Ho i brividi.
No, ascolta, non sto scherzando, ho scoperto il tuo profilo girovagando per la sezione Poesie (di solito non vago spesso per le Originali, mi tengo all'interno del mio fandom) e il primo componimento scritto da te che ho letto è "Non ho le branchie, ma respirerò anche per te" che è... Wow. Ho poco tempo per lasciare una recensione, perciò ho deciso di scrivere direttamente su questa storia, che pur non avendo letto (ancora) tutti i tuoi componimenti, è il mio preferito.
E' poesia in prosa. Prosa in poesia. Di solito non mi piace la poesia moderna, mi sembra ridicola e superficiale, ma la tua mi ha colpita davvero--questa storia soprattutto, anche se non è in versi è poesia pura.
L'intero brano è chiaramente introspettivo, profondo, di notevole emotività; mi ha dato i brividi, soprattutto frasi come "la purezza è fatta per scurirsi ed essere pulita con un po’ di disinfettante", "Io sono l’infermiera dei sogni e chi amavo è una persona a metà, una splendida stella divorata dalle nubi, tra un incubo e una notte limpida." e la mia preferita in assoluto, un capolavoro di una riga soltanto, "Non importa? Eppure credo di esistere, esistiamo solo perché lo crediamo? ti amavo solo perchè lo credevo o perchè ti credevo?" è filosofia, introspezione, poesia malinconica. Non è scontato, non si trova ovunque.
E poi il finale.
Se la storia, per quanto breve, mi ha dato i brividi, la frase finale mi ha colpita come un pugno. In positivo. Che il decesso sia inteso in senso metaforico o concreto (scelgo la seconda interpretazione, più d'impatto), passa in secondo piano.
L'infermiera dei sogni muore, figurativamente o realmente, non importa, muore e basta. Il cupo spezzarsi di un'esistenza dilaniata.
Io non so davvero cosa dire, sei bravissimo/a.
Posso solo farti i miei complimenti, stupirmi che tu non abbia più recensioni e aggiungerti agli autori preferiti.
Complimenti.
Davvero.
H |
