Molto carino il riavvicinamento tra i due, molto naturale vista la tragedia appena sfiorata.
Nei momenti difficili i veri affetti, o le cose davvero importanti emergono davvero.
Il mio pezzo preferito nel capitolo è questo:
Una volta, quando recitava in teatro, Ben si era rotto due costole sul palco, mentre era in scena la prima.
Aveva stretto i denti ed era andato avanti, mentre ogni secondo era un’agonia: non aveva mai provato un dolore del genere.
Sbagliato.
Ora sapeva cos’era il vero dolore.
Gemette, riemergendo dal torpore dell’anestesia.
e non saprei spiegare nemmeno tanto bene il perché, probabilmente perché mi sembra molto molto realistico, è chiaro, è reale, si ha davvero l'idea di una persona che riemerge da un anestesia dopo aver avuto un brutto incidente.
Mi piace molto il tipo di narrazione che usi, esterna, che ti permette di concentrarti su tutti i personaggi, è davvero adatta, perché chiarifica la situazione, la mostra al 100%, solo una cosa, non è un rimprovero forse più una consiglio, all'inizio del capitolo stai raccontando Ben, ad un certo punto, entra in gioco Rebecca...
più precisamente qui:
Ben chiuse gli occhi, esausto, e lei gli sfiorò i capelli.
[...]
Lui riaprì gli occhi e lei osservò il viso pallido e le occhiaie scure.
Si stupì del senso di tenerezza che la invase.
Magari avrei lasciato uno spazio in più, quel Si stupì l'avrei messo dopo una piccola pausa... come un film quando la scena sfuma e si passa ad un altro punto di vista.
Rompo le scatole, lo so, ma siccome mi ero un po' persa in quel punto, tanto valeva dirlo.
Alla prossima
A |