Recensioni per
Possiamo Morire Solo Se Amiamo
di Gio_Snower

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
29/08/14, ore 11:12

QUINTA CLASSIFICATA

giorgiette97 con Possiamo morire solo se amiamo

GIUDIZIO:

Correttezza ortografica e grammaticale: 8/10

Non sei stata impeccabile, anzi, hai commesso delle sviste - alcune piuttosto gravi.

- La d eufonica va inserita solo nel caso della stessa vocale ripetuta ["ad amare"] o in alcune locuzioni fisse ["ad eccezione"; "ad esempio"]. Attenzione: ho segnalato questa cosa praticamente a tutte - non considerandolo mai come errore, tranne che nel tuo caso. Questo perché ti sei servita eccessivamente e immotivatamente della d eufonica, anche in casi in cui non sarebbe stato giustificabile: "[...] od il cielo stesso [...]"
- "[...] disse Dio e poi tutto scomparì" [sparì]
- Non sono solita segnalare come errore la presenza di una e congiunzione dopo la virgola, ma in un caso ne hai fatto un uso sbagliato: "Ho mentito, ho ferito, ho ucciso, eppure non me ne pento, non ho mai, e poi mai, provato rimorso per le mie azioni." [anche quella virgola dopo mai è inserita in modo scorretto.]
- Non lo considero errore, ma quel "annui a sé stesso" mi ha fatto storcere il naso. Ti consiglio di allinearti a quanto espresso dall'Accademia della Crusca.
- "Cosa volevo dirgli?" [dirle; è riferito a Rangiku]

Efficacia espressiva: 13/20

La tua storia è partita molto bene, hai creato un inizio coinvolgente e originale che invoglia a proseguire la lettura: tuttavia, questa efficacia iniziale svanisce ben presto, non sei riuscita a mantenere lo stile a un livello costante.
1.Punteggiatura: non mi trovo molto d'accordo sulle tue scelte in campo punteggiatura. Ricordo di aver letto un'altra tua storia, in cui ti avevo fatto presente lo stesso problema: troppi, troppi punti fermi. I tuoi periodi sono brevissimi, molto spesso costituiti da una singola parola: capisco che la tua sia una scelta stilistica, ma, a lungo andare, cadi nella banalità. Lo scopo del punto fermo è quello di isolare una parola o una frase specifica per darle un'importanza maggiore rispetto alle altre: tu invece riduci il tuo scritto all'omologazione, riservando a fin troppi periodi quella che dovrebbe essere prerogativa di pochi. Ti consiglio di usare tutti i segni d'interpunzione, non solo i punti, perché i due punti e il punto e virgola possono davvero aiutare a strutturare dei periodi più articolati e complessi.
2.Stile e Ritmo narrativo: il tuo stile è interessante, trovo che tu abbia molto margine di miglioramento - superato il problema iniziale della punteggiatura. La storia è strutturata bene, mi è piaciuto molto che tu abbia interrotto l'aneddoto iniziale, per poi riprenderlo in chiusura, sciogliendo così ogni dubbio del lettore. Hai adottato uno stile quasi diaristico o epistolare - in una parola, molto intimo - che ben si adattava alla storia: nel tuo caso, ho condiviso la scelta della prima persona, perché era funzionale al tipo di racconto. Il ritmo risente di qualche problema dovuto all'eccessivo uso dei punti fermi, come ti ho già detto, dunque a volte la storia sembra scorrere troppo velocemente, mentre si avvertirebbe l'esigenza di una pausa maggiore.
3.Scelte lessicali e Registro linguistico: dunque dunque, anche qui ho un po' di cose da dire. Le parti in corsivo - inizio e fine - sono le più convincenti, sotto ogni punto di vista: stilistico, contenutistico e lessicale. Invece, la parte centrale non mi è sembrata all'altezza: più volte ti sei servita di espressioni poco armoniose e l'aspetto linguistico ne ha risentito.
Eccone alcuni esempi:
- "Dai biondi capelli color del caramello. Dagli occhi azzurri che scambio per il cielo. Dalle labbra piene e rosee, dal corpo sinuoso e formoso, dalla molteplice forza sotto quell’apparenza di fragilità e femminilità divampante." [Non offenderti, ma questa descrizione è estremamente banale: hai usato aggettivi scontati, similitudini viste e riviste che potrebbero adattarsi a qualunque bionda dagli occhi azzurri. Gin sarebbe capace di maggiore profondità.]
- " E io la fissavo con i miei occhi, completamenti aperti." [Con cosa dovrebbe fissarla, se non con gli occhi? xD Sei stata ridondante.]
- " Ma non ho detto queste parole, sebbene nella mia mente, t’abbia fatto tutto questo discorso, né mai le dirò. [caduta di stile piuttosto evidente: sei passata a un registro linguistico basso e colloquiale]
- "Addio, mio amore. Addio, mia luce, mio odio, mio cuore." [Anche qui, hai espresso un concetto profondo in maniera banale.]

Caratterizzazione e IC: 8/10

Ovviamente, l'IC in questione è soltanto quello di Gin: la tua storia, pur essendo una GinRan, è orientata unicamente sul personaggio - problematico, lo riconosco - di Gin.
La sua caratterizzazione non mi ha convinta al cento percento: a causa delle scelte stilistiche da te adoperate, non sono riuscita a riconoscere lo stampo del capitano della Terza divisione. Gin si esprimerebbe in maniera più profonda, meno ridondante o scontata. Le sue parole sarebbero più criptiche ed enigmatiche e l'addio che rivolge alla sua amata sarebbe meno smielato, più conciso e diretto, denso di sottintesi noti a loro soltanto.

Punti bonus: 2/3

Punto bonus Introspezione + Punto bonus Personaggi

Totale: 31/43

Recensore Junior
18/03/14, ore 11:35

Devo farti i miei complimenti per questa storia!!!
Prima di tutto io adoro Rangiku e la coppia GinRan quindi non potevo che apprezzarla anche solo per questi due elementi. Ma, a parte questo, la fanfic è scritta in maniera molto toccante e delicata allo stesso tempo tanto che stavo quasi per mettermi a piangere ricordando il capitolo in cu Gin moriva e Rangiku su di lui piangeva.
Il tuo stile è molto pulito e hai saputo esprimere con le parole giuste i sentimenti di Gin.
La parte in cui il serpente\Gin viene chiamato davanti a Dio poi è stato un colpo di genio devo ammetterlo!
Sì, questa tua storia mi è piaciuta molto!!! Complimenti!

Nuovo recensore
13/03/14, ore 21:50

Che bella 0w0!
Dio non so da dove iniziare; allora, scrivi in modo sublime, senza errori grammaticali, la lettura e fluida e in modo intenso e dettagliato, descrivendo i sentimenti di Gin durante gli ultimi attimi di vita come se fossi li a vedere la scena dal vivo...no...come se vivessi la scena nei panni di Ichimaru!
I suoi ultimi pensieri sono toccanti anche perché descrivere perfettamente una cosa che, forse, molti non capiscono; Gin ha sacrificato la sua intera esistenza (ovvero secoli per uno Shinigami!) per vendicare la donna che amava, facendo qualcosa di così nobile e cavalleresco che, agli albori di Bleach, quando appariva come una persona viscida e psicologicamente sadica, nessuno si sarebbe aspettato da lui!
E poi...Gin è uno dei miei personaggi preferiti di Bleach asd

Sei stato molto bravo, mi è piaciuta in particolare la parte con Gin al cospetto di Dio, specialmente quando chiede solo la felicità per Rangiku.
A questo punto ho detto tutto quel che mi passava per la testa, ciauss!

P.s. "Tu la proteggerai sotto la forma di quel che eri nella tua vita precedente" dobbiamo aspettarci che, durante la guerra contro gli Ster Ritter, Rangiku venga soccorsa da un serpente che azzannerà un dito ad un Quincy? 0___o