Cara Maia,
purtroppo quando si tratta di recensioni sono sempre molto esigente e critica. Ragion per cui ho paura di doverti lasciare un bel bollino rosso – e non di quelli che si attaccano alle mele, ahimè.
Il fatto è che ho trovato questa fan fiction piuttosto succinta, ripetitiva, estenuante. Ma sopratutto i periodi sono morti, c'è un aggettivo ogni 30 km e purtroppo, faccio fatica a tenere gli occhi aperti per leggo.
Odio dover mettere in atto queste tecniche drastiche e francamente provo anche dispiacere nel fatto che probabilmente ci resterai male, ma purtroppo è così.
Se posso darti un consiglio, credo sia opportuno chiamare qualcuno di esterno o comunque di più esperto al fine di una revisione completa di tutta la storia. Chiamiamolo anche un full betaggio. Devi assolutamente rivederla, Maia, io personalmente non sono soddisfatta di leggere questo lavoro.
Hai scritto più volte "finocchio" in un capitolo o in un altro che in tutta la storia per intero! E poi, parliamoci chiaro, "finocchio" è un termine gergale/dialettale che si usa solo in determinati contesti (quali possono essere casa, scuola, amici, dialetto della propria città etc.).
Non puoi assolutamente inserirlo in una storia. Per me, che non sapevo cosa significasse, ho creduto che fino al terzo capitolo H amasse chiamarlo col nome di una verdura.
E davvero, non sapevo spiegarmelo perché non è che io la gente la chiamo patata così all'improvviso, mi dicevo.
Non sono riuscita neanche a finire la storia, pensa un po' te!
Comunque, ti consiglio sempre di affidarti ad un'autrice un po' più esperta di te.
E se proprio devi, usa termini come 'frocio' o 'gay' o 'omosessuale schifoso' quello che vuoi. Ma evita di ripeterlo ogni trenta secondi, diventa estenuante.
Aggiungi tante tante e tante descrizioni, metti la soggettività al centro di tutto e vedrai che filerà tutto liscio.
Mi scuso in anticipo se per caso ho ferito i tuoi sentimenti.
Alla prossima,
-A |