Ho aperto la tua storia attratta dall'introduzione ma alcune cose non mi piacciono, a partire da quel "pò" nelle note a inizio capitolo.
Nonostante il mio aspetto goffo, venivo amata incondizionatamente per quella che ero.
La virgola dopo goffa è inutile.
Seyccio.
Seyccio? Mi suona un po' ridicolo xD
Stavo tornando da scuola quando, Mamoru mi venne incontro in moto.
<< Sali Usa!>> Mi ordinò agitato.
Togli la virgola dopo quando, non serve.
Perché usi "<<" e " >>" al posto dei caporali? (o delle virgolette alte o dei trattini?) Sono brutti da vedere.
Perchè siamo qui!
Perché.
I miei cari genitori erano morti e io non ero riuscita a rivederli.
Non capisco se intendi che non era riuscita a vederli prima che morissero o se intende che non li avrebbe più rivisti.
Passiamo al secondo capitolo.
Presto avrei bruciato all'inferno!
"Presto sarei bruciata all'inferno!" suona meglio.
Ero in camera intenta a piangere quando, arrivo Makoto con u vassoio pieno di cupcake.
Leva la virgola. Hai dimenticato la "n" di un.
Motoki l'ho riprese.
Ehm... è lo riprese
Seiya sembrò non ascoltare il fratello e chiese, in un muto silenzio, il permesso a Motoki e mi accompagnò in camera mia.
In rosso le correzioni :)
E veniamo al terzo capitolo.
Dopo la promessa, rimanemmo per un po abbracciati.
Hai dimenticato l'apostrofo a po'.
Non ci saremmo visti perchissà quanto tempo.
Per chissà.
Perchè
Perché.
Stavamo per accedere il motore quando, un Mamoru stanco e sudato arrivò al nostro cancello.
Leva la virgola. O tienila ma aggiungine un'altra dopo "sudato".
Credo che avviare il motore suoni meglio di accendere.
Passiamo al parere personale.
La storia è carina, anche se manca un qualcosa. Qualche emozione, per esempio. Sia Usagi che Motoki mi sono sembrati un po' piatti, quasi fossero di contorno.
Non basta scrivere POV Usagi per far immedesimare il lettore. (A proposito, la scritta “Pov” è brutta, si deve far capire il punto di vista scrivendo, facendo fuoriuscire il carattere, le emozioni del personaggio in questione. Il POV mi ricorda una brutta fyccina)
Mancano quasi totalmente le descrizioni: dell'ambiente, di tutto. E quella specie di lista della spesa che hai fatto nel primo capitolo quando hai introdotto i vari personaggi non è una descrizione ma, appunto, una lista della spesa.
Ho trovato la descrizione della morte dei genitori poco empatica, poco emozionale, piatta e banale.
Anche io in una mia storia ho fatto crepare i genitori della protagonista ma il risultato è ben diverso dal tuo: nel mio ci sono emozioni e sentimenti, nel tuo no.
Non basta scrivere “Piansi” per fare emozionare il lettore, ci vuole altro.
E non capisco perché, quando i genitori di Usagi muoiono, ci sia tutta quella gente fuori dalla sala operatoria. Insomma, non è un reparto di degenza, è una sala operatoria!
E non capisco perché questa zia Esmeralda sia così cattiva. E soprattutto in che modo è imparentata con Usagi e suo fratello? È la sorella del padre o della madre? E se è veramente così cattiva come ha fatto ad ottenere la custodia di Usagi? A sto punto meglio una casa-famiglia di una rediviva matrigna ddi Cenerentola!
COmunque seguirò la storia perché sono curiosa :)
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