Buonasera,
finalmente sono giunta a recensire anche questo capitolo della storia.
Sul piano descrittivo non c’è niente da dire, se non che migliori in continuazione. Sono una che adora leggere i capitoli introspettivi e ricchi di descrizione, con qualche sporadico dialogo, e questo è stato uno di quei capitoli. Un capitolo da adorare, semplicemente.
«Ti prego, resta qui, con me».
Questa è stata una richiesta straziante, carica di voglia - so che questo non è il termine adatto, ma in questo momento non riesco a trovarne uno - di essere protetta, una richiesta d’aiuto costata fatica, una richiesta inevitabile, una richiesta che non induce alla compassione, alla pietà. Solo una richiesta che Rein fa a Lara, notando alcune somiglianze con l’amica Mirlo, in un momento di logoramento. Ripensandoci somiglia molto ad una richiesta indiretta di protezione, di un abbraccio, di una rassicurazione, di ritrovare quel calore umano che ha perduto e che non sente più da troppo tempo.
Sebbene la supplica sia rivolta a Lara, a parer mio, essa arrivava con un’intensità senza eguali anche ai lettori, i quali l’accolgono, esattamente come ha fatto la domestica.
E la vicinanza che dona quest’ultima a Rein è sorprendente. In quel mondo nuovo per lei, Lara è la persona che più le è vicina, che si occupa di lei, che si è occupata di lei sin dall’inizio e questo rende il loro “abbraccio” ancora più significativo.
E mi piace come nella seconda parte del capitolo, Lara si dimentichi del rango della blu, anche se subito se ne accorge e tenta di rimediare. Entrambe ce le vedrei benissimo come amiche e confidenti, ma penso che sia un po’ troppo presto per dirlo, anche perché Rein ha perso la speranza e la fiducia negli esseri umani. E c’è solo da capirla e comprenderla dato tutto quello che le è accaduto.
I pensieri sul Re sono formidabili, e sono delineati talmente bene che sono riuscita ad immaginarmelo in carne ed ossa nella mia mente. Te lo dicevo che rispetto a Monochrome Blue Sky sei migliorata parecchio.
Ed eccolo, Shade.
Finalmente anche lui è entrato in scena ed in grade, direi.
«Vai via di qui, vattene» sputò quasi con furia, Rein sobbalzò ma non si mosse. «Non conosci il lato oscuro di questo posto» sussurrò.
Se a Rein questo ragazzo fa paura, a me non la fa. Con queste sue due frasi, secondo me vuole solo proteggerla da qualcosa presente a Vesilia, o più in generale nel “mondo” in cui si trova. Qualcosa di davvero grande, tenebroso, orribile, non so neanche come esprimermi. Forse è stato proprio il lato oscuro di cui parla a togliergli la luce della vita, o l’essenza della vita stessa, dagli occhi, privandoli di qualunque scintilla e lasciandogli vuoti. Un vuoto che Rein ha subito notato.
O forse, ipotizzo, era lui il grande lupo dal manto nero e dagli occhi oltremare che aveva incantato Rein e l’aveva accompagnata verso la “morte” con il suo ululato carico di tristezza. E potrebbe averlo fatto per salvare tutti dall’oscurità del posto. Ho come l’impressione che Rein nasconda un grande potere o un qualcosa che potrebbe stupirci.
Detto questo ti saluto e mi scuso per gli eventuali errori ortografici e per la pessima sintassi delle frasi che ci saranno data l’ora.
Al prossimo capitolo,
Honey |