Ok, vediamo.  Alla prima lettura si notano molti pseudo-arcaismi che richiamano il secolo scorso, elisioni arcaicizzanti e figure di per sé belle e interessanti, ma che vengono giustapposte sacrificando un po’ quello che è il filo narrativo della poesia. La pecca è che questa è una poesia che ha bisogno di essere “sviscerata” per essere compresa, ma che non invoglia affatto il lettore a prendersi la briga di farlo. Le rime non ci sono, quindi uno si aspetterebbe un discorso logico più lineare… ma dici che il tuo stile è ermetico; va bene. La pioggia come morte è una highlight, e i vecchi che le vanno incontro è una figura valida. Tuttosommato, questa poesia, anche se non mi tocca affatto, ha dei buoni spunti e se letta lentamente oltre gli ossimori e le coordinate alla moda può offrire dei quadretti discreti.
Questo, appunto, secondo il mio gusto personale.