo. |
Sei tornata! |
Okey! Questi due ultimi capitoli mi hanno stesa. Fortuna che di solito non ho gente attorno, altrimenti come glielo spieghi? "No, guarda, un moscerino mi ha centrato l'occhio?" "Tutti e due?" "Cosa vuoi che ti dica! Era un moscerino d'assalto!" |
Giuro, mi si sono inumiditi gli occhi come una cretina. |
Ho sempre ritenuto lo scontro Camus-Hyoga uno dei migliori di tutto Saint Seiya e uno di quelli che ha più risentito delle differenze manga-anime, perché un conto è combattere contro il Maestro del tuo Maestro, un conto è farlo contro il tuo. Ci sono tanti non detto, c'è una distesa di missing moment dietro Camus e Hyoga. Sarà per questo che ho scelto loro? Camus accusa Hyoga di testardaggine, quando è lui il primo a imputarsi e a seguire la strada scelta fino alla fine. Ha deciso e io trovo spendida quella battuta di dialogo, quando non esita a riprenderlo per la posizione del polso. Ecco perché dico che Camus è l"emblema stesso del maestro, almeno quello che descrivi tu. |
Eccolo, il dubbio, il tarlo che rode lo spirito di Milo. E se fosse davvero Athena? Un tarlo che ha cominciato a scavare con sempre più intensità. Che forse era comparso molto prima di quella giornata malandata. Ho apprezzato la scelta di non aver raccontato lo scontro con Hyoga, ma di aver messo in luce cosa si agitava nell'animo di Milo, cosa c'era dietro quella scelta che andava contro ciò in cui aveva creduto. E mi chiedo se Milo abbia anche riflettuto sul fatto che dopo il Sagittario c'era Shura e dopo lui Camus. Che lui l'ha fatto passare sì, ma gli altri? Cosa sperava, quale conclusione ha immaginato? Shura che riesce a fermare la sua corsa? No, perché gli dice che spera di vedere il Sacerdote accanto a quella ragazza. E allora, forse un po' ci spera nel fatto che il tarlo del dubbio roda anche gli altri. Ti confesso che ho sempre digerito a fatica le storie con Milo, perché si tende a caratterizzarlo come un mancato hard rocker con l'agenda degli appuntamenti più fitta di quella del papa. Intendismoci, io l'ho sempre visto come il sosia di john bon jovi, ma diamine quell'uomo - milo - ha una dignità. Non che bonjovi non l'abbia. ^^ |
Te l'ho già detto che adoro questa storia e che è uno dei migliori missing moment che abbia mai letto? Adoro questa storia ed è uno dei migliori missing moment che abbia mai letto. Eccola. Eccola la famosa bottiglia di vino, e la promessa scambiata prima della morte. E se Saint Seiya non fosse stato Saint Seiya, noi saremmo rimasti con l'amarezza delle cose che non possono più avverarsi. Di questa storia mi piace anche il fatto che non mi tedi con combattimenti lunghi come la fame: ha alzato il braccio, ha schivato, ha fatto quello e ha fatto quello. Primo perché ... che palle. Secondo, è più interessante ciò che c'è dietro. L'incontro-scontro di Milo e Camus, ad esempio ... che deo gratias non di scambiano promesse d'amore, ma promesse di amicizia sì. |
Sto centellinando questa storia. |
Grazie. |
Tendenzialmente, Milo nelle fanfiction fa sempre la figura di quello bello, dotato di un'intelligenza opzionale. In realtà è uno di quelli più celebrali ... quello da elucubrazioni. Aldeberan, ad esempio, è uno di pancia, uno che ti crede perché in un certo senso gli stai simpatico; Shaka invece è troppo sicuro di se per mettere in dubbio ciò in cui crede; Milo dal canto suo sarebbe uno dei peggiori soldati in un esercito contemporanei, in quanto capace di mettere in discussione gli ordini e farsi un'idea propria. Infatti, cosa fa? Fa passare il nemico! Vero che i Saint sono più guerrieri, che soldati e la differenza è abissale. |
Uh, Camus ha appena detto cazzo. Ovvero "Pericolo!" Mi ricorda tantissimo quelle persone che evitano per quanto possibile l'uso di parolacce/bestemmia. Quando arrivano a pronunciarne una, significa che la situazione è veramente grave. |
Indovina un po'? Ho pianto. |